Tour del Myanmar meridionale: un itinerario di 7 tappe

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Lontano dai percorsi più battuti e stranamente trascurato da molti turisti, il Myanmar (Birmania) meridionale possiede alcune delle bellezze naturali più straordinarie di tutto il paese. Bellezze da scoprire durante un tour fai da te: ecco l’itinerario in sette tappe per organizzare il viaggio.

Myanmar tour
Il sacro masso dorato in cima al Monte Kyaiktiyo (Golden Rock), Myanmar ©MOLPIX/Shutterstock
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Cosa vedere nel Myanmar meridionale

Nell’arco di un paio di giorni, potrete scendere nelle grotte colme di statue del Buddha vicino alla placida Hpaan e salire lungo le tortuose strade che conducono al sacro masso dorato in cima al Monte Kyaiktiyo (Golden Rock), per poi recarvi al poco conosciuto e ancor meno visitato Arcipelago di Myeik, dove l’incontro tra mare, cielo e terra crea uno degli scenari più suggestivi di tutto il Myanmar.

Oltre a tutto ciò, la storica città di Mawlamyine, antica capitale del paese, sfoggia edifici coloniali belli quanto quelli di Yangon, mentre Dawei e Myeik vantano secoli di storia come città portuali e affiancano architetture tradizionali in legno a residenze ed edifici in mattoni risalenti all’epoca britannica. Ma l’aspetto migliore in assoluto è che lo scarso numero di visitatori lascia molto spazio per godersi appieno la regione.

Le isole disabitate e le limpide acque dell'Arcipelago di Myeik Archipelago, Myanmar.
Le isole disabitate e le limpide acque dell'Arcipelago di Myeik Archipelago, Myanmar.

1. Arcipelago di Myeik

Le belle isole dell’Arcipelago di Myeik (chiamato anche Arcipelago di Mergui) sorgono al largo della costa della Regione di Tanintharyi, nell’estremo sud del Myanmar. Mentre le perle e i prodotti del mare di questa regione sono assai ricercati, ciò che potrebbe realmente trasformare l’economia della zona è il suo immenso potenziale come destinazione balneare ed ecoturistica. Finora il Myanmar ha resistito alla tentazione di approfittare di queste magnifiche risorse, ma sta pensando di aprire alcune isole al turismo in un futuro abbastanza prossimo. Occorre tuttavia precisare che la maggior parte delle isole è disabitata (e sono molto più piccole di quelle della Thailandia), il che crea non poche difficoltà allo sviluppo turistico. Per ora, le poche isole abitate ospitano minuscoli villaggi praticamente privi di infrastrutture, popolati da un misto di birmani e moken (‘nomadi del mare’), che si spostano da un’isola all’altra e vivono di pesca.

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Sul fiume Lwin, Hpa-an ©Armin Storek/Lonely Planet
Sul fiume Lwin, Hpa-an ©Armin Storek/Lonely Planet

2. Hpa-an

Nelle numerose grotte nei dintorni di Hpa-an troverete laghi nascosti, opere d’arte buddhista e una spumeggiante sorgente. Nonostante la sua posizione lungo il fiume, Hpa-an, il trasandato capoluogo dello Stato Kayin, non vanta certo scorci da cartolina, ma gli abitanti sono socievoli e la città è la base più comoda da cui partire per esplorare le grotte buddhiste, le montagne sacre e i fiumi e i laghi della campagna circostante.

Cosa vedere

• Shweyinhmyaw Paya. Situata vicino al lungofiume, questa pagoda dorata è un popolare luogo di ritrovo al tramonto, nonché un posto piacevole in cui guardare il viavai della gente durante il giorno.

• Mercato mattutino. L’animato mercato mattutino di Hpa-an è un bel posto in cui andare a zonzo e chiacchierare con gli abitanti locali.

• Torre dell’orologio. Recentemente provvista di un sistema digitale, ma ciononostante non sempre precisa, la torre dell’orologio di Hpaan di notte è illuminata e sembra un grande leccalecca.

Centinaia di statue di monaci buddisti nei pressi di Mawlamyine, Myanmar ©R.M. Nunes/Shutterstock
Centinaia di statue di monaci buddisti nei pressi di Mawlamyine, Myanmar ©R.M. Nunes/Shutterstock
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3. Mawlamyine

Con un crinale di colline punteggiato di stupa da un lato, il fiume Thanlwin dall’altro e un centro colmo di moschee, chiese e decadenti edifici coloniali, Mawlamyine è una combinazione unica di paesaggio, bellezza e malinconia: non a caso ha ispirato George Orwell e Rudyard Kipling, due degli scrittori di lingua inglese maggiormente associati al Myanmar. Kipling scrisse la sua famosa poesia La strada per Mandalay dopo aver visitato questa città mentre Orwell, la cui madre era nata qui, usò Mawlamyine come sfondo per i suoi racconti brevi Uccidendo un elefante e Un’impiccagione. Poco è cambiato dai giorni in cui Orwell e Kipling vissero qui, e se vi siete mai domandati come fosse la vita all’epoca del Raj britannico, questo è il posto giusto per scoprirlo.

