La valle di Gressoney e l’antica civiltà Walser
Un’intenditrice appassionata di montagna come la regina Margherita l’aveva eletta a sua valle del cuore, tanto da farvi costruire un castello a Gressoney-Saint-Jean, Castel Savoia, da cui partiva per le sue escursioni sui ghiacciai. La Valle di Gressoney, o Valle del Lys, dal nome del torrente che l’attraversa, è un luogo speciale, che si differenzia dalle altre valli della regione: oggi ve la facciamo scoprire con uno degli itinerari estratti dal nuovo volume Italia in 52 weekend.
Qui nel Medioevo si insediò una popolazione di origine germanica che riuscì a rendere abitabili e coltivabili le inospitali terre d’alta montagna. Erano i Walser, che colonizzarono un’ampia area alle pendici del Monte Rosa tra Vallese svizzero, Valle d’Aosta e Valsesia.
L’atmosfera e lo stile che permeano l’intera valle vengono potenziati dalla forza suggestiva della natura che domina ovunque: dai prati verdissimi delle ampie conche dove sorgono i paesi, alle foreste di conifere, dai laghi in cui si specchiano le rocce, alle nevi perenni e ai ghiacciai.
Salendo verso monte, sulla sinistra orografica del Lys, merita imboccare la laterale che porta a Fontainemore, dalle molte frazioni sparpagliate tra i boschi, con la Riserva Naturale del Mont Mars.
Riguadagnato il solco principale, un ultimo balzo porta ai due capoluoghi Saint-Jean e La-Trinité, incantevoli borghi alpini dove si apre uno dei più straordinari comprensori sciistici delle Alpi.
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E per finire torniamo all’inizio: dopo questa meraviglia di natura e civiltà, è irrinunciabile una visita al Forte di Bard, a un passo da Pont-Saint-Martin, i cui musei (delle Alpi, delle Prigioni, delle Frontiere e delle Fortificazioni) sono la porta culturale della montagna e della Valle d’Aosta.
Questa è l’introduzione dell’itinerario "La valle di Gressoney e l’antica civiltà Walser": puoi consultarlo nella versione completa insieme a molti altri nel nostro nuovo volume fotografico Italia in 52 weekend.