Guida definitiva per visitare la provincia thailandese di Mae Hong Son in moto

A lungo nascosta nell'angolo nord-ovest della Thailandia, oggi la provincia di Mae Hong Son non è più l'ultima frontiera delle mete anticonvenzionali, ma rimane una delle migliori regioni per scoprire l'autentica realtà delle minoranze etniche che la popolano e per ammirare paesaggi montuosi mozzafiato. E non c'è modo migliore per scoprire i passi avvolti dalla nebbia e la giungla umida che affrontare le famose curve del Mae Hong Son Loop (600 km) in moto.

Esplorate il Mae Hong Son in moto © Ivan Kvyatkovskiy / Getty Images
Esplorate il Mae Hong Son in moto © Ivan Kvyatkovskiy / Getty Images
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Iniziate il viaggio da Chiang Mai, centro turistico della Thailandia settentrionale. Da qui i motociclisti possono scegliere di percorrere il circuito di Mae Hong Son in senso orario, dirigendosi a sud da Chiang Mai verso Hot lungo la strada 108 (la scelta ideale se non siete piloti esperti), o in senso antiorario attraverso il percorso più impegnativo 107 nord verso Chiang Dao: entrambe le opzioni vi lasceranno più che soddisfatti.

L’itinerario può essere completato in quattro giorni, ma più tempo potete prendervi, meglio è. Ecco la nostra carrellata dei migliori pit-stop lungo il percorso.

Scoprite la regione nord-occidentale della Thailandia di Mae Hong Son in moto © Jack Southan / Lonely Planet
Scoprite la regione nord-occidentale della Thailandia di Mae Hong Son in moto © Jack Southan / Lonely Planet

Itinerario e distanze del Mae Hong Son Loop

Giorno 1: Chiang Mai – Chiang Dao – Pai

205 km, 5 ore

Questo tratto di strada a nord di Mae Rim riesce subito a darvi un’idea del magnifico viaggio che vi attende. Anche se la maggioranza dei motociclisti che scelgono la rotta nord si dirigono direttamente a Pai, noi vi consigliamo di fare una deviazione di 80 km fino a Chiang Dao, una sonnolenta cittadina circondata da imponenti falesie calcaree. L’asfalto si snoda toccando distese di terreni coltivati, villaggi polverosi, orridi profondi e vigneti; le condizioni della strada sono ottime, adatte quindi anche ai rider in erba.

Uno dei punti forti di Chiang Dao, conosciuta come la "Città delle stelle", è il maestoso complesso di grotte distante circa 5 km dalla città: oltre 12 km di tunnel e stalattiti da esplorare. Alcuni possono essere percorsi in autonomia, per altri è necessario farsi accompagnare da una guida e munirsi di lanterna (2,60 €). La città è un po’ trascurata e riceve poche attenzioni in termini di turismo, tuttavia nelle vicinanze si trovano alcuni ristoranti e pensioni decenti.

Il bivio per Pai e il percorso 1095 è dove inizia il vero paradiso dei motociclisti: 762 curve si snodano attraverso ripidi sentieri di montagna, colline e valli fluviali. Le curve sono strette e spesso scivolose o cosparse di ghiaia: guidate con prudenza. La discesa verso Pai offre un panorama indimenticabile sulle risaie talmente verdi da brillare al sole. Lungo questa tratta si trovano moltissimi posti dove mangiare, bere e dormire: il Sabai Garden Bungalows (8 Th Wiang Tai) in periferia è una buona soluzione. Se avete un giorno o due liberi nella tabella di marcia, vi consigliamo di indugiare al Jazz House Pai, oppure mangiando zuppa tom yum, bevendo cocktail forti al tramonto e ascoltando musica dal vivo.

