Uzbekistan, atmosfera da Via della Seta
Il fascino di culture millenarie, l'odore delle spezie nell'aria, un passato pieno di fasti e spesso di dolore, ma ancora pronto a stregare. Questo è l'Uzbekistan, ammaliante e tenace come la sua seta.

Samarcanda, trionfo di maioliche
C'è un luogo a Samarcanda che ti dà subito la certezza di aver incontrato lo splendore: parliamo del Registan, emblematico complesso di maestose e imponenti madrasa, le antiche scuole coraniche. Preparati ad ammirare una profusione quasi esagerata di maioliche, mosaici azzurri e vasti spazi armoniosi - è il monumento principale della città e uno dei luoghi più straordinari di tutta l'Asia centrale. Il Registan, parola che in tagiko significa "luogo sabbioso", era il centro commerciale della Samarcanda medievale, e la piazza probabilmente era interamente occupata dal bazar.
Via della Seta, oggi
L'antica strada carovaniera non era costituita da un unico percorso, ma da una fragile e mutevole rete di piste intercontinentali che serpeggiavano tra alcune delle montagne più alte e tra i deserti più brulli dell'Asia. Fare shopping a Margilon, cuore della moderna produzione della seta in Uzbekistan è una delle esperienze cruciali. Potrai acquistare seta al metro presso la Yodgorlik Silk Factory, dove ancora oggi i tessuti vengono quasi interamente realizzati senza elettricità.
Tashkent, caleidoscopio di esperienze
Principale nodo dei trasporti dell'Asia centrale, Tashkent è una città disposta su una vasta superficie e davvero originale. Le sue atmosfere cambiano spesso, con varietà e ricchezza sorprendenti. Ci sono zone con ampi viali in stile sovietico percorsi da tassisti che parlano russo, altre caratterizzate da case di fango e dedali di vicoli dove vecchi che indossano lunghi chapan (cappotti trapuntati) aperti sul davanti spingono carretti carichi di noci verso un animato bazar. In un'altra zona ancora ti capiterà di vedere centinaia di persone che si accalcano intorno a pentoloni fumanti per la dose quotidiana di plov, un piatto di riso con carne, carote e altri ingredienti.
Valle di Fergana, Eden in Asia centrale
La prima domanda che molti visitatori si pongono appena arrivano qui è: "Dov'è la valle?" Da questo vasto bacino pianeggiante (22.000 kmq) le catene montuose circostanti sembrano svettare a enorme distanza. Sempre ammesso che tu riesca a vederle, perché spesso queste vette spettacolari sono avvolte dalla foschia... e dallo smog. Questa è la regione più popolosa e industrializzata dell'Uzbekistan, ma anche quella della frutticoltura e della coltivazione del cotone. Sì, la Valle di Fergana è una grande oasi che possiede forse il terreno e il clima migliori dell'Asia centrale. Soprattutto, è il centro principale della produzione della seta: tappa imperdibile, quindi, del tuo viaggio sulle orme degli antichi viaggiatori.
Bukhara, la più sacra
Edifici millenari e un centro storico tuttora abitato che probabilmente non è cambiato molto nel corso degli ultimi due secoli: Bukhara è uno dei luoghi migliori dell'Asia centrale per farsi un'idea di come fosse il Turkestan prima dell'arrivo dei russi. Nel centro della città, gran parte del quale sotto tutela architettonica, ti aspettano numerose madrasa, minareti, una massiccia fortezza reale e i resti di un mercato un tempo molto vasto. I restauri attuati dal governo sono stati meno indiscriminati rispetto a quanto è stato fatto nella sfarzosa Samarcanda e l'offerta di alberghi e sistemazioni cresce continuamente. Il luogo assolutamente da non perdere è l'Ark, una città regale all'interno della città: fu abitata dal V secolo al 1920, anno in cui fu bombardata dall'Armata Rossa. Oggi il suo interno è composto per l'80% di rovine, ma la visita ha un fascino ineguagliabile.