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In treno verso le città d’arte della Lombardia: il modo migliore per visitarle

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

In Lombardia c'è una rete decisamente pratica per esplorare il territorio e muoversi tra le innumerevoli città d'arte della regione: è fatta di rotaie e permette ai convogli di Trenord di raggiungere in poco tempo, con grande capillarità e a impatto ambientale bassissimo tutti i centri urbani d'interesse. In questo articolo, vi portiamo in viaggio da Milano a Sondrio, tra capolavori dell'arte e della pittura, piatti tipici ed esperienze da vivere in bicicletta o a bordo di auto elettriche. Lasciatevi ispirare e poi approfondite con il PDF che abbiamo dedicato a questa esperienza ferroviaria perfetta per la nostra contemporaneità.

Milano, il Castello Sforzesco visto dal drone. Credits Andrea Berg / Shutterstock
Milano, il Castello Sforzesco visto dal drone. Credits Andrea Berg / Shutterstock
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Milano, quel talento naturale per le esperienze inconsuete

Non c’è dubbio: il capoluogo lombardo sa vivere, coinvolgere e fare innamorare di sé, anche con esperienze inattese, perfetto mix tra amore per il passato, rispetto per l’ambiente e sguardo rivolto al futuro. Dopo aver girato per il centro e assaporato con calma le sue attrattive, a partire dal Castello Sforzesco, meraviglia troppo spesso vista solo di sfuggita, portatevi verso sud e preparatevi allo stupore. Vi aspetta, infatti, il fascino antico dell’Abbazia di Chiaravalle, sulla quale spicca la quasi proverbiale ‘Ciribiciaccola’, la torre campanaria trecentesca - vi ipnotizzerà per la sua bellezza. L’abbazia fu fondata nel 1135 da Bernardo di Clairvaux (a cui deve il nome) come luogo di preghiera e azienda agricola. Al suo interno conserva pregevoli affreschi, dunque non limitatevi ad ammirare il complesso da fuori, sebbene la cornice verde in cui è inserito induca a una lunga e rilassante sosta. Come raggiungerla in modo sostenibile? Con le auto elettriche che E-VAI mette a disposizione fuori dalle stazioni ferroviarie. 

Brescia, la cupola del Duomo. Credits Renata Sedmakova / Shutterstock
Brescia, la cupola del Duomo. Credits Renata Sedmakova / Shutterstock

Brescia: l’arte del viver bene

I bresciani sanno godersi la vita, come dimostra la bellezza di questa città gioiello, ricca di ritrovi per il buon cibo e per la musica. I motivi per scendere qui sono innumerevoli, come la Pinacoteca Tosio Martinengo, notevole non solo per i due Raffaello giovanili, il Duomo Vecchio, tra i più affascinanti edifici romanici italiani, il Museo Mille Miglia e la Brescia Sotterranea – ma le segnalazioni potrebbero proseguire a lungo. Il Carmine, infine, è il quartiere più alternativo della città, un tempo degradato e da anni ampiamente rivitalizzato grazie anche a una forte presenza multietnica. È uno dei poli della movida serale e regala ottime occasioni di shopping. Prende il nome dalla quattrocentesca Chiesa di Santa Maria del Carmine, con la sua altissima facciata dai pinnacoli svettanti. 

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Bergamo, colpo d’occhio dalla città alta. Credits Rasto SK / Shutterstock
Bergamo, colpo d’occhio dalla città alta. Credits Rasto SK / Shutterstock

Bergamo: lo stupore della prima volta

Chi arriva per la prima volta a Bergamo resta a bocca aperta: la città è un gioiello medievale segnato dalla dominazione della Serenissima, rimasto pressoché intatto nei secoli, vitale e stimolante. Chi torna altre volte, non vede l’ora di approfondire e di rivedere le attrattive di questo capoluogo, come la Cappella Colleoni, che è considerata il capolavoro rinascimentale dell’arte sacra cittadina, e la Piazza Vecchia, con le sue forme e le armonie perfette. Una città a misura d’uomo, da gustare passeggiando con un cono gelato alla stracciatella: questo gusto così accattivante è stato inventato qui.

Mantova, bagliori magici. Credits Alberto Cali / Shutterstock
Mantova, bagliori magici. Credits Alberto Cali / Shutterstock
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Mantova: bellezza commovente

Emerge dalle acque del Mincio come una ninfa e il colpo d’occhio che regala di lontano è di una bellezza mozzafiato. Mantova, però, seduce soprattutto nelle sue strade e nelle sue piazze. Dalla stazione, portatevi verso Palazzo Ducale, Piazza delle Erbe e Palazzo Te. Un appuntamento veramente imperdibile con un luogo che tutto il mondo ammira? La Camera degli Sposi o Camera Picta in Palazzo Ducale, capolavoro di Andrea Mantegna. All’aperto, invece, noleggiate una bici per muovervi in città ma anche per scoprire la natura che la circonda. La ciclovia Mantova–Sabbioneta (47 km, 3-4 h) si inoltra tra vigneti e frutteti di mele, boschi di latifoglie e distese di campi coltivati attraversando piccoli borghi tutti da scoprire.

Monza, veduta aerea. Credits AerialDronePics / Shutterstock
Monza, veduta aerea. Credits AerialDronePics / Shutterstock

Monza: un concentrato di attrattive e sfaccettature

Una cittadina dalla personalità spiccata e inconfondibile a pochi chilometri da Milano? Benvenuti a Monza. Qui non mancano vestigia e cimeli di un illustre passato, come la celebre Corona Ferrea custodita tra i tesori del Duomo, i richiami alla mondanità con un tocco motoristico – l’Autodromo, costruito nel 1922, è una gloria per l’automobilismo – e le possibilità di passare alcune ore a tu per tu con la natura nel Parco di Monza, dove l’uomo e l’ambiente trovano un equilibrio perfetto.