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Prenditevi una pausa dalla guida in uno dei bar lungo il fiume Lang © Jack Southan / Lonely Planet
Prenditevi una pausa dalla guida in uno dei bar lungo il fiume Lang © Jack Southan / Lonely Planet

Giorno 2: Pai – Soppong – Mae Aw / Ban Rak Thai

125 km, 2 ore

Il tratto di strada più spettacolare dell’anello si trova appena oltre Pai: lungo i tornanti ammirerete i panorami più epici, attraversando un paesaggio che vi ricorderà il set di Jurassic Park. L’affascinante piccola Soppong merita una sosta, anche solo per un caffè. Il fangoso fiume Lang fiancheggia la città e sfoggia la sua veste migliore se ammirato dalla terrazza in teak del Cave Lodge: con le sue ricette shan, il suo pane integrale cotto nel forno a legna e i suoi muffin è il luogo ideale per riposarsi. Le camere sono disponibili a partire da 800 baht (20 euro) se avete voglia di trattenervi per fare un po’ di trekking nei dintorni: iniziate con una visita alla Grotta di Lod, a soli cinque minuti di distanza, la cui bocca si riempie di oltre 300.000 rondoni al tramonto.

A circa 16 km da Mae Hong Son, subito dopo il bivio per Fish Cave, svoltate a destra al bivio successivo seguendo la strada asfaltata. Proseguite dunque attraverso le risaie verso l’avamposto cinese di Mae Aw, noto anche come Ban Rak Thai, proprio al confine con il Myanmar. Per un breve tratto di 40 km, vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo fino alla Cina medievale; le piantagioni di tè si fanno largo nella macchia selvaggia componendo un mosaico di colore marrone e verde scuro, le scritture in mandarino ricoprono le pareti delle casette in legno e, ad attendervi una volta raggiunto il villaggio, riposa placido il lago. Sorseggiate una tazza fumante di tè nero cinese e godetevi la tranquillità. Le pensioni sul lago hanno prezzi a partire da 300 baht (8 euro) .

La spettacolare cascata del Namtok Mae Surin National Park è circondata dalla giungla © gee1999 / Getty Images
La spettacolare cascata del Namtok Mae Surin National Park è circondata dalla giungla © gee1999 / Getty Images
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Giorno 3: Ban Rak Thai – Khun Yuam – Mae Sarang – Mae Chaem

200 km, 3-4 ore

Una volta raggiunta la città di Mae Hong Son (la "Città delle tre nebbie"), la strada comincia ad appianarsi. I tornanti si trasformano in ampie curve da pista, un autentico divertimento per chi guida. La città attrae molti turisti tailandesi e cinesi. Le rive del lago Jom Kham sono circondate da pensioni e ristoranti e Mae Hong Son è un’ottima base per gite di un giorno.

Khun Yuam, 85 km a sud, è diventata un famoso punto di sosta per i momenti di riflessione. Proseguite verso sud e verso le pianure sterminate di Mae Sarang o dirigetevi nell’entroterra lungo la strada 1263 per visitare il Parco Nazionale Namtok Mae Surin, sede di una delle cascate più belle della Thailandia. Con un dislivello di 180 m, la Cascata di Mae Surin è stratificata su più livelli e delimitata da una parete verticale di roccia carsica e giungla viridiana: un motivo abbastanza valido per convincere qualsiasi motociclista a prendersi una pausa dal manubrio.

Il percorso per Mae Sarang è relativamente semplice, ma per questa avventura è comunque necessario avere gomme e sospensioni decenti. È infatti comune imbattersi in tratti accidentati per le grandi buche e i sassi sulla strada.

Mae Chaem è l’ultima città accogliente prima della lunga salita fino alla cima del Doi Inthanon, la montagna più alta della Thailandia. È la tappa giusta per fare rifornimento per la moto e per voi stessi. Ci sono pochissimi alberghi dove alloggiare, ma il Mae Chaem Resort, appena fuori dalla strada principale, è confortevole, pulito e ha una piscina.

