Prezzi in aumento e test COVID: cosa aspettarsi quando cominceremo a viaggiare nel 2021
Addio 2020, anno di costanti restrizioni in cui il tempo è quasi scivolato via. Mentre apriamo un nuovo calendario, cresce la speranza che questo incubo collettivo finisca presto e che potremo finalmente riportare il nostro sguardo sulla vita oltre la miseria crudele di questo momento di raccoglimento. Per milioni di noi, c’è la speranza di poter viaggiare di nuovo.
Dopo un anno di caos e cancellazioni, il colosso da 9 mila miliardi che è il settore turistico mondiale può permettersi a malapena di rimanere fermo per un altro anno, quindi la prima cosa da fare è cercare di far restare la barca a galla. I viaggiatori frustrati di tutto il mondo desiderano che il mondo sia di nuovo a portata di mano, e l’industria è disposta a tutto pur di farlo, con moltissime offerte in anteprima realizzate per invogliare e aumentare la fiducia nel viaggio come qualcosa che si può ragionevolmente immaginare.
Tuttavia, anche tenendo conto di dubbi e congetture sulla pandemia che finora ha resistito a ogni sforzo a controllarla, possiamo presumere che sebbene il 2021 non sarà come il 2020, non sarà nemmeno come ogni altro anno. Quel poco di fiducia nel fatto che viaggeremo in massa è legato alla comparsa prematura di un vaccino che abbia successo, ma ci vorranno molti mesi prima che ci sia un livello di copertura sufficiente nella popolazione. Il che significa che molte delle restrizioni attuali continueranno ad essere fattori importanti nei nostri viaggi, quindi preparatevi ad aggiungere mascherine e una pila di salviette disinfettanti al vostro kit da viaggio.
Prova del vaccino o test COVID negativo
Una cosa che probabilmente non vi servirà, almeno fino a quasi la fine del 2021, è la prova che avete fatto il vaccino.
Il CEO di Qantas Alan Joyce aveva causato un po’ di confusione qualche mese fa quando aveva dichiarato che il vaccino poteva essere richiesto per imbarcarsi in aereo, ma fino a che non sarà largamente disponibile è una soluzione poco pratica perché elimina la maggior parte della clientela che le compagnie aeree non vedono l’ora di tornare in cielo.
Un requisito molto più probabile è il risultato di un test COVID negativo. Ciò significa che la maggior parte degli aeroporti avranno dei centri per test antigenico e molecolare dove si potrà fare il tampone, sebbene è necessario sottolineare che mentre le compagnie aeree potrebbero essere soddisfatte di un tampone negativo antigenico, molte destinazioni insisteranno per un test molecolare negativo – che ci possono volere fino a 48 ore ad analizzare e che costa di più (sebbene con un supplemento si possano avere i risultati anche in meno di cinque ore).
La tecnologia avrà un ruolo centrale nei viaggi
La tecnologia sarà più importante che mai e i nostri dispositivi avranno un ruolo ancora più centrale nei nostri viaggi. Molte destinazioni insisteranno per far scaricare la loro versione dell’app per il tracciamento, ma riempiremo anche i nostri cellulari di app che ci avvisano in anticipo di ritardi o focolai localizzati, permettendoci di prenotare in anticipo qualsiasi cosa dai pasti alle visite ai musei e ci aiuteranno anche a progettare itinerari auto-guidati in assenza di guide di persona.
C’è una nuova applicazione chiamata CommonPass che consente ai viaggiatori di trasportare i risultati del proprio test COVID in un formato standardizzato che è facilmente riconoscibile per i funzionari e garantisce che i visitatori soddisfino i requisiti di ingresso della destinazione (proteggendo al contempo la privacy dei dati sanitari).
La tecnologia avrà un ruolo più importante anche nella pianificazione dei viaggi. Una nuova ondata di start-up sta utilizzando tecnologie digitali e sistemi di chat online per aiutare i viaggiatori a collegarsi con agenti di viaggio locali per organizzare avventure di più giorni come safari in Kenya o viaggi on the road nell’outback australiano. Questi includono Tourlane con sede a Berlino, Evaneos con sede a Parigi e The Trip Boutique, vicino Zurigo.
Viaggi sostenibili e etici
Il 2021 sarà caratterizzato anche da più sostenibilità e viaggi etici. Juliet Kinsman, autrice di The Green Edit: Travel– Easy Tips for the Eco-Friendly Traveller racconta che il 2020 “ha consentito alla natura di riprendersi, e che [in molti] si accorgono che sarebbe un peccato sprecare tutto ciò. Questo periodo ha anche fatto immergere molte persone nella natura…e credo che ci siamo tutti riavvicinati al perché dobbiamo supportare l’ambiente e non sabotarlo se dobbiamo gestire la piccola sfida del cambiamento climatico che si avvicina all’orizzonte.”
Molte aziende adatteranno le proprie offerte di conseguenza. Explora Project, per esempio, è un’azienda di viaggi avventurosi con sede in Francia che organizza tour guidati in Europa e usa solamente mezzi di trasporto e proposte alimentari di cibo con un basso impatto di emissioni di carbonio.
Per Julier Kinsman, nel 2021 le persone si interesseranno di più all’impatto socioeconomico di ogni decisione che prendono in quanto consumatori, e si sforzeranno a spendere soldi in sintonia con i propri valori. Tuttavia, “le persone amano le offerte”, avvisa, “e molti avranno molta meno liquidità e saranno ancora più propensi a fare un buon affare.”
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Offerte ma solo per poco
Nonostante al momento ci siano offerte in abbondanza con condizioni allettanti, tra cui anticipi bassi e condizioni di cancellazione più libere, la maggior parte degli esperti hanno predetto, tuttavia, che quando inizieremo di nuovo a viaggiare i prezzi cominceranno a salire. Le compagnie aeree saranno versioni rimpicciolite di sé stesse, con reti di rotte ridotte e servizi a bordo trasformati. La crisi continuerà a snellire il mercato degli operatori, gli hotel dovranno spendere di più in pulizie ed è probabile che le assicurazioni di viaggio – che potrebbero anche diventare obbligatorie per tutti i viaggiatori – saranno più costose che mai.
Non a caso il fondatore di Lonely Planet Tony Wheeler ha avvisato addolorato che “sarebbe un nuovo mondo molto triste se i viaggi diventeranno una cosa solo per ricchi e il rito dell’anno sabbatico cessasse di esistere”. Ma mentre prezzi più alti saranno la realtà nel breve e medio periodo, le previsioni a lungo termine suggeriscono il ritorno del tipo di viaggio internazionale che conoscevamo prima di quest’anno, probabilmente a metà 2022 o 2023.
Se decideremo di mettere in pratica la lezione che siamo stati più o meno obbligati a imparare nel lockdown, sulla sostenibilità, la condizione fragile del pianeta e il bisogno di scegliere le nostre esperienze future in maniera più etica e ecosostenibile, è ancora un interrogativo aperto.
Certo, la variabile più inaffidabile di tutte è il virus stesso – quella cattiva notizia “avvolta” in una proteina, per citare il biologo vincitore del Nobel Prize Peter Medawar. Fino a una diffusa disponibilità dei vari vaccini, questo dittatore senza cuore continuerà a dettare le condizioni. Speriamo che il 2021 sia l’anno della resistenza.