Viaggio in una Grecia insolita: alla scoperta di Ioannina

Un lago nascosto nel cuore della Grecia continentale. Monasteri, moschee, un castello e vicende legate a un eccentrico sovrano: è Ioannina, capoluogo dell’Epiro greco, una città ricca di fascino e storia, risultato del mix unico di etnie e culture che nei secoli l’hanno abitata, che consente di andare alla scoperta di una Grecia insolita, off the radar, fatta di testimonianze storiche, paesaggi autentici e un’atmosfera senza tempo.

Isolotto di Nisi, dove si trova il tempio di Alì Pascià @Alexander Tolstykh
Isolotto di Nisi, dove si trova il tempio di Alì Pascià @Alexander Tolstykh
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Non è la solita Grecia

Se pensate di trovare cupole blu, chiesette bianche e buganvillee fucsia instagrammabili, avete sbagliato destinazione. Quest’angolo di Grecia è quanto di più lontano possibile da ciò che nell’immaginario comune è considerato tipicamente greco. Tanto per cominciare, non c’è il mare. Aprite Google Maps e scrivete Ioannina: le Cicladi distano migliaia di chilometri, Atene è dalla parte opposta verso sud e anche Salonicco è parecchio lontana. In più è tutto verde, anzi verdissimo. Siamo in Epiro, regione selvaggia e rigogliosa, fatta di canyon, parchi naturali, piccoli borghi in pietra, boschi prosperi e fiumi leggendari. Qui scorre l’Acheronte, attraverso il quale Caronte, nella mitologia greca, traghettava nell’Ade le anime dei morti. Ecco che, a ricordare che siamo pur sempre in Grecia, arrivano in soccorso miti e leggende.

Ioannina
Il centro di Ioannina, capoluogo dell’Epiro greco @kostasgr

Il Leone di Ioannina

Questa è la terra di Alì Pascià Tepelena, governatore albanese del XIX secolo che, tra Grecia e Albania, creò un regno semi-indipendente all’interno dell’Impero ottomano. Il Leone di Ioannina, così chiamato per via della sua fama (è citato persino ne Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas), intrattenne relazioni politiche internazionali con Napoleone e di amicizia con illustri personalità dell’epoca, come Lord Byron che ospitò alla sua corte. Tutto bene, fino a quando il suo potere non crebbe troppo ed entrò in aperto conflitto con il sultano Mahmud II che, per sbarazzarsi di questa figura divenuta ormai scomoda, ne chiese la testa. Letteralmente. Ali Pascià, infatti, fu ucciso a Ioannina, dove è sepolto il corpo, e il suo cranio, come testimonianza dell’avvenuta morte, fu preteso a Istanbul dal Sultano, al quale fu consegnato su un piatto d’argento.

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Un museo a cielo aperto

Fiumi del dolore e vicende noir in salsa ottomana a parte, Ioannina è uno scrigno di tesori. Il cuore della città è il Kastro, un labirinto di stradine e piazzette nascoste, dove in passato viveva e lavorava gran parte della variegata comunità -cristiani, musulmani ed ebrei- locale. Molte delle abitazioni tradizionali, dai toni pastello e terrazze in ferro battuto, sono state trasformate in graziosi boutique hotel. Girando tra le viuzze all’ombra delle imponenti mura del Castello, ci si imbatte nell’antica sinagoga, case storiche, il caravanserraglio di Soufari, l’hammam. Ogni angolo è ricco di scorci affascinanti. È Its Kale, però, la vera meraviglia: anima storica di Ioannina, è la roccaforte che custodisce le architetture più importanti della città, e cioè la moschea di Fetihe, la tomba di Ali Pascià, il Museo Bizantino, la Tesoreria, i Colonnati, il Serraglio, la Torre di Boemondo. Da qui le viste spaziano sul lago e le colline circostanti.

Il lago Pamvotida @Calin Stan
Il lago Pamvotida @Calin Stan
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La città del lago

La bella città greca, infatti, affaccia sul lago Pamvotida, formatosi secondo i geologi circa 20.000-26.000 anni fa, lungo le cui sponde si fanno rigeneranti passeggiate ammirando il panorama romantico e, a tratti, un po’ malinconico, tipico degli specchi d’acqua lacustri. Al centro, raggiungibile con un piacevole giro in barca, si trova l’isolotto di Nisi con monasteri d’epoca bizantina impreziositi da affreschi, taverne tradizionali dove mangiare trota di lago o anguille e, soprattutto, il Museo Ali Pascià dedicato alla vita e alle vicissitudini del governatore, indiscusso protagonista di Ioannina. Rientrati al molo, il quadrilatero tra il lago e le mura del castello, centro indiscusso della movida locale, è il posto ideale per un po’ di relax. Tra botteghe, negozi e caffè, non mancate di fermarvi in una pasticceria tradizionale per gustare una fetta di baklava, dolce di origine ottomana comune a tutti gli stati dei Balcani, a base di pasta fillo, noci, sciroppo di zucchero. Oppure compratene una vaschetta. Per portarvi a casa un po’ di Ioannina.

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Grecia
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