Dove andare quando: Europa. Il nuovo libro per viaggiare con tempismo perfetto

Redazione Lonely Planet
10 minuti di lettura

Essere nel posto giusto al momento giusto: pare che sia proprio questo uno dei segreti della felicità, anche quando si viaggia. Per riuscirci, non solo in base al mese dell'anno, ma anche seguendo il filo rosso di un tema, una passione o un interesse, da oggi c'è il nostro nuovo fotografico: Dove andare quando: Europa. Perché anche quando una meta è relativamente vicina, arrivarci con tempismo è il talento che contraddistingue il vero viaggiatore.

Saint-Malo, veduta aerea © Antoine2K / Shutterstock
Saint-Malo, veduta aerea © Antoine2K / Shutterstock
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Bretagna: una pausa letteraria - novembre

Siete il tipo di persona che, quando arriva il freddo, adora accoccolarsi sul divano con un libro e una coperta? Allora venite a Bécherel. Questo borgo bretone che si è guadagnato il titolo di ‘Petite cité de caractère’, era un centro dell’industria tessile sorto attorno al castello del XII secolo, e dal 1989 è diventato ‘città dei libri’. Adesso vanta 15 librerie; alcune sono specializzate in argomenti specifici, altre hanno graziosi caffè, e tutte incoraggiano i lettori che vogliono sfiorare i libri. Il centro culturale Maison du Livre è aperto tutto l’anno, e ogni prima domenica del mese si tiene un grande mercato di volumi usati. Grazie alle sue coltivazioni di lino e canapa, Bécherel è stata anche nominata prima Città di Carta del paese, e da giugno a ottobre è possibile frequentare classi individuali di calligrafia con esperti locali. Bécherel non è grande, quindi unite al break letterario lunghe passeggiate tra i bastioni accarezzati dalla brezza marina di Saint-Malo, squisite ostriche gustate sul porto di Cancale e camminate lungo le stradine fiancheggiate da case a timpani di Dinan.

Innsbruck, con quelle montagne così vicine... © Tatiana Popova / Shutterstock
Innsbruck, con quelle montagne così vicine... © Tatiana Popova / Shutterstock

Innsbruck, godetevi la neve - dicembre

D’inverno Innsbruck somiglia all’interno di una palla di vetro con la neve. La sua Città Vecchia, graziosa come una bomboniera, scintilla di lucine, ospita creature magiche ed è sovrastata dalla Nordkette incappucciata di bianco. La capitale del Tirolo non ha uno ma ben sei mercatini natalizi (da metà novembre a inizio gennaio), che aggiungono una leggiadria festiva al centro medievale; e in questo periodo le sue strade sono abbellite da effigi di creature folcloriche. Passate qualche giorno in città a curiosare tra le bancarelle, i musei, il palazzo degli Asburgo e la cattedrale barocca, sorseggiate vin brulè e mandorle pralinate, e godetevi le vedute sul Bergisel, trampolino sciistico progettato da Zaha Hadid. Poi dirigetevi fuori città, verso Seefeld, che ha ospitato per ben quattro volte le Olimpiadi Invernali e che offre piste per lo sci di fondo tra le migliori in Europa. Qui troverete 280 km di discese (tra cui alcune che di notte vengono illuminate) raccolte attorno a un grappolo di cinque cittadine, adatte a sportivi di tutti i livelli. Ci sono anche 142 km di sentieri escursionistici che d’inverno vengono liberati dalla neve.

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Algarve, pronti a surfare  Pawel Kazmierczak / Shutterstock
Algarve, pronti a surfare © Pawel Kazmierczak / Shutterstock

Algarve, cavalcate l'onda - gennaio

La punta sud-occidentale del Portogallo vanta onde magnifiche in inverno; essendo affusolata, la zona raccoglie onde che arrivano da ogni direzione; d’inverno sono spesso possenti cavalloni che schiaffeggiano Cabo de São Vicente e Sagres. Ciò significa che i surfisti esperti troveranno pane per i loro denti: onde piacevolissime da guardare anche per chi non ha intenzione di cavalcarle. E nella zona troverete sicuramente una caletta protetta adatta ai principianti; le scuole di surf qui sono aperte tutto l’anno. Certo, non è il clima adatto per mettersi in bikini, ma per essere inverno è piacevole: le temperature si aggirano sui 13°C, in acqua sui 14°C, quindi sarà sufficiente indossare una muta 4/3. In questo periodo ci sono anche pochi turisti - questa zona dell’Algarve ha un’atmosfera più rilassata, soprattutto in bassa stagione. Rifugiatevi in una cittadina di surfisti come Sagres, dove troverete bei locali e molte attività all’aperto.

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Torino, appuntamento al Bicerin © Clara Bonitti / Shutterstock
Torino, appuntamento al Bicerin © Clara Bonitti / Shutterstock

Torino, ode al cioccolato - febbraio

Elegante, culturalmente fiorente e gastronomicamente ricchissima, Torino è la meta ideale per una fuga sofisticata. Tanto per cominciare, febbraio nella ex capitale sabauda è spesso freddo, ma è anche uno dei mesi con meno precipitazioni. E le Alpi che circondano Torino forniscono uno sfondo magnifico su cui la città si staglia (per una veduta mozzafiato potrete salire con l'ascensore panoramico fino a 85 metri dei 168 della Mole Antonelliana). E il cibo? Torino è anche all’origine della storia d’amore tra europei e cioccolato: le prime cioccolaterie nacquero proprio qui nel XVII secolo. Rifugiatevi in una delle caffetterie art nouveau della città e ordinate un tradizionale bicerin (una bevanda di caffè e cioccolato con crema di latte) oppure entrate in uno dei molti laboratori dolciari per acquistare l’ottimo gianduja locale. Avete ancora fame? A Torino potrete saziarvi con un aperitivo. Sono molti i bar torinesi dove gustare un vermouth con buffet più che abbondanti che prevedono di tutto, dai formaggi alle torte salate alla pasta. I locali più bohémien, quelli del quartiere studentesco di San Salvario, offrono le porzioni più generose.

Danimarca, la costa dello Jutland BigDane / Shutterstock
Danimarca, la costa dello Jutland © BigDane / Shutterstock
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Danimarca, la danza nel sole nero - marzo

Nel tardo pomeriggio, quando il sole si immerge nelle acque calme del Mare dei Wadden, una strana sagoma compare nel cielo. Si solleva, cambia forma, sembra quasi danzare: è una nube formata da decine o centinaia di migliaia di storni, che tornano al sicuro nei loro nidi sulle paludi vicino a Ribe e al Tønder. La