A lezione di lunga vita nelle "zone blu"

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Oggi l'attenzione rivolta alla salute mentale e fisica è molto più forte che in passato e sono sempre di più i viaggiatori che includono attività rigeneranti nei loro viaggi, dai ritiri yoga ai tour gastronomici vegani. Nel mondo, resistono ancora una manciata di luoghi dove il benessere non è una ricerca consapevole, ma uno stile di vita che si tramanda di generazione in generazione e che garantisce un'esistenza lunga e felice: le zone blu.

L’isola di Ishigaki a Okinawa, in Giappone, è una delle cinque zone blu al mondo © Ippei Naoi/Getty
L’isola di Ishigaki a Okinawa, in Giappone, è una delle cinque zone blu al mondo © Ippei Naoi/Getty
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Cos’è una zona blu?

Le zone blu sono aree in cui le persone vivono molto più a lungo della media: ne esistono solo cinque mondo. Dall’inizio degli anni 2000, l’esploratore del National Geographic e autore di bestseller Dan Buettner ha studiato queste zone blu (termine coniato nello studio demografico originale che lo ha ispirato) per capire perché in queste regioni la speranza di vita è più alta della media. 

L’oceano turchese di Okinawa, in Giappone, una delle cinque zone blu del mondo © Ippei Naoi / Getty
L’oceano turchese di Okinawa, in Giappone, una delle cinque zone blu del mondo © Ippei Naoi / Getty

Cosa rende le zone blu così speciali?

Non esiste una risposta univoca, solo alcuni elementi comuni. Gli abitanti di tutte e cinque le zone blu conducono uno stile di vita attivo e trascorrono le giornate circondati da amici e familiari. Tutti sono tendenzialmente religiosi e mangiano cibi a base vegetale. Giocano un ruolo importante anche i fattori geografici e culturali.

Ecco la lista delle cinque zone blu nel mondo. 

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Le isole tropicali Okinawa sono una zona blu © Pamela Oliveras / Getty Images
Le isole tropicali Okinawa sono una zona blu © Pamela Oliveras / Getty Images

Okinawa, Giappone

Con una popolazione sempre più vecchia e milioni di persone che vivono da sole, il Giappone è colpito da un’epidemia di solitudine che porta a tassi più elevati di depressione, demenza e malattie cardiache. Fanno eccezione le Isole Okinawa, dove, andando controtendenza, le comunità si garantiscono una vita molto più lunga e felice: è qua che si concentrano il maggior numero di centenari al mondo. Ma qual è il loro segreto?

Alcuni lo attribuiscono al moai, il gruppo di persone che ti accompagna dall’infanzia alla vecchiaia offrendoti supporto pratico, emotivo e finanziario e con cui ci si riunisce regolarmente. Altri centenari affermano che la ricetta per la longevità è ikigai, ovvero l’essere consapevoli della propria "ragion di vita", lo scopo per cui siamo sulla terra: per molti di loro l’ikigai è semplicemente coltivare patate dolci, goya (melone amaro) e zucca kabocha, ortaggi noti per i benefici sulla salute. Dal punto di vista della dieta, anche il mantra hara hachi bu, "mangia fino a quando non sei pieno all’80%", può essere considerato un fattore determinante.

Imparate l’arte della resilienza vivendo con una famiglia del villaggio rurale di Ogimi, dove lo scorrere del tempo non viene percepito con ansia e gli anziani raccontano storie di vita vissuta. Pranzate da Emi No Mise, famoso per il suo bento della longevità, o andate alla ricerca della fontana della giovinezza organizzando un’escursione fino a una delle tante cascate nei dintorni.

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Sardegna, Italia

Per i sardi, la longevità si trova nei geni ed è un una mutazione di nome M26. La Sardegna è una delle terre con il più alto numero di centenari, ma secondo gli esperti la ragione non è da individuare solo nella biologia. Nella provincia montuosa di Nuoro prevale lo stile di vita tradizionale: attività fisica moderata ogni giorno, alimentazione a base di cibi freschi e stagionali, molti cereali integrali e poca carne, e devozione per i membri più anziani della comunità. Secondo la gente del posto, sull’isola si gode di buona salute grazie al lavoro manuale e ai forti venti che mantengono pulita l’aria. E poi il vino: il Cannonau ha due o tre volte più flavonoidi rispetto alle altre tipologie e viene spesso bevuto con moderazione sia a pranzo che a cena.

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Mandarini, raccolti direttamente dal giardino, genuini come la vita di chi li raccoglie © Aldo Pavan / Getty
Mandarini, raccolti direttamente dal giardino, genuini come la vita di chi li raccoglie © Aldo Pavan / Getty

Volete immergervi in questa realtà? Unitevi a un progetto di volontariato lavorando in una fattoria biologica attraverso organizzazioni come WWOOF: vivrete insieme alla gente del posto, mangerete pasti fatti in casa e trascorrerete le giornate lavorando la terra. Se invece avete poco tempo a disposizione (dopotutto, non tutti vivremo fino a 109 anni) visitate il vigneto Sella & Mosca o imparate a preparare il minestrone e altre ricette contro il decadimento fisico e mentale partecipando a un corso di cucina. Si organizzano anche Tour della Longevità per aspiranti centenari. 

