Chiaia a Napoli, dove batte sempre il sole

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Visitare il quartiere Chiaia a Napoli significa posizionarsi nel punto migliore della città per abbracciarla tutta con lo sguardo e per abbandonarsi alle braccia ampie del suo mare blu. Ecco una breve guida per visitare Chiaia e non perdersi le sue bellezze.

Panorama a Napoli
Il panorama di Napoli visto dal quartiere di Chiaia ©Boris Stroujko
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Via Chiaia e il quartiere: cosa vedere

A Chiaia non manca proprio nulla: c’è un castello a picco sul mare, c’è un borgo di pescatori, c’è il lungomare, ci sono una spiaggia popolare, musei, eleganti strade dello shopping, una villa comunale con stazione zoologica. E poi le scale, tante scale.

Scale e rampe

Napoli, città verticale, ha molte scale, ascensori primordiali con i quali salire nelle zone alte della città. Chiaia non fa sconti e da queste rampe e scale potete iniziare a conoscere il quartiere: dalle popolari scale di Pallonetto Santa Lucia, che passano in quello che è un quartiere nel quartiere, alle rampe Paggeria che stanno proprio sopra Piazza del Plebiscito, fino ai gradoni di Chiaia che conducono ai Quartieri Spagnoli. Salita faticosa ma piacevole è quella dei gradoni di Santa Maria Apparente grazie a i quali si passa tra le case della gente, respirando un’atmosfera piacevolmente popolare. Se di salire e scendere proprio non ne volete sapere, allora affidatevi alla funicolare di Chiaia, che collega il quartiere a quello del Vomero ed è stato il primo impianto a entrare in funzione in città nel 1889: la salita è rapida e comoda, con quattro fermate in un percorso in pendenza di circa 500 metri. Le corse sono ogni dieci minuti dalle 7 del mattino alle 22.

castel dell’Ovo
Il tramonto a castel dell’Ovo ©frank_peters

Il castello sul mare

È una delle immagini più note di Napoli, Castel dell’Ovo, il più antico in città, che troverete sull’isolotto di Megaride. Risale al I secolo a.C.: tutto inizia con la villa fatta edificare dal condottiero romano Lucio Licinio Lucullo che la circondò di frutteti e laghetti e la animò con feste e ricchi banchetti. Divenne in seguito monastero e poi una fortificazione, e ancora fu abbattuto e ricostruito: oggi potete visitare il castello all’esterno (all’interno è usato come spazio per mostre) e arrampicarvi fino alla cima per dominare tutto il golfo di Napoli. È circondato da Borgo Marinari, il nucleo dal quale Napoli ha avuto origine, un piccolo borgo di pescatori con ristorantini, imbarcazioni e gatti che le presidiano. E una privilegiata vista sul Vesuvio. Se volete scattare una foto dall’alto, salite sulla collina di Pizzofalcone, quella, per intenderci, della serie televisiva ispirata ai romanzi di Maurizio de Giovanni.

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Fatevi stupire dai dettagli che vi spettano sul lungomare e nel verde della Villa Comunale ©DinoPh
Fatevi stupire dai dettagli che vi spettano sul lungomare e nel verde della Villa Comunale ©DinoPh

Via Chiaia, lo shopping e il Palazzo delle Arti

Un’elegante via dello shopping, Via Chiaia, che collega Piazza Trento e Triste a Piazza dei Martiri, una delle piazze simbolo della città, è animata da negozi e ristoranti ed è il cuore più chic di Napoli assieme a Via Filangieri, dei Mille Poerio, Bisignano. Buttatevi nel flusso del passeggio, vi piacerà. È anche la zona per gli aperitivi, dove ci si riunisce nei localini alla moda o ci si ritrova per il dopocena. Se siete in zona affacciatevi anche al Pan Palazzo delle Arti Napoli (Via dei Mille 60) per vedere se c’è qualche interessante mostra.

Il lungomare e la stazione zoologica

Tra Via Partenope e Via Francesco Caracciolo potrete camminare per circa 2,5 km: è il lungomare di Napoli, affollato da uno struscio continuo di gente a piedi e in bici che si fotografa con alle spalle il mare, Capri e il Vesuvio e che si ferma nei tanti ristoranti che, uno accanto all’altro, si propongono con piatti di mare e fumanti pizze. Lasciato dietro di voi il Vesuvio, vedrete davanti il Vomero e la collina di Posillipo. E se avete bisogno di rilassarvi nel verde, entrate nella Villa Comunale, edificata per volere del re Ferdinando IV di Borbone dall’architetto Carlo Vanvitelli nella seconda metà del Settecento, e passeggiate tra i suoi viali. Qui si trova anche la Stazione zoologica Anton Dohrn e da un annetto è tornato visitabile, completamente rinnovato, l’Acquario di Napoli, primo acquario pubblico in Italia. Infine non perdete il Museo Pignatelli Cortes (Riviera di Chiaia 200), nell’omonima villa ottocentesca circondata da un verdeggiante giardino: si apprezzano strepitose sale da ballo, boudoir e salottini pompeiani oltre al Museo delle Carrozze con modelli di fine Ottocento.

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La Galleria Borbonica e il percorso avventura

Visitare Napoli senza scendere nel suo ventre rischia di essere un viaggio parziale. Per conoscere la storia di questa città e le vicende che le hanno fatto assumere l’attuale fisionomia, secolo dopo secolo, bisogna calarsi sottoterra. Una delle migliori discese che potrete fare in città è quella nella Galleria Borbonica (ingressi da Vico del Grottone 4 e Via Morelli 61): fatta scavare a metà dell’Ottocento da re Ferdinando II come via di fuga da Palazzo Reale in caso di rivolte popolari, restò incompiuta alla sua morte. Ma tornò utile durante la Seconda guerra mondiale come rifugio; successivamente fu usata come deposito abusivo di rifiuti e di auto e moto sequestrate. Poi un’associazione di buona volontà l’ha ripulita e resa visitabile. Ci sono quattro percorsi che si possono scegliere per scoprirla, compreso il percorso avventura (sconsigliato ai claustrofobici) per il quale si parte con elmetto e torcia. Tra cunicoli, gallerie e cisterne ci si imbarcherà su una zattera per percorrere un tratto in acqua.

Fabbrica di cioccolato

Se non siete ancora stanchi, sappiate che Chiaia riserva un’altra sorpresa, la visita a una

fabbrica di cioccolato, quella di Gay Odin (Vico Vetreria 12; gay-odin.it). Avrete sicuramente visto i diversi punti vendita in città con in vetrina praline e tavolette di

cioccolato dal profumo irresistibile. Ma entrare nella sua antica fabbrica, quella fondata a fine Ottocento da Isidoro Odin e Onorina Gay, è un’emozione imperdibile. Potrete chiedere i segreti di questo prelibato cioccolato, vedere antichi macchinari, ammirare come si confezionato le delizie qui prodotte e portarvi a casa gli speciali wafer al cacao e i famosi tronchetti di cioccolata foresta.

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