Mawlamyine non è però una località ricca soltanto di storia; nei dintorni vi sono attrattive, che vanno dalle spiagge alle grotte, sufficienti a tenere occupati i visitatori per diversi giorni.

4. Myeik

Città portuale antica, caratteristica e, a quanto si dice, infestata dai fantasmi che vi farà compiere un viaggio a ritroso nel tempo.

Myeik sorge su una penisola che si protende nel Mare delle Andamane. Grazie alla sua posizione, circa a metà strada tra il Medio Oriente e la Cina, e all’approdo sicuro offerto dalla penisola e dalle isole antistanti, più di cinque secoli fa divenne un importante porto internazionale.

Questa lunga storia di commerci ha lasciato in eredità una popolazione multiculturale, con discendenti di mercanti cinesi e indiani musulmani ai quali si aggiungono le etnie bamar, mon e moken. L’interessante passato della città si rispecchia anche nei suoi edifici: sontuose case sino-portoghesi si alternano a moschee, chiese, abitazioni tradizionali in legno e dimore coloniali, creando un caleidoscopio di stili architettonici. Con alle spalle una collina sormontata da un tempio, un ampio porto naturale ai suoi piedi e un’isola collinosa di fronte, Myeik è una delle città più belle del Myanmar e la sua lunga tradizione commerciale ha fatto sì che ancora oggi sia suddivisa in quartieri abitati da musulmani, cinesi e cattolici.

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La spiaggia di Maungmagan, Dawei ©David Eimer/Lonely Planet
La spiaggia di Maungmagan, Dawei ©David Eimer/Lonely Planet

5. Dawei

La zona vicina alla foce del fiume Dawei è abitata da oltre cinque secoli, in gran parte da marinai mon e thailandesi.

Per essere una città relativamente piccola, Dawei vanta un gran numero di edifici interessanti, tra cui molte case di legno antiche a due piani, nello stile locale, sormontate da tetti a padiglione e rivestite da numerose decorazioni in legno intagliato simili a quelle dei templi. Oltre a queste vi sono case più modeste con il tetto di paglia e residenze, negozi e uffici in mattoni e stucco risalenti all’era coloniale, tra cui la struttura color verde pallido e simile a una chiesa del Division Development Committee (Arzarni Rd), del 1941, e l’imponente Office of Tanintharyi Division (Arzarni Rd), del 1928.

6. Monte Kyaiktiyo

Il Monte Kyaiktiyo (K6000) o Golden Rock, un gigantesco masso dorato in precario equilibro sormontato da uno stupa, può sembrare una destinazione bizzarra, ma è un importante luogo di pellegrinaggio per i buddhisti del Myanmar ed è proprio la presenza di un elevato numero di fedeli a renderlo così speciale. Durante la stagione dei pellegrinaggi (da novembre a marzo) qui regna un’atmosfera magica: l’aria si riempie delle cantilene dei pellegrini, che accendono candele e meditano tutta la notte. Gli uomini (non le donne) possono percorrere una breve strada rialzata e un ponte sospeso su un baratro per raggiungere il masso e applicare quadratini di foglia d’oro sulla sua superficie. Il macigno in sé è una visione meravigliosa, specialmente quando è avvolto dalla luce color porpora e talvolta fosca dell’alba e del tramonto. Durante la stagione delle piogge (da giugno a ottobre) la montagna è ricoperta pressoché costantemente da un freddo strato di nebbia e pioggia, che tuttavia non scoraggia i pellegrini.

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7. Ye

L’affascinante Ye è stata per molto tempo esclusa dai percorsi dei viaggiatori in quanto, fino a poco tempo fa, il governo vietava agli stranieri di spostarsi via terra a sud di Mawlamyine e pertanto Ye, circa a metà strada fra Mawlamyine e Dawei, risultava irraggiungibile. Attraversata dal fiume Ye e con al centro un grazioso lago orlato dagli alberi, è una cittadina di case tradizionali in legno, con un grande e caotico mercato e abitanti socievoli e curiosi. È uno splendido posto in cui prendersi qualche giorno di relax e gustare la vita di una piccola città del Myanmar, ma è anche la base ideale per le escursioni nella campagna circostante, dove troverete villaggi mon e kayin che assai raramente vedono il passaggio di stranieri.

Quando andare

• Marzo-aprile. Durante la stagione estiva le temperature possono arrivare a 30°.

• Novembre-gennaio. In inverno le giornate sono relativamente fresche.

• Maggio-ottobre. Nella stagione umida il Myanmar meridionale è la regione più piovosa del paese.

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