Berlino, breve guida all'orologio del mondo
Negli ultimi 100 anni Berlino ha collezionato più esperienze di ogni altra città del mondo. Ha messo in scena una rivoluzione, ospitato quartieri generali nazisti, è stata divisa e poi riunificata. Ha obbedito alla perfezione al suo carattere di città sperimentale e oggi più che mai è il riferimento per chi vuole sapere che aria tira nella Vecchia Europa e non solo. Ecco alcuni spunti dei nostri autori per vivere una città che scandisce i tempi e le tendenze del mondo.

Berlino, breve guida all'orologio del mondo
Ancora una cosa prima di iniziare: non perdere Berlino in maggio e giugno, quando impazzano il Culture Carnival (10-13 giugno) e il Gay Pride (25 giugno). Anche settembre è un periodo ottimo se ami i festival artistici e musicali, mentre a dicembre ti aspettano i mercatini di Natale.
Che cosa vedere
Il Museo di Pergamo è il trionfo della cultura classica, con i suoi reperti greci, babilonesi, islamici e medio-orientali. L'highlight è il marmoreo Altare di Pergamo, ma anche la Porta di Ishtar di Babilonia lascia a bocca aperta.
Se cerchi splendide vedute della città, sali in ascensore fino alla terrazza panoramica del Panoramapunkt. Da qui si vede bene che Potsdamer Platz è divisa in tre: Daimler City, il lucente Sony Centre e il Beisheim Centre ispirato ai grattacieli americani.
Per un quadro illuminante della storia degli ebrei in Germania, non perdere il Jüdisches Museum. Si impara molto sulle personalità di spicco del popolo ebraico, sui loro legami con la cultura tedesca, ma anche sulla Shoah.
Berlinagenten è un'agenzia specializzata in tour personalizzati lontano dai circuiti turistici più consueti. Ti guideranno alla scoperta di boutique, bar e ristoranti, ma anche di abitazioni private. Se la buona tavola è la tua passione, partecipa al Gastro-Rallye tour.
Poco più di 1,5 km del Muro sopravvivono come simbolo della vittoria della libertà sulla tirannia. Il tratto meglio conservato è la cosiddetta East Side Gallery, trasformata da una galleria all'aperto nel 1990.
Dove mangiare e bere
Anna Blume (Kollwitzstraße 83) accoglie gli ospiti nel suo locale vellutato in stile art-nouveau. Un ottimo posto per osservare i berlinesi, immersi nel profumo di dolci fatti in casa, caffè, e fiori (del negozio accanto).
Le lampade e le maioliche di Meissen risalgono al tempo della DDR, ma nel complesso il Tartane (Torstraße 225) è un gastro-pub moderno e aggiornato. La sua clientela un po' bohème viene a mangiare i suoi panini ma soprattuto a bere la birra Kölsch di Colonia.
Engelbecken (Witzlebenstraße 31), nel cuore di Charlottenburg, è un locale pieno di fascino ma anche di ottimo cibo tipicamente tedesco. Tra le portate potresti trovare dell'ottimo polpettone di vitello preparato come una volta.
Da Spindler & Klatt (Köpenicker Straße 77), in un ex panificio di epoca prussiana, puoi sdraiarti pigramente e gustare piatti fusion come lombi di manzo con patate e sesamo.
Per trattarti davvero bene, punta sul Facil (Potsdamer Straße 3): lo chef stellato Michelin Michael Kempf propone piatti impreziositi da tartufo d'Alba e lepre in salmì.
Dove dormire
Negli anni Trenta Helmut Newton studiò con la fotografa di moda Yva all'Hotel Bogota (Schlüterstraße 45), che ancora oggi accoglie scatti decisamente glamour. Un posto che non passa inosservato per il suo fascino vintage, i manifesti d'epoca e i mobili di conseguenza. Le dimensioni delle stanze variano non poco e le più economiche hanno il bagno in comune.
Il Propeller Island City Lodge (Albrecht-Achilles-Straße 58) è ispirato a 20.000 leghe sotto i mari di Verne e ognuna delle 32 stanze è un viaggio nel profondo del surreale. Ti sveglierai in un castello alla Disney, in una cella o in un caleidoscopio.
L'Arte Luise Kunsthotel (Luisenstraße 19) si presenta come una "galleria d'arte con camere". Ogni ambiente riflette la visione di un artista differente, che riceve diritti d'autore a ogni prenotazione. Dormirai in un letto per giganti, in compagnia di astronauti o in uno scrigno tutto rosso. Le stanze sul cortile sono le più tranquille.
L'Arcotel John F (Werderscher Markt 11) è un omaggio a John F. Kennedy con dettagli spiritosi, comprese sedie a dondolo (usate da JFK per combattere il mal di schiena) e lampade ispirate agli abiti da sera di Jackie.
Una ex banca dell'Ottocento è stata trasformata dal designer Tommaso Ziffer in un hotel moderno, l'Hotel de Rome (Behrenstraße 37). L'antico caveau ospita una spa/piscina e gli appartamenti del direttore, che ancora riportano segni dell'artiglieria di guerra, sono stati convertiti in lussuose suite.