Il Parco del Conero: un paradiso tra il mare e il Monte, con infinite occasioni per l’outdoor
Istituito nel 1987, il Parco Naturale del Conero si estende su quattro comuni: Ancona, Sirolo, Numana e Camerano. Se siete alla ricerca di itinerari incantati che si snodano tra fitti boschi di macchia mediterranea, oppure desiderate passeggiare su sentieri a strapiombo sul mare, questo è il posto che fa per voi.

Camminerete immersi nel profumo della resina dei pini, vedrete volare il falco pellegrino e, se sarete fortunati, nei sentieri più appartati incontrerete tassi, volpi, scoiattoli e caprioli. Insomma, un eden a due passi dai centri urbani che attira ogni anno appassionati di trekking. Per avere una mappa di tutti i sentieri e delle attrazioni naturali di quest’oasi, un ottimo riferimento è il Centro Visite del Parco con sede a Sirolo. In questo articolo, vi raccontiamo alcune delle esperienze da non perdere.

A tu per tu con il verde prima di tuffarsi nel blu
Prima di immergervi nel mare azzurro che lambisce il Conero, vi consigliamo di entrare in sintonia con la natura incontaminata che si incontra all’interno del Parco. Da sempre, il Conero è tra le mete di riferimento dei marchigiani quando si tratta di vita all’aria aperta, trekking ed escursioni, a piedi, a cavallo o in mountain bike (muscolare, ma sempre più spesso e-bike, con grande sollievo per i meno allenati).
All’interno del parco si sviluppano 19 sentieri principali con livelli di difficoltà differenti, attraverso gli ambienti più vari. Una delle esperienze più agevoli ed apprezzate è la passeggiata che va dal Belvedere Nord al Belvedere Sud o viceversa: vi consentirà di avere un quadro decisamente ampio delle peculiarità paesaggistiche del Conero. Scorci molto suggestivi si incontrano al Passo del Lupo, ma verificate prima di incamminarvi, perché alcuni tratti talvolta vengono chiusi per ragioni di sicurezza.
Il Parco del Conero lavora costantemente per migliorare l’accessibilità dei sentieri e renderli il più possibile fruibili ai disabili. Presso il Centro Visite del Parco è possibile chiedere in prestito la carrozzina joëlette ed eventualmente disporre di un servizio con conduttori a pagamento e guide naturalistica.

Idee per muoversi in biciletta
Se preferite godere di tanta bellezza in sella a una bici, tenete presente che il territorio del Conero presenta, come è facile immaginare, un’alternanza di tratti agevoli e più ostici, ma ricordate che ricorrere a una e-bike sarà di grande aiuto. La novità è l’interessante Ciclopedonale che collega, con alcuni tratti in salita, il centro di Ancona con Portonovo. Aperta nel febbraio 2024, è un percorso di grande importanza turistica per lo sviluppo della mobilità dolce, perché favorisce il collegamento diretto di Ancona con le splendide spiagge di ciottoli bianchissimi di Portonovo e con la riserva integrale del Parco del Conero, attraversandola per oltre 11 km in un ambiente di straordinaria qualità paesaggistica. Arrivati a Portonovo, oltre alla bellezza del mare, ammirate anche la romanica Chiesa di Santa Maria di Portonovo, un gioiello che spunta dal verde della macchia mediterranea con la sua bianca pianta a croce greca.
Ancora, intorno a Portonovo si sviluppa il suggestivo anello del Sentiero n. 309, percorribile a piedi, a cavallo e in e-bike, che si snoda dal parcheggio al Lago Grande, prosegue fino alla spiaggia del Molo e offre vedute mozzafiato della costa. Continuando lungo la spiaggia, incontrerete il Fortino Napoleonico, costruito all’inizio del XIX secolo.
Anche rimanendo ad Ancona la bicicletta si rivela un mezzo fantastico per scoprire il territorio. Uno dei giri più amati è quello che conduce alla sommità del Colle Guasco, percorrendo i tornanti di via Papa Giovanni XXIll, dal porto fino al Piazzale del Duomo. In sella da queste parti, vi ritroverete spesso a scattare foto, perché i punti panoramici sono innumerevoli. Le possibilità per pedalare in scioltezza nel territorio di Ancona non finiscono qui: provate per esempio la pista ciclabile che collega Piazza Ugo Bassi e la stazione ferroviaria. Interessante è anche il percorso realizzato di recente che unisce il porto turistico e la parte terminale di via Mattei: si sviluppa per circa 350 metri ed è la parte iniziale di una pista che dovrà collegare il porto turistico con la zona del Mandracchio e il polo culturale della Mole Vanvitelliana.
Per un approccio slow, tra yoga e birdwatching
La riviera del Conero si presta anche ad un approccio più slow. Per esempio, potete dedicarvi al birdwatching: secondo la Lipu il Monte Conero rientra tra i migliori dieci luoghi italiani per avvistare i volatili. All’interno del parco si trovano 3 punti di avvistamento in quota più quello di Belvedere Nord, Pian Grande e Gradina del Poggio. Grazie ai flussi migratori, il Monte Conero è popolato da circa 10.000 rapaci e oggi ospita anche 5 coppie dello schivo falco pellegrino.
In alternativa, potete dedicarvi allo yoga, alla meditazione o alla ginnastica dolce nel bosco. Per un approccio decisamente suggestivo e sotto la volta stellata, considerate la possibilità di praticare le escursioni in notturna. Ultimo, ma non meno importante, non trascurate di fare incursioni nelle cantine vitivinicole della zona, rinomante per la produzione del Rosso Conero DOC: i sentieri e i percorsi escursionistici sono un bel modo per avvicinarle nel pieno rispetto del territorio e delle sue ricchezze agroalimentari.