In Montenegro alla scoperta del maestoso parco del Durmitor

Una distesa verde di pini e abeti, montagne che svettano imponenti, i colori mozzafiato dei laghetti alpini e profondi canyon che solcano il paesaggio vi porteranno in un posto incantato. Il parco nazionale del Durmitor è un capolavoro della natura situato nelle Alpi Dinariche a poco più di due ore di auto da Podgorica, una tappa immancabile nel programmare il vostro viaggio in Montenegro.

parco nazionale del Durmitor
La distesa verde di pini e abeti che caratterizzano il parco nazionale del Durmitor © Mattia Marinolli
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Il parco

“Tra i giganti montuosi dei paesi slavi del sud, il più potente e maestoso è il Durmitor”, così scriveva il geografo e viaggiatore tedesco Kurt Hassert a fine ottocento. Già nel 1952 l’allora Repubblica Socialista montenegrina aveva istituito il parco naturale del massiccio del Durmitor. Dal 1980 è entrato nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’UNESCO per l’importanza del suo paesaggio carsico e per la peculiarità del canyon scavato dal fiume Tara che lo rendono il più profondo e il più esteso d’Europa. Un buon punto di osservazione del canyon è dalla vetta del monte Ćurevac a otto chilometri a nord di Žabljac. Un facile trekking di un’ora dal parcheggio ai piedi della cima fino in vetta dove potrete ammirare l’immensità del parco.

Oggi, i territori incontaminati, la maestosità dei rilievi montuosi e la facile accessibilità di molti percorsi fanno del parco del Durmitor il centro del turismo montano montenegrino.

Qui troverete trekking e sentieri per tutti i livelli ©  Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia
Qui troverete trekking e sentieri per tutti i livelli © Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia

Il parco si estende per 321 chilometri quadrati ed è l’area protetta più grande del Paese. Una strada panoramica asfaltata percorre il perimetro del parco, accorciando le distanze per le escursioni.

Dru-mi-tore, un’espressione celtica che significava “montagna piena d’acqua”, si pensa sia questa l’origine del nome. 48 i picchi di roccia calcarea sopra i duemila metri modellati dai ghiacciai, quattro i fiumi, Tara, Draga, Sušica, Komarnica, che ne hanno inciso la superficie creando canyon spettacolari, centinaia di specie animali e vegetali di cui molte endemiche.

Gli amanti del trekking non si lasceranno sfuggire la vetta più alta del Montenegro, il Bobotov kuk, 2522m slm, un’escursione di una giornata con partenza da Žabljak o dalla più comoda Sedlo. La possibile presenza di neve fino a estate inoltrata può rendere non accessibili alcuni dei sentieri che portano in vetta.

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A pochi chilometri da Žabljac si trova l’entrata principale del parco ©  Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia
A pochi chilometri da Žabljac si trova l’entrata principale del parco © Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia

Žabljac

Žabljac, oltre ad essere la cittadina principale della zona, è il punto perfetto per organizzare le varie escursioni che offre il parco. L’industria del turismo montenegrina sembra aver messo il piede sull’acceleratore, non solo trekking e scalate, ma svariate attività: dal rafting allo sci, in moto o quad tra le numerose carreggiabili che si diramano nel parco.

A pochi chilometri dal centro cittadino si trova l’entrata principale del parco, dopo aver preso il biglietto giornaliero (3 Euro), una strada sterrata si immerge nella foresta e in qualche minuto i boschi lasciano spazio all’acqua. Il Crno jezero, il lago nero, è il più grande dei 18 laghi glaciali che dipingono il parco, ’’Gorske oci’’, gli occhi della montagna, così vengono chiamati dai montenegrini. Un sentiero immerso nel verde costeggia il grande lago e tra la fitta vegetazione si intravede il magnifico turchese dell’acqua. Una passeggiata pomeridiana perfetta per poi tornare verso il tramonto a Žabljac percorrendo la strada più a valle che abbraccia con le sue colline e i campi la cittadina, coronata da casette colorate con il tetto spiovente tipiche della zona. A sera non resta che rilassarsi in uno dei tanti ristorantini che propongono cucina locale accompagnata da un ottimo bicchiere di Vranac, il rosso più famoso del Montenegro.

Il turismo a Žabljac non si conclude con l’estate, in inverno la cittadina si trasforma nel complesso sciistico più grande del Paese.

Il Crno jezero, il lago nero, è il più grande dei 18 laghi glaciali che dipingono il parco ©  Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia
Il Crno jezero, il lago nero, è il più grande dei 18 laghi glaciali che dipingono il parco © Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia
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Deviazioni

 Seguendo il corso del fiume Tara verso est, sì raggiunge un altro parco naturale, il Biogradska Gora, il più piccolo dei cinque parchi nazionali del Montenegro e famoso per conservare una delle ultime tre foreste pluviali d’Europa. Merita una visita la vicina cittadina di Kolašin con i suoi numerosi baretti, gli ottimi ristoranti e alcuni importanti monumenti del periodo yugoslavo.

Godetevi i sentieri e i paesaggi sempre diversi ©  Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia
Godetevi i sentieri e i paesaggi sempre diversi © Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia

Esperienze cruciali

Percorrete il sentiero che costeggia il Crno jezero alle porte di Žabljac o prendete una barca a remi per godervi un altro punto di vista. Sperimentate la cucina montana montenegrina. Andate alla ricerca dei laghi glaciali del parco e se siete dei camminatori esperti, ammirate il paesaggio dalla cima del Bobotov Kuk.

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La pace nei boschi del parco ©  Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia
La pace nei boschi del parco © Mattia Marinolli/Lonely Planet Italia

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