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Lodi, armonia dei portici. Credits Alexandre Rotenberg / Shutterstock
Lodi, armonia dei portici. Credits Alexandre Rotenberg / Shutterstock

Lodi: val la pena fermarsi!

Secondo un detto popolare, “a Lodi passan tutti volentieri”. Passateci anche voi, anzi, fermatevi, e scoprite la verità di questa antica saggezza. Piazza della Vittoria, circondata da eleganti portici su tutti i lati è il centro sociale, religioso e politico della città, un luogo che infonde misura e armonia. Segnate in calendario il 19 gennaio: quel giorno, dopo la messa in Duomo, sotto i portici del Broletto vengono offerte la büsèca (la trippa) e la raspadüra (sottili veli arricciati di grana). Lodi è attenta anche all’ambiente: con le auto elettriche del car sharing di E-VAI disponibili fuori della stazione, raggiungete Castello Bolognini, sul Lambro, e Lodi Vecchio, con la quasi millenaria Basilica dei XII apostoli.

Cremona, la Cattedrale e il Battistero. Credits mauropr / Shutterstock
Cremona, la Cattedrale e il Battistero. Credits mauropr / Shutterstock
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Cremona: pronti ad ampliare la prospettiva?

Molti pensano che Cremona sia solo torrone, Torrazzo e violini (e magari mostarda)… bene, a parte il fatto che questi sono già ottimi motivi per visitarla, con una sosta scoprirete che qui c’è molto di più. Per esempio il Teatro Ponchielli, splendido teatro all’italiana a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi e galleria. Dedicato al compositore Amilcare Ponchielli, ha un ricco cartellone con prosa, lirica, concerti e balletto.

Pavia: dalle sponde del Ticino. Credits lorenza62 / Shutterstock
Pavia: dalle sponde del Ticino. Credits lorenza62 / Shutterstock

Pavia: spiritualità e dolcezza

Inutile inventare giri di parole: se siete tra i viaggiatori che vogliono scoprire le bellezze e i tesori artistici nascosti nella provincia italiana, Pavia non può mancare nel vostro itinerario di viaggio. La Certosa, a 8 km dal centro, è famosa, ma due esperienze in città sono da inserire nell’itinerario: la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, che ospita le spoglie di Sant’Agostino (e nella cripta quelle di Severino Boezio); una tazza di cioccolata o di zabaione in una delle rinomate pasticcerie locali, come la Pasticceria Vigoni, la più antica della città, in attività dal 1878.

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Varese, la Basilica di San Vittore. Credits elesi / Shutterstock
Varese, la Basilica di San Vittore. Credits elesi / Shutterstock

Varese: sguardo al nord Europa, cuore in Italia

Incastonata in una terra dove aspre montagne lasciano spazio a laghi suggestivi, Varese è una piacevole scoperta in ogni stagione. Noleggiate una bici per esplorare il Lago di Varese, lungo il quale corrono splendide ciclabili, adatte anche ai bambini. Sull’Isolino di Virginia si può visitare un sito palafitticolo Patrimonio UNESCO. Esplorate la città partendo da Piazza del Podestà, vero fulcro del centro storico, con architetture che evocano il Nord Europa impreziosite da un tocco italiano.

Como, il lago e il centro urbano. Credits Feel good studio / Shutterstock
Como, il lago e il centro urbano. Credits Feel good studio / Shutterstock
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Como: dolce vita lombarda

Un centro storico medievale, locali e ristoranti dove passare la serata: Como è una splendida cittadina da visitare e vivere. Qui la qualità della vita è davvero molto elevata: non lontano dal Tempio Voltiano, costruito nel 1899 per celebrare il centenario dell’invenzione della pila, troverete giardini ombreggiati, mentre nel tratto denominato Lungolago Mafalda di Savoia ci sono aree giochi per i più piccoli, con dispettose fontane pronte a farli impazzire di gioia nei mesi più caldi.

Lecco, semplicemente incantevole. Credits bellena / Shutterstock
Lecco, semplicemente incantevole. Credits bellena / Shutterstock

Lecco, a casa del Manzoni

In battello, da Como raggiungete Lecco, centro dal fascino discreto e rilassato, in posizione splendida, là dove il lago finisce e l’Adda riprende la sua corsa verso il Po. Il fascino è anche letterario, perché nel quartiere di Caleotto si trova la storica dimora della famiglia di Manzoni, che qui trascorse le sue estati fino alla prima giovinezza. La casa è monumento nazionale, nonché uno dei musei letterari più visitati d’Italia, perfetto per conoscere un Manzoni più intimo e fortemente legato a questi luoghi.

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Sondrio, adagiata tra le montagne. Credits Simone Polattini / Shutterstock
Sondrio, adagiata tra le montagne. Credits Simone Polattini / Shutterstock

Sondrio: tra atmosfere storiche e attività fisica

L’amore per il territorio e per il vino si respira nelle vie di Sondrio, mentre i vicini monti offrono emozioni per gli amanti dello sci e delle passeggiate. Il centro storico è delizioso: Via Scarpatetti, con le sue case in pietra dai ballatoi in legno e le botteghe, ma anche l’imponente Torre Ligeriana, alta 50 m e dotata di ben otto campane. Anche il Palazzo Pretorio è suggestivo, con il suo bel loggiato e il portico nel cortile. Ce n’è anche per gli sportivi: il sentiero Valtellina, lungo 114 km, unisce Bormio a Colico, lungo il fiume Adda.

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