A Nicoya il concetto di relax fa parte della genetica © Matteo Columbo / Getty Images
A Nicoya il concetto di relax fa parte della genetica © Matteo Columbo / Getty Images
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Nicoya, Costarica

Più fagioli mangerete e più a lungo vivrete. Così si dice nella penisola di Nicoya, in Costa Rica, dove si concentra il maggior numero di centenari delle Americhe: è infatti la triade della salute zucca, mais e fagioli nota come las tres hermanas ("le tre sorelle") a far invecchiare in armonia e a fornire il perfetto equilibrio tra carboidrati, proteine e fibre. Il mais viene ancora preparato secondo il metodo tradizionale Maya: viene ricoperto di calce o di cenere ormai spente prima della macinazione, affinché rilasci la niacina e in questo modo si riducano le tossine contenute, consentendo al corpo di assorbire più calcio, ferro e minerali.

Avere un plan de vida, una mentalità ottimista, forti legami familiari e praticare regolarmente esercizio fisico sono le chiavi della longevità a Nicoya. Aggiungete poi una sana dose di vitamina D (nota anche come sole), frutti tropicali ricchi di sostanze nutritive, acqua ricca di calcio e una profonda spiritualità e avrete la ricetta definitiva per una vita lunga, felice e sana. Affrontate le folle se volete visitare la penisola la settimana prima di Pasqua, quando è possibile assistere al trionfo della fede in occasione della Semana Santa, oppure scegliete un altro periodo e rilassatevi sulla spiaggia di Santa Teresa o di Montezuma. Imparate a preparare le tortillas di mais facendovi aiutare da una famiglia locale o partecipando a un corso di cucina e non dimenticate di mangiare i fagioli.

Sarà per gli anni di isolamento o per la benedizione di Dioniso, fatto sta che a Ikaria si vive molto a lungo © Alexandros Dedoukos / Getty Images
Sarà per gli anni di isolamento o per la benedizione di Dioniso, fatto sta che a Ikaria si vive molto a lungo © Alexandros Dedoukos / Getty Images

Ikaria, Grecia

Un terzo della popolazione di Ikaria raggiunge il traguardo dei 90 anni. Qui la demenza senile è praticamente inesistente. Ma qual è il segreto della longevità su questa isola poco conosciuta della Grecia?

Gli anni di isolamento possono essere una spiegazione; a causa dei forti venti, un numero molto limitato di marinai è approdato a Ikaria durante i secoli, garantendo la conservazione delle tradizioni e obbligando gli abitanti a raggiungere l’autosufficienza. Tra l’occupazione dei tedeschi e degli italiani durante la Seconda Guerra Mondiale, e l’utilizzo dell’isola come luogo di esilio per i comunisti, è emerso un grande senso di solidarietà, fortificando i legami sociali. Questo sentimento abbinato a una sana dieta mediterranea (olio d’oliva, vino rosso, verdure biologiche, miele e latte di capra privo di zucchero raffinato) e a ritmi rilassati, ha consentito alla gente di godere di una vita lunga e serena.

L’inclusione di Ikaria nella lista delle zone blu ha attirato visitatori da tutto il mondo; ora è molto più semplice raggiungerla, tuttavia, questa aspra isola mediterranea rimane un paradiso incontaminato. Venite a immergervi nelle acque curative delle terme di Therma, o riscoprite l’entusiasmo per la vita con un tuffo nella spiaggia nudista di Nas; concedetevi un pisolino pomeridiano, bevete il vino che aumenta la longevità (dopotutto, Ikaria è nota per essere la città natale di Dioniso, dio del nettare d’uva) e unitevi alla panigiria (festeggiamenti tradizionali) per il cibo tipico, la musica dal vivo e i balli, in cui anche i vecchietti sono soliti fare le ore piccole. Un consiglio: lasciate a casa l’orologio.

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Le persone a Loma Linda godono di un decennio di vita in più rispetto agli abitanti di altre città negli Stati Uniti © Animaflora / Getty Images
Le persone a Loma Linda godono di un decennio di vita in più rispetto agli abitanti di altre città negli Stati Uniti © Animaflora / Getty Images

Loma Linda, California

Los Angeles è famosa per il fitness e i frullati dimagranti, ma dirigendovi un po’ più a est troverete la vera cultura del benessere della California. A Loma Linda risiedono circa 9 mila membri della Chiesa Avventista del Settimo Giorno che vivono circa un decennio in più rispetto al resto dei cittadini statunitensi, probabilmente grazie alla dieta vegetariana e alle pratiche religiose. Grazie ai gruppi di preghiera e di studio della Bibbia si creano dei circoli sociali stabili, mentre l’osservanza del Sabbath ha formalizzato il tempo per rilassarsi. Inoltre, evitare gli alcolici, fare esercizio fisico ogni giorno e mangiare molta verdura fresca e cereali integrali aiuta a prevenire le malattie.

Fate una spesa di elisir della longevità al Loma Linda Farmer’s Market, che non vende carne, pollame o frutti di mare, oppure concedetevi una camminata attraverso l’Hulda Crooks Park, dell’ex residente di vecchia data e alpinista soprannominata nonna Whitney, che ha scalato centinaia di vette tra all’età di 65 e 91 anni e visse fino alla maggiore età di 101 anni.

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