Napoli in kayak: un itinerario lungo litorale di Posillipo
Napoli vista dal mare è il regalo che ogni viaggiatore dovrebbe farsi: la costa variegata, fatta di calette e insenature, è abbellita da straordinarie ville, spiagge rocciose dove sdraiarsi al sole, scogli da raggiungere, resti archeologici e una ricchezza di flora e fauna marina che invita all’immersione in acque lucenti come specchi. Scegliete dunque un mezzo etico, sostenibile e a basso impatto come il kayak per costeggiare questo sfavillante litorale e scoprire in solitaria Napoli da un altro punto di vista, forse il più bello.

Per affittare un kayak o una canoa, raggiungete in auto o in autobus (i più volenterosi ci arrivano anche in bici, ma non mancano le ripide salite) la Cala della Zafferana, che si trova nella Baia delle Rocce Verdi tra Villa Rosebery e Marechiaro e di solito non è presa d’assalto, pur essendo nota per le sue acque trasparenti. Una volta lasciato il mezzo (c’è un parcheggio a pagamento), partite alla scoperta dei limpidi fondali dal punto noleggio di Kayak Napoli, da dove salpano anche i tanti napoletani che conoscono la bellezza di questo tratto di litorale. Portate con voi una protezione solare, un telo, le pinne e un pranzo al sacco, in modo da essere ben equipaggiati anche per tutta la giornata.
In direzione sud-ovest dal punto di partenza, incontrerete un piccolo borgo del quartiere Posillipo, il cui nome descrive già il bel mare che lo bagna, Marechiaro. Fermatevi nella sua spiaggetta e approfittate per una sosta e un bagno rigenerante, godendo appieno dell’atmosfera rilassata che vi si respira e dando un’occhiata alla fenestella della nota canzone napoletana. Se non avete il pranzo al sacco e volete spezzare il viaggio in mare accomodandovi ai tavoli di un ristorante, fermatevi per un banchetto di pesce da ’A Fenestella: sarete deliziati, oltre che da una dolce vista sulla costa, da piatti ottimi.

Dopo aver digerito, risalite sul kayak e puntate sempre a sud- ovest di Napoli: tra una pagaiata e l’altra sarete colpiti da una costruzione di epoca romana che caratterizza il profilo di questo litorale e da cui è impossibile non restare incuriositi. Si tratta del Palazzo degli Spiriti (dove non si può entrare con i kayak), che faceva parte di un ninfeo della villa di Pollione e che secondo gli studiosi era adibito all’allevamento delle murene (le vasche sono oggi sommerse), di cui i romani erano ghiotti. Ai pescatori di Marechiaro piace raccontare che le rovine siano abitate da spiriti e presenze misteriose, forse proprio dal fantasma di Virgilio che da queste parti è sicuramente stato. Non imitate chi si tuffa dal palazzo (purtroppo molti), non è sicuro. Nel Parco Sommerso di Gaiola s’incontra la fantastica Cala San Basilio, le cui acque assumono tutte le sfumature del blu; anche qui potrete ammirare la bellezza del luogo e concedervi una nuotata apprezzando i fondali e la pace che vi circonda. Ripartite e costeggiate la spiaggetta di Gaiola, dove si arriva anche seguendo verso ovest, passate all’esterno degli isolotti di Gaiola per evitare la zona A (di riserva integrale, dove non è possibile transitare): improvvisamente, davanti ai vostri occhi, si parerà la spettacolare Baia di Trentaremi.
Leggi anche:
La zona è a rischio frana e ha un habitat delicatissimo, quindi è vietato stazionare sulla riva, ma dal mare potrete fare belle foto e, con un po’ di fortuna, anche vedere gli uccelli migratori che si fermano sugli scogli per riposarsi: non li disturbate e ricordate che qui siete ospiti.
Prima di riconsegnare il kayak alla Zafferana, se avete ancora tempo e forze potete fare una breve deviazione verso est, oltre il punto di riconsegna, per vedere alla vostra sinistra una grande dimora ottocentesca di colore bianco: è Villa Rosebery, una delle residenze ufficiali del presidente della Repubblica Italiana; fatta edificare dall’ufficiale austriaco Giuseppe De Thurn, ma passata di mano in mano varie volte, è cicondata da uno splendido parco all’inglese, con flora mediterranea e anche un tempietto neoclassico: un’oasi di pace. Ora potete invertire la rotta e tornare al punto di riconsegna del kayak, stanchi ma felici di portarvi a casa un’altra imperdibile cartolina di Napoli.