Madagascar, le migliori esperienze nella natura

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Lemuri, camaleonti e baobab, foresta pluviale, spiagge e deserto: il Madagascar è un caleidoscopio di bellezze naturali da cui lasciarsi sorprendere a ogni passo.

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I baobab sono l’albero simbolo del Madagascar ©Dennis van de Water/Shutterstock
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Madagascar: cosa vedere in quest’isola variegata?

Il Madagascar è un paese unico: il 5% di tutte le specie animali e floreali conosciute si trova qui, e qui soltanto. A questo patrimonio straordinario di flora e fauna corrispondono paesaggi spettacolari incredibilmente eterogenei. Preparatevi a un viaggio impegnativo (e costoso), tra eccezionali escursioni in fuoristrada, parchi nazionali mai affollati, 5000 km di litorale, 450 km di barriera corallina e tante possibilità di trekking nell’entroterra.

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L’Anja Community Reserve in Madagascar ©Dennis van de Water/Shutterstock

On the road: la famigerata RN5

Se vi stuzzica l’idea di un’avventura in fuoristrada, questo è il percorso che fa per voi. Sarà pure una route nationale, ma è meglio essere chiari: il tratto di 240 km tra Maroantsetra e Soanierana-Ivongo non è una strada. È una pista, un pantano, un percorso a ostacoli, in alcuni punti un fiume, in altri un monte, ma non una strada. I viaggiatori che vi si avventurano avranno tutti un’inesauribile scorta di aneddoti da raccontare. Mananara, a metà strada, è anche uno dei pochi luoghi del Madagascar in cui sia possibile avvistare un aye-aye.

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Tramonto sull’Allée des Baobabs 

Poche immagini evocano il Madagascar più di questo breve tratto della RN8 tra Morondava e Belo-sur-Tsiribihina. Fiancheggiato da maestosi baobab, è particolarmente suggestivo al tramonto (e all’alba), quando gli alberi proiettano le loro lunghe ombre sulla sabbia rossa e il cielo si tinge di arancione e viola. Oltre che qui, vedrete tanti baobab in tutto il Madagascar meridionale e occidentale. Alcuni vivono fino a mille anni e raggiungono dimensioni impressionanti: il baobab sacro di Majunga ha una circonferenza di 21 m!

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Le staordinarie formazioni rocciose a Tsingy de Bemaraha Strict Nature Reserve in Madagascar ©Dennis van de Water/Shutterstock
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Tsingy de Bemaraha e le sue rocce

Al modo non esiste nulla di paragonabile alle guglie di roccia calcarea del Parc National des Tsingy de Bemaraha. Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, questa surreale distesa di picchi e macigni dentellati è un’opera d’arte geologica, risultato di millenni di azione erosiva dell’acqua e del vento. Altrettanto uniche sono le soluzioni ideate per consentire l’esplorazione di questa meraviglia della natura: vie ferrate, ponti e scale di corda, oltre a percorsi attraverso foreste, grotte, uscite in piroga e discese in corda doppia.

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Foreste pluviali: Parc National de Marojejy

Con la sua incontaminata foresta pluviale di montagna, la fitta giungla di radici intricate e le cascate, il Marojejy è un luogo primordiale, i cui rilievi ospitano ‘l’angelo della foresta’ (l’endemico sifaka) e dove, tra le chiome degli alberi, si intravedono spettacolari scorci del Massif de Marojejy. Il parco è attraversato da un magnifico sentiero, che termina in cima al Mont Marojejy (2132 m). Il permesso per il parco dà accesso anche alla remota Réserve Spéciale d’Anjanaharibe-Sud, dove si può udire il lamentoso richiamo dell’indri.

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Il camaleonte è un animale tipico del Madagascar ©Vladislav Belchenko/Shutterstock

Nosy Be, piccola grande isola

La ‘grande isola’ è una meta da sogno: anche dopo avere trascorso due settimane tra Nosy Be e le isole vicine potreste desiderare di fermarvi ancora. Oltre a offrire siti eccezionali per le immersioni e lo snorkelling, acque turchesi, luce morbida e panorami mozzafiato, a Nosy Be potrete infatti visitare piantagioni di spezie, esplorare chilometri di sentieri nell’entroterra, scoprire la fauna e la flora delle riserve marine e naturali, gustare un’abbondante assortimento di pesce e raggiungere in barca le isolette vicine.

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Tipico villaggio malgascio su Nosy Be ©byvalet/Shutterstock
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Immersioni e snorkelling nella Grande Barriera Corallina

Il Madagascar vanta la quinta barriera corallina più grande del mondo, che si sviluppa per 450 km da Morombé, a nord, a Itampolo, a sud. Grazie all’operato delle comunità locali e di gruppi ambientalisti la barriera è in buona salute. Anakao offre alcune delle infrastrutture migliori, oltre alla possibilità di fare whale-watching in inverno. Altri siti magnifici sono le ‘cattedrali’ di Ifaty e Mangily, Andavadoaka e il tranquillo villaggio di Ambola.

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Lungo il fiume Manambolo ©dennisvdw/Getty Images

In piroga sul fiume Manambolo

Discendere il Manambolo significa lasciarsi alle spalle il resto del mondo: per tre giorni non si vedono né automobili né strade, e anche la copertura della rete mobile è assai scarsa. Sarete soltanto voi, la vostra guida e la piroga. Vivrete un’esperienza di totale relax, con poco altro da fare se non ammirare il paesaggio e le gole spettacolari, osservare la vita locale, cantare davanti al falò e guardare incantati il cielo stellato. Rivolgetevi a un operatore affidabile.

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Il Parc National d’Andringitra ©milosk50/Shutterstock

Trekking nel Parc National d’Andringitra

Con oltre 100 km di sentieri, un’imponente catena montuosa, tre vette maestose e paesaggi spettacolari, questo parco nazionale è un paradiso per gli amanti del trekking. Un percorso eccezionale è quello del Sentiero dell’Imarivolanitra, che in due giorni di cammino (e due notti sotto le stelle) attraversa il parco toccando la cima di Pic Boby, valli lussureggianti e piscine naturali. Se non avete pianificato le cose in anticipo, non preoccupatevi. Presso l’ufficio del parco potrete ingaggiare guide, cuochi e portatori e persino noleggiare l’attrezzatura da campeggio.

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Il mare attorno all’isola di Sainte Marie è popolato di balene ©Kirill Dorofeev/Shutterstock
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Il paradiso tropicale della Île aux Nattes 

Se sognate una paradisiaca isola tropiocale, arrivando all’Île aux Nattes vedrete avverarsi il vostro sogno. Situata in prossimità della punta dell’Île Sainte-Marie, da cui è raggiungibile facilmente in piroga o, con la bassa marea, a piedi, quest’isola offre un soggiorno in totale relax. Dondolatevi su una delle amache di Chez Sika, nuotate e oziate sulla spiaggia. E quando ne avrete abbastanza, attraversate lo stretto che vi separa da Sainte-Marie e sfrecciate attraverso l’isola in motocicletta.

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Isalo National Park ©jordieasy/Getty Images

Isalo National Park

Non è soltanto per i suoi magnifici paesaggi desertici – canyon, gole, burroni, pianure dall’ambiente simile alla savana, tutti caratterizzati da numerose tonalità ocra – che l’Isalo è così famoso, ma anche perché offre un’ampia scelta di attività: escursioni a piedi, vie ferrate, uscite a cavallo, in mountain bike o in fuoristrada e bagni in piscine naturali, senza dimenticare i lemuri, il birdwatching, i tramonti dai mille colori e l’eccezionale limpidezza della volta celeste di notte.

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