Santa Catalina: benvenuti sull’isola dei bisonti, in California

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A soli 35 chilometri dalla costa della California, l’isola di Santa Catalina (nota anche solo come Catalina) è una meta prediletta da chi vuole fuggire temporaneamente dalla frenesia della metropoli. In effetti, dopo aver sperimentato il traffico sconvolgente di Los Angeles, cosa c’è di meglio per rilassarsi di una quieta isola in cui i turisti non possono girare in macchina? Proprio qui, tra sentieri e paesaggi dall’inaspettato sapore mediterraneo, non è insolito scorgere qualche maestoso bisonte.

Tenda da campeggio all'isola di Catalina
Campeggio vista oceano a Catalina © Stephen Simpson/Getty Images
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Un angolo di Mediterraneo nell’Oceano Pacifico

Insieme a San Miguel, Santa Rosa, Santa Cruz, Anacapa, Santa Barbara, San Clemente e San Nicola, l’isola di Santa Catalina fa parte del gruppo delle Channel Islands, dette anche Santa Barbara Islands, ma tra tutte è l’unica ad avere una popolazione stabile e abbastanza corposa. Inizialmente abitata dal popolo nativo dei tongva, è stata in seguito occupata da conquistatori spagnoli, frati francescani, cacciatori e soldati dell’Unione. Nel 1919 è stata acquistata dal magnate dei chewing-gum William Wrigley Jr., morto nel 1932: a lui si devono i primi significativi investimenti per rendere la destinazione allettante per i visitatori (e anche la decisione di mandare qui la sua squadra di baseball, i Chicago Cubs, per i ritiri primaverili).

La baia di Avalon
La baia di Avalon © Tan Yilmaz/Getty Images

Oggi l’isola ospita poco più di quattromila residenti. Loro possono utilizzare macchine e furgoni, tipicamente di piccole dimensioni. Per i turisti, invece, non è previsto il noleggio auto né il trasporto del proprio mezzo tramite traghetto. Lungo i sentieri che solcano l’isola e nelle viette tortuose delle due cittadine principali, Avalon e Two Harbors, ci si può spostare solamente a piedi, in bicicletta o al massimo in golf car: una regola che dà già un’idea della relativa quiete di questo posto, specialmente se lo si visita in bassa stagione o fermandosi più giorni. Il centro abitato principale è Avalon ed è soprattutto qui che attraccano i traghetti provenienti dal Continente. Con le sue case bianche arroccate su verdi colline e la baia azzurra disseminata di barche e yacht, l’atmosfera della piccola cittadina ha un sapore curiosamente mediterraneo, sebbene ci troviamo nell’Oceano Pacifico.

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Il casino di Avalon a Santa Catalina
Il casino di Avalon dopo il tramonto © AndrewHelwich/Getty Images

Nell’entroterra vivono bisonti e rare volpi

Avalon è un luogo grazioso in cui passeggiare sul lungomare gustando un gelato, fare shopping o visitare lo storico Avalon Casino, aperto nel 1929 e un tempo fulcro della vita notturna della zona. Chi arriva a Catalina – i turisti sono oltre un milione ogni anno – lo fa però soprattutto per godersi la natura di quest’isola. L’88% del territorio è infatti parte della Catalina Island Conservancy, una delle più antiche aree protette della California meridionale: per esplorare gli oltre sessanta chilometri di sentieri sterrati in autonomia bisogna richiedere un permesso e pagare l’ingresso (una formalità), altrimenti si può prendere parte a un tour guidato.

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Fondata nel 1972, nella riserva si trovano oltre sessanta specie endemiche tra piante e animali, tra cui la rara volpe dell’isola di Santa Catalina, il citello della California (uno scoiattolo terricolo) e il toporagno. Questi e altri piccoli esemplari convivono con dei “vicini di casa” ben più ingombranti: i bisonti americani. Le vaste mandrie di questi maestosi mammiferi un tempo pascolavano liberamente in tutto il Nord America: negli anni Venti del secolo scorso sono stati portati per la prima volta a Catalina per girare un film e qui sono rimasti, liberi di vagare e riprodursi. Nel corso degli anni il numero di bisonti presenti sull’isola, che si estende per meno di duecento chilometri quadrati, è salito fino a 600. Oggi la popolazione è tenuta sotto controllo: ce ne sono circa 100-150.

Sentiero nell'entroterra di Catalina
Uno dei sentieri nell’entroterra di Catalina © David Sanchez/EyeEm/Getty Images

Passeggiate, kayak e immersioni: cosa fare sull’isola di Catalina

Le attività outdoor sono le più popolari a Catalina. Celebre è il Trans-Catalina Trail, sentiero di circa 60 chilometri che attraversa l’isola da est a ovest: il percorso, lungo cui si trovano alcuni campeggi in cui passare la notte, si compie generalmente in quattro giorni. Ma se vale sicuramente la pena esplorare l’entroterra assolato e selvaggio, lo stesso si può dire delle remote calette e dei fondali brulicanti di vita (e in cui si possono avvistare anche alcuni relitti). Kayak, snorkeling e immersioni subacquee sono attività molto richieste, specialmente nella riserva marina dell’Avalon Underwater Park.

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Una donna in kayak a Catalina
Una donna in kayak nei dintorni di Catalina © Chad Riley/Getty Images

Come arrivare a Catalina

L’isola di Catalina si può raggiungere via traghetto. Ci sono fino a tre partenze al giorno, non è previsto il trasporto per le auto ed è sempre consigliabile prenotare, soprattutto in estate. Il viaggio dura un’ora e mezza. I traghetti per Avalon salpano da San Pedro, Long Beach e Dana Point (Orange County). Quelli per Two Harbors partono da San Pedro. Dal Balboa Harbor di Newport Beach partono anche dei catamarani.

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