Città dell'Africa. La top ten del 2010 - 2° parte

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Continua la nostra esplorazione dell'Africa urbana. Iniziamo con il volto chic di Marrakech, nel quartiere della città che più assomiglia alla Parigi della Belle Époque. Proseguiamo decisi verso sud, per altre fantastiche scorrerie per il continente e ci fermiamo solo davanti al mito: a Timbuctu, in un Mali che sa di leggenda, un'antica moschea nasconde una porta che è meglio non aprire. Scopri il motivo, poi leggi la prima parte di questa top ten.

Piazza Djemaa el-Fna, vendita di lumache - fotografia di Franco De Rocchis
Piazza Djemaa el-Fna, vendita di lumache - fotografia di Franco De Rocchis
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Città dell'Africa. La top ten del 2010 - 2° parte

MARRAKECH (MAROCCO)
Una passeggiata très chic
Basta il nome di questa città per evocare incantatori di serpenti, mangiatori di fuoco e venditori di tappeti volanti. La verità è che questi personaggi da favola esistono veramente: li puoi incontrare nella grande piazza di Djemaa el-Fna, mentre ipnotizzano la folla in un'atmosfera da carnevale.

Marrakech, naturalmente, non finisce qui. Ti basta dirigere i tuoi passi verso qualche ombreggiato boulevard più in là per trovarti nel cuore di Gueliz, il quartiere art-déco che assomiglia a una Parigi in miniatura (ma lungo gli Champs-Élysées non c'è il profumo degli aranci). Che cosa vedrai, arrivato qui? Beh, signore haute classe che portano a spasso il cagnolino, coppiette che amoreggiano davanti a un café au lait in uno dei bistrot e ragazzi armati di smart phone in coda davanti al cinema per l'ultimo blockbuster hollywoodiano. Forse non è la Marrakech che ti aspetti, ma anche questo è un volto della città da conoscere.
>> Destinazione: Marrakech

ANTANANARIVO (MADAGASCAR)
La meno africana dell'Africa
Tana (per usare il suo nickname facile facile) è forse la meno africana fra tutte le città dell'Africa. Strade acciottolate si inerpicano ripide tra case di legno dalle imposte colorate, mentre alberi di jacaranda dai fiori purpurei disseminano il proprio nettare sulle teste dei bambini festanti e degli innamorati che vanno a spasso. Un quadro idilliaco, ma perfettamente reale.

Tutto questo mentre le antiche chiese svettano verso il cielo, le sale da tè aspettano i viaggiatori con le loro tazze fumanti, cioccolata calda e paste alla crema. Di sera, poi, gli abitanti di Tana scendono in strada catturati dal jazz, dalle risate del cabaret o per scatenarsi nei club sulle note delle hit malgasce.
>> Destinazione: Madagascar

ACCRA (GHANA)
Dà il meglio nel weekend
Perfetto, finalmente è venerdì sera. Il momento giusto per un party in spiaggia o due sul lungomare della capitale ghanese. Prova a immaginare: le stelle illuminano la distesa di sabbia orlata di palme, il suggestivo rumore delle onde si accompagna al ritmo del reggae mixato ad arte dai DJ.

Unisciti al party a base di banane fritte condite con sale, zenzero e pepe di cayenna e innaffia tutto con una buona birra. Sei in Africa, amico, relax e atmosfere sono assicurati. Molti se ne sono già accorti, perché raffinati resort spuntano un po' ovunque, sbucando apparentemente dal nulla.
>> Destinazione: Ghana

LIBREVILLE (GABON)
La Miami africana
Procurati subito un flûte di champagne e goditi questa città che assomiglia a Miami Beach più di qualsiasi altra dell'Africa. Grandi hotel foderati di vetro spuntano come funghi psichedelici lungo la costa lambita dall'Atlantico, uomini d'affari controllano le quotazioni del greggio, automobili fiammanti scorrono lungo i boulevard, mentre bella gente in abiti eleganti fa zapping tra un negozio, un ristorante, un localino comme il faut. Forse questa non è l'Africa che ispira la poesia, ma esiste.

Chi sa come trarre il massimo da Libreville sono sicuramente i commercianti. Dai un'occhiata ai prezzi e ne sarai persuaso. La capitale del Gabon è una delle città più care del mondo. Forse è per questo che i suoi abitanti bevono (e spendono) così tanto: per dimenticare.
>> Destinazione: Gabon

TIMBUCTU (MALI)
Un salto nella leggenda
Ha il nome più musicale tra le città dell'Africa, per secoli è stata l'emblema dell'inaccessibilità e del mistero e anche i bambini sanno che esiste, anche se non proprio dove. Oggi questa mitica città del Mali occidentale è una meta sempre più amata (e raggiunta) dai viaggiatori più avventurosi.

Per riuscire ad apprezzare Timbuctu è necessario fermarsi un po' di tempo. Il suo isolamento, la sua storia e il suo importante ruolo di stazione commerciale lungo la via del sale richiedono un'assimilazione lenta. Il posto migliore per entrare in contatto con questa perla del Mali è la moschea di Dyingerey Ber, quella che custodisce la leggendaria "porta che non può essere aperta". Vuole la tradizione che lì dietro si nasconda lo spirito di un mago malvagio capace di assumere forme minacciose, come quella di un feroce leone. Non aprirgli, anche se chiamasse il tuo nome.
>> Destinazione: Mali

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