Regione dei laghi: dolce vita dal Garda al Maggiore
Ville sontuose, panorami rilassanti e un'atmosfera a metà tra il jet set internazionale e l'invito alla contemplazione. Sono solo alcuni dei richiami della dolce vita che ti aspetta lungo questi itinerari tra Lago di Como, Garda e Maggiore.

Regione dei laghi: dolce vita dal Garda al Maggiore
Dopo un paio di giorni a passeggio per il magico centro di Verona - con i dovuti omaggi a madamigella Giulietta e alla memoria di Cangrande della Scala - , attraversa la regione vinicola della Valpolicella per arrivare a Bardolino, la cittadina del Garda che più di tutte ha saputo legare il proprio nome a quello del vino.
Le osterie locali sono il posto migliore per la tua iniziazione ai DOC e DOCG della zona: preparati all’allegra danza di calici di Chiaretto, rosso Classico, rosso Superiore e, se il periodo è giusto, di Novello.
Verso nord, la strada passa per Torri del Benaco e per l’incantevole Malcesine: da non perdere, a questo punto, una salita con la funivia al Monte Baldo. Un ottimo punto di sosta in cima al lago è Riva del Garda, mentre la prima tappa sulla sponda occidentale è Gargnano, circondata da terrazzamenti a limoni e olivi.
L’itinerario prosegue con Gardone Riviera, con il Vittoriale degli Italiani, con la graziosa Salò, dalla cupa storia, e con la sottile penisola di Sirmione e le sue memorie di epoca romana. Da qui, con un breve tragitto verso est, si torna a Verona.
sarebbe un peccato non visitare il monumento che D’Annunzio eresse a se stesso nella cittadella di Vittoriale degli Italiani, ma ancora più imperdonabile è mancare l’appuntamento con le Muse (queste sì, davvero classiche) e la magia delle Grotte di Catullo a Sirmione: si tratta della più grande villa privata di età romana riportata alla luce in Italia settentrionale.
Si parte da Locarno, la città svizzera che in agosto ospita un raffinato e seguitissimo festival cinematografico, e dalla vicina Ascona, suggestiva per la miriade di graziose case dipinte in colore pastello. L’itinerario prosegue verso sud seguendo la sponda occidentale del Verbano e la prima base consigliata per una sosta è Cannobio, dove si può pernottare all’Hotel Pironi prima di fare un pellegrinaggio al Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa, un centro religioso ospitato in una piccola riserva naturale protesa come un balcone sul lago sottostante.
A Verbania, dedica del tempo agli spettacolari giardini di Villa Taranto e poi prendi una barca per raggiungere l’Isola Madre, una delle tre Isole Borromee. Le altre due sono più facilmente accessibili da Stresa.
A Stresa non perdere l’esperienza di una salita in funivia sul Monte Mottarone, perché dalla sua sommità si godono le vedute più spettacolari del lago. Ad Arona, invece, fermati alla gigantesca statua cava eretta in memoria di San Carlo Borromeo tra il 1614 e il 1698. La gente del posto la chiama familiarmente Sancarlone e la salita lungo la scala interna merita, perché dalla testa del santo la vista è straordinaria. Infine, concludi l’itinerario con la rocca di Angera, la fortezza medievale che con la sua mole domina la cittadina omonima. Al suo interno, dolce tesoro nel cuore della rude rocca, ha sede il Museo della Bambola, con un’esposizione di tesori appartenenti, naturalmente, alla famiglia Borromeo.
Un’ottima digressione, magari allungando di un giorno l’itinerario, ti porta a occidente, alle sponde del lago d’Orta e alle raffinate e dolcissime atsmofere dell’Isola di San Giulio, con i suoi vicoli, i negozietti e i deliziosi ristorantini.
Il Lago di Como è costellato di ville e soprattutto di giardini di straordinaria bellezza. Comincia da Villa Olmo, a Como, prima di prendere la via di Cernobbio, dove dovrai prenotare per entrare nel parco di Villa d’Este (a meno che tu non scelga di fare le cose in grande e soggiornare in questo albergo che dalla fine dell’Ottocento accoglie i viaggiatori nelle sue lussuose ed esclusive stanze). Continuando a risalire la sponda occidentale passerai accanto a numerose residenze fino a Villa del Balbianello, un paradiso su un promontorio in prossimità di Lenno. Un breve tragitto in direzione nord-est ti porterà a Villa Carlotta, a Tremezzo, ricca di statue all’interno e di meraviglie botaniche all’esterno. A questo punto, prendi il primo traghetto e salta dalla vicina Cadenabbia a Bellagio, dove giardini straordinari circondano le ville Serbelloni e Melzi d’Eril.
Con un altro traghetto, poi, sarà uno scherzo raggiungere la graziosa Varenna, con altre due ville da non perdere (Villa Cipressi e Villa Monastero), ma soprattutto per la possibilità di salire al Castello di Vezio e ammirare uno dei più strepitosi panorami del lago.
impossibile lasciare il Lago di Como senza una puntata a Lecco, sul ramo orientale immortalato dal Manzoni nei Promessi Sposi. Questa cittadina poco turistica ha un lungolago ombroso e dolcemente ondulato, ma è soprattutto un’ottima base per esplorare i piccoli laghi di Garlate, Annone, Pusiano e Alserio.