Seguite il sentiero escursionistico Kew Mae Pan e godetevi l’alba nel Parco nazionale di Doi Inthanon © DoctorEgg / Getty Images
Seguite il sentiero escursionistico Kew Mae Pan e godetevi l’alba nel Parco nazionale di Doi Inthanon © DoctorEgg / Getty Images

Giorno 4: Mae Chaem – Doi Inthanon – Chiang Mai

175 km, 1 ora e 45 minuti

La nebbia avvolge spesso la salita fino alla montagna, soprattutto durante la stagione delle piogge, ma la larghezza delle strade rende facile la guida per quasi tutta la tratta. Il percorso molto ripido si snoda attraverso la foresta e, se il tempo è sereno, in cima vi troverete di fronte a uno spettacolo magnifico. Se invece è nuvoloso (come accade spesso) la vista potrebbe essere un po’ deludente, ma, a nostro parere, vale la pena rischiare.

Se non vi sentite ancora pronti a lasciare questa bellissima area nel nord della Thailandia, valutate l’idea di soggiornare all’interno del Parco Nazionale di Doi Inthanon, dove i ranger locali affittano cottage completamente attrezzati, oppure di fermarvi al campeggio Dong Son vicino ai 2565 m del Doi Inthanon. Alzatevi presto e percorrete il breve sentiero escursionistico lungo 2,7 km di Kew Mae Pan per ammirare uno dei migliori paesaggi che la Thailandia ha da offrire all’alba.

Il viaggio di ritorno alle comodità di Chiang Mai sulla strada 108 ha ben poco di interessante, ma è perfetto per concedersi il tempo di riflettere sull’epico viaggio quasi concluso. 

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Le migliori condizioni di guida si hanno durante le due stagioni secche © Jack Southan / Lonely Planet
Le migliori condizioni di guida si hanno durante le due stagioni secche © Jack Southan / Lonely Planet

Quando andare: i periodi migliori per affrontare il Mae Hong Son Loop

Il periodo migliore per percorrere il circuito di Mae Hong Son è durante le due stagioni secche che vanno da novembre a febbraio (freddo) e da marzo a giugno (caldo), così si abbassa la probabilità che le piogge vi rovinino il divertimento. La stagione "fredda" è particolarmente piacevole per stare all’aria aperta e i paesaggi si tingono di mille colori con lo sbocciare dei fiori di campo.

Tuttavia, negli ultimi anni il nord della Thailandia ha visto aumentare considerevolmente il livello di inquinamento atmosferico nel periodo di tardo inverno (gennaio-marzo) a causa dell’abbruciamento di stoppie degli agricoltori locali. In questo periodo la visibilità è compromessa ed è raccomandato indossare una mascherina. L’aria torna a essere più pulita ad aprile, il mese più caldo. Se avete intenzione di percorrere il Loop tra luglio e settembre, munitevi di un’adeguata attrezzatura da pioggia per essere pronti a sfidare le piogge monsoniche.

Tenete presente che la stagione fresca tra ottobre e marzo è anche la più gettonata tra turisti locali e stranieri.

Dove noleggiare le moto

Prendetevi tutto il tempo necessario quando dovete scegliere la moto da noleggiare. Chiang Mai è il posto migliore considerata l’enorme quantità di negozi e punti di noleggio. È certamente possibile affrontare il giro anche a bordo di uno scooter da 90 cc, ma di solito è meglio affidarsi a un mezzo più importante: ricordatevi sempre di controllare la cilindrata coperta dell’assicurazione. Provate al POP Big Bike (Kotchasan Road), dove i prezzi vanno da 900 baht (24 euro) per i modelli più piccoli a 3500 baht (95 euro) al giorno per mezzi più impegnativi. A Chiang Mai segnaliamo anche il Marble Motorcycle For Rent (131/2 Moon Muang Rd) e il TBB Motorcycle Adventures (438/13 Chiang Mai Land Soi 7). 

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Chiang Mai offre numerose opzioni di noleggio moto © Jack Southan / Lonely Planet
Chiang Mai offre numerose opzioni di noleggio moto © Jack Southan / Lonely Planet

Regole della strada: casco e assicurazione

Indossare un casco è obbligatorio in Thailandia e i motociclisti vengono multati se trovati senza. È consigliabile ricorrere a un’assicurazione di viaggio, soprattutto perché gli ospedali al di fuori di Chiang Mai sono poco raccomandabili e, in caso di grave incidente, dovrete essere riportati in città in aereo o elicottero. La maggior parte delle società di noleggio include l’assicurazione automobilistica obbligatoria nel paese coprente terze parti e passeggeri, ma assicuratevi che il veicolo sia dotato di tutti i documenti necessari perché la polizia in queste località remote ha pazienza limitata con gli stranieri.

