Che cosa vedere a Caprera: sull'isola di Garibaldi in cerca di libertà e bellezza

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Tra i luoghi di maggiore bellezza della Sardegna, l’Arcipelago di La Maddalena offre spettacolari paesaggi marini battuti dai venti. Nelson e Napoleone conoscevano bene l’arcipelago, così come Giuseppe Garibaldi, che acquistò l’Isola di Caprera per trascorrervi la vecchiaia. Selvaggia e ammantata da verdi pinete che si stagliano sullo sfondo onnipresente del mare e delle aspre falesie di granito, il paradiso dell’Eroe dei due mondi è un posto immerso in una pace straordinaria.

Veduta aerea della Maddalena. Credits Agent Wolf / Shutterstock
Veduta aerea della Maddalena. Credits Agent Wolf / Shutterstock
Pubblicità

Chi ama camminare potrà percorrere i numerosi sentieri che si snodano attraverso le pinete di questa isola verde e ombreggiata. Una scalinata conduce al punto più alto dell’isola (212 m), dove si trova la torre di guardia del Monte Teialone. Nel corso dell’escursione, prestando attenzione potrete avvistare uccelli marini, tra cui gabbiani reali, cormorani e falchi pellegrini.

Lungo la costa rocciosa dell’isola si aprono numerose e invitanti insenature. Molti scelgono quelle dei Due Mari e della Spiaggia del Relitto, a sud, le cui belle coste di sabbia sono lambite da acque turchesi. In alternativa, dirigendovi a nord del Compendio Garibaldino per circa 1,5 km, cercate il sentiero che scende ripido all’appartata e affascinante Cala Coticcio. Un po’ più facile da raggiungere è Cala Brigantina (segnalata), a sud-est del Compendio Garibaldino.

Le passeggiate a cavallo lungo la spiaggia e nella profumata macchia mediterranea organizzate dal centro equituristico Cavalla Marsala sono particolarmente suggestive nelle prime ore della sera. Calcolate di spendere circa €35 per un’uscita di un’ora e 30 minuti.

Caprera, monumento a Garibaldi. Credits Daniel Ventura / WikiCommons
Caprera, monumento a Garibaldi. Credits Daniel Ventura / WikiCommons

Compendio Garibaldino: il quartier generale dell’Eroe dei due mondi

Nel 1855, Giuseppe Garibaldi, rivoluzionario di professione e figura mitica dell’Unità d’Italia, acquistò metà dell’Isola di Caprera (e 10 anni più tardi anche l’altra metà) facendone la propria residenza e il proprio rifugio, dove faceva ritorno dopo le avventurose campagne in difesa della libertà.

Oggi, il Compendio Garibaldino è meta di pellegrinaggio per molte persone. Si può accedere al complesso soltanto partecipando a una visita guidata, che conduce attraverso le camere arredate con semplice eleganza, le tombe di famiglia e una piccola ma toccante collezione di cimeli. Mentre era impegnato nella costruzione della sua dimora, la Casa Bianca, l’eroe dalla giubba rossa visse in un capanno di legno visibile ancora oggi nel cortile. 

Pubblicità
Un maestoso albero nella casa di Garibaldi. Credits Daniel Ventura / WikiCommons
Un maestoso albero nella casa di Garibaldi. Credits Daniel Ventura / WikiCommons

La visita della Casa Bianca ha inizio dall’atrio, dove è possibile vedere un ritratto di Garibaldi, una bandiera risalente ai giorni della guerra d’indipendenza del Perú e una sedia a rotelle reclinabile, donata all’eroe dalla città di Milano quando divenne infermo, un paio d’anni prima di morire. Si prosegue quindi attraverso una serie di camere da letto in cui dormivano Garibaldi e i suoi familiari. La cucina era dotata di una pompa per l’acqua potabile, uno strumento di alta tecnologia per quegli anni. Nella sala da pranzo principale sono esposti oggetti di ogni genere, dai binocoli alla camicia rossa del generale.

Nell’ultima camera c’è il letto di morte di Garibaldi, rivolto verso la finestra e il mare, verso cui l’‘eroe dei due mondi’ guardava con nostalgia sognando fino all’ultimo di poter fare ritorno nella nativa Nizza. All’esterno, nel giardino, si trovano la tomba di Garibaldi, costituita semplicemente da un blocco di granito, e quelle di altri membri della sua famiglia (Garibaldi ebbe sette figli dalle sue tre mogli e uno da una governante).

Budelli e la sua sabbia rosa. Credits Stefano Zaccaria / Shutterstock
Budelli e la sua sabbia rosa. Credits Stefano Zaccaria / Shutterstock
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Non solo Garibaldi: un altro grande ‘eroe’ dell’Arcipelago

Per fare una bella escursione da Caprera nell’Arcipelago della Maddalena, puntate sulla piccola Isola di Budelli, che si distingue, oltre che per la bellezza dello scenario, per un singolare dettaglio. Per oltre 32 anni l’isola ha avuto un unico abitante, Mauro Morandi, un ex insegnante e intrepido marinaio giramondo, che sbarcò qui nel 1989 e che da allora ha assunto il ruolo di custode dell’isola. Vivendo stabilmente nella sua semplice casa sull’isola, Morandi ha aiutato a conservare la bellezza incontaminata di Budelli, raccogliendo la spazzatura portata dal mare e intervenendo personalmente ogni volta che i diportisti tentano di sbarcare illegalmente sulla leggendaria Spiaggia Rosa, designata come area protetta nel 1994 per salvaguardarne la sua rara sabbia rosata. Dopo non poche polemiche, tuttavia, nell’aprile 2021, Morandi ha annunciato la sua intenzione di lasciare Budelli e di trasferirsi nella ben più urbanizzata Isola della Maddalena.

Come raggiungere l’Isola di Caprera

Per chi ha a disposizione un mezzo di trasporto privato, l’Isola di Caprera si trova a soli 6 km dal l’Isola della Maddalena. La strada che dal centro abitato di La Maddalena si dirige verso est passando per desolate rovine urbane conduce alla stretta strada rialzata che congiunge l’Isola della Maddalena e Caprera, superando un tratto di mare noto come Passo della Moneta.

Gli autobus Turmo Travel effettuano servizio tutto l’anno dall’Isola della Maddalena all’Isola di Caprera (attraverso il Ponte Moneta), fermando anche al Compendio Garibaldino, dalla metà di giugno alla metà di settembre; gli stessi mezzi proseguono fino alla spiaggia di Due Mari. Ci sono da quattro a cinque autobus al giorno in inverno e 11 in estate.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Sardegna
Condividi questo articolo
Pubblicità