Tradizione, festa ed euforia: tutti a Bari per celebrare San Nicola
È conosciuto come il “Santo dei Bambini” perché gli sono attribuiti vari miracoli rivolti a fanciulli e giovani ragazze e nel corso dei secoli la sua figura ha dato origine al personaggio di Babbo Natale. A Bari San Nicola è il santo patrono, anche se forse è riduttivo definirlo in questo modo. Con quello che fu il Vescovo di Myra la città intrattiene infatti un rapporto che va avanti da quasi mille anni, per niente scalfito dal tempo e, anzi, sempre più forte. Assistere alla grandiosa festa in suo onore, ritrovarsi tra le luminarie che accedono le strade di Bari Vecchia ogni anno, è il modo migliore per cogliere l’essenza della baresità.
Un amore lungo mille anni
Se doveste fare conoscenza con qualche barese è molto probabile che sentirete molto presto qualcuno chiamarsi così. Oppure vi basterà fare un giro tra i tanti bar, ristoranti o pizzerie della città, fino ad arrivare allo stadio della squadra di calcio locale, ovviamente intitolato al santo patrono. Il rapporto speciale tra Bari e San Nicola dura da quasi un millennio: era infatti il 1087 quando in sessantadue tra marinai, commercianti e semplici uomini di fede fecero ritorno al porto con le preziose reliquie del santo, dopo averle trafugate da Myra, in Lycia, ora Turchia. La spedizione fu promossa dall'abate Elia, arcivescovo della città. Forte di una tradizione che voleva lo stesso Nicola aver scelto Bari come luogo di sepoltura, l’ecclesiastico vide nell’impresa un’opportunità per ridare slancio a Bari, da tempo in declino economico-culturale. L'evento in effetti suscitò una grande euforia tra i baresi e, più in generale, in tutto il mondo della cristianità, tanto è vero che dopo "soli" cento anni (1197) venne già costruita e consacrata una basilica in onore al Santo, che presto superò come importanza la vicina cattedrale all’epoca dedicata a San Sabino (oggi all’Assunta), generando una singolare rivalità tra i due santi. A dirimere la questione intervenne la Chiesa che decise di proclamare San Nicola patrono della città e copatrono San Sabino.
Due feste per San Nicola
Per capire l'importanza che riveste il santo nella società barese basti pensare che ogni anno vengono celebrate addirittura due feste in suo onore. Il 6 dicembre, anniversario della morte, è una ricorrenza sentita dai locali e dai fedeli di credo ortodosso che sono soliti accorrere numerosi, specie dalla Russia e dai Paesi dell’Europa orientale, per questo evento. Ed era proprio durante quest’occasione che, in passato, avveniva un rito singolare, con le donne nubili della città solite fare tre giri intorno a una colonna nella cripta della basilica, toccandone il marmo rossastro. Secondo la tradizione ciò avrebbe permesso loro di accasarsi in tempi rapidi e pare che gli uomini della città in cerca di moglie aspettassero poi le fanciulle fuori dalla basilica, a controprova dell’avvenuto miracolo. La colonna, conosciuta in città come “miracolosa” è tutt’ora presente nella cripta, anche se da qualche tempo vi è stata installata intorno una gabbia protettiva che non permette più di compiere l’antico rito: se avete comunque qualche desiderio d’amore da esaudire è possibile lasciare un biglietto e incastrarlo tra le sue fenditure.
Ma è a maggio, quando decorre la traslazione delle spoglie, che i baresi fanno le cose decisamente in grande. Assistere alla festa di San Nicola non solo vuol dire toccare con mano l'incredibile devozione della gente del posto, tra le più sentite dell'Italia intera, ma rappresenta anche un'occasione irripetibile per cogliere al meglio l'essenza di questa città, tra odori, suoni, luci e, ovviamente, sapori indimenticabili. L'evento che tradizionalmente dà il via ai festeggiamenti avviene il 7 maggio, ed è un fastoso corteo storico che dal castello di Piazza Federico II di Svevia si snoda lungo la città vecchia per poi terminare nel piazzale della basilica. Tra figuranti in costume, ballerini e giocolieri, l'indiscussa protagonista è la Caravella, una riproduzione dell'imbarcazione che condusse nel capoluogo pugliese i resti del Santo. Il giorno successivo è il momento dedicato alla liturgia religiosa, con la Basilica che spalanca le sue porte alle 4.30 del mattino e con le celebrazioni eucaristiche senza sosta, dalle prime luci dell’alba al tramonto. Una suggestione che raggiunge il suo apice con la processione: la statua di San Nicola, dopo essere stata trasportata per le strade del centro storico, prende il largo a bordo di una barca, scortata da una vera e propria flotta di pellegrini. In serata è poi previsto il rientro sulla terraferma, tra luminarie che inondano di luci e colori i vicoli di Bari vecchia. Contagiata dall'atmosfera di festa, tutta la città è in preda a una fibrillazione senza pari, e in molte piazze è possibile assistere a spettacoli di musica e danza.
Il 9 maggio ricorre, invece, l'anniversario dell'arrivo delle spoglie del santo a Bari ed è in tale occasione che, durante la santa messa, si ripete il rito miracoloso della manna. Dal sepolcro viene raccolta dell'acqua che, secondo i credenti, stillerebbe direttamente dalle ossa di San Nicola. Inutile dire che in questi giorni la città è letteralmente paralizzata, e le strade del centro - ma non solo - vengono chiuse al traffico. Cercate quindi di evitare il più possibile l’uso dell’auto e muovetevi con i trasporti pubblici, che solitamente vengono potenziati. Un'ottima soluzione per arrivare a Bari in questi giorni può essere il treno: la stazione ferroviaria dista circa venti minuti a piedi dal centro storico, e intanto si passeggia tra le vie eleganti del quartiere murattiano, che con i suoi boulevard ricorda Parigi. Ultima avvertenza: assicuratevi, ovviamente, di prenotare una sistemazione per tempo o, meglio ancora, se avete qualche parente o conoscente che vive da queste parti, accettate senza remore l’invito ad essere ospitati a casa!
Dopo queste semplici accortezze sarete pronti per vivere una tra le feste più belle e coinvolgenti di tutto lo stivale. E per chi ha paura di sentirsi fuori posto in un evento così fieramente barese, ricordatevi del proverbio locale: Sande Necóle jè amánde de le frastìre ("San Nicola è amante dei forestieri" o, in altre parole, Bari è città di tutti).
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