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Come visitare il Mae Hong Son Loop senza una moto

Visitare il circuito di Mae Hong Son è possibile anche per coloro che non sanno guidare o non si sentono a proprio agio alla guida di una moto in un paese straniero.

Mezzi di trasporto pubblico

Con la crescente popolarità del circuito, i minivan e songthaew locali (camion di raccolta convertiti a taxi) sono onnipresenti nelle città chiave che sorgono lungo il percorso. I biglietti sono economici, ma queste opzioni non offrono alcuna flessibilità in termini di sosta ed esplorazione dei luoghi d’interesse e possono anche risultare scomodi a chi soffre il mal d’auto: ricordatevi che ci sono più di mille curve e tornanti lungo il percorso. I mezzi pubblici sono molto limitati nei dintorni della provincia Mae Hong Son, in particolare nell’affascinante villaggio di Ban Rak Thai.

Auto a noleggio e taxi

Auto a noleggio e taxi sono l’opzione più sicura per dare ai motociclisti non addestrati la libertà di esplorare il Mae Hong Son Loop secondo i propri ritmi. I taxi con conducente costano 4000/5000 baht (100/130 euro) al giorno più il costo dell’alloggio giornaliero per gli autisti. Nota: gli autisti raramente parlano un inglese comprensibile.

L’altra opzione è il noleggio di un’auto. In generale, qualsiasi patente di guida straniera munita di foto del conducente è valida in Thailandia, ma per evitare potenziali problemi con le società di noleggio, soprattutto se si prenota online, è meglio ottenere un permesso di guida internazionale prima dell’arrivo. Il motore di ricerca di auto a noleggio economiche Economy Bookings suggerisce buoni affari In Thailandia come nel resto del globo: come linea guida, il costo di un’auto con aria condizionata parte da 6500 baht (175 euro) a settimana. Per maggiori informazioni, consultate la pagina della International Drivers Association.

Tour privato

È possibile percorrere l’anello avvalendosi dei tour operator locali. Mae Hong Son Holidays, con sede a Mae Hong Son, organizza visite guidate che vanno da uno a otto giorni di durata e noleggio di veicoli con guide locali qualificate. Thailand Hilltribe Holidays organizza viaggi di cinque giorni tra cui un soggiorno presso l’etnia dei Kayan.

Consigli utili per il Mae Hong Son Loop

• Indossate sempre un casco, se possibile integrale.

• Assicuratevi che il noleggio preveda un’assicurazione e che questa copra i viaggi in moto. Leggete anche le note scritte in piccolo per capire esattamente quali spese siano coperte e a quanto ammonti la franchigia.

• Se avete poca esperienza in fatto di guida di moto o non avete mai guidato in Thailandia, prendete in considerazione l’idea di optare per un mezzo di trasporto diverso. Non solo il Ministero del Turismo e dello Sport della Thailandia considera la strada 1095 (la parte settentrionale del circuito) tra le più pericolose del paese, ma anche la Thailandia stessa è considerata il luogo più mortale al mondo per i motociclisti. In altre parole, se non siete piloti sicuri delle proprie capacità, vi preghiamo di non avventurarvi lungo il Mae Hong Son Loop in moto.

• Cercate di non lasciare il passaporto all’agenzia di noleggio anche se è richiesto come garanzia per la restituzione del mezzo. Offrite piuttosto un deposito in contanti. È pratica comune truffare i turisti che consegnano il passaporto, soprattutto quando si ha a che fare con le agenzie di noleggio più economiche disseminate per tutta Chiang Mai. 

• È meglio prenotare in anticipo gli alloggi lungo il circuito, soprattutto durante l’alta stagione che va da ottobre a marzo.


Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta il 28 ottobre 2014 e aggiornato il 28 dicembre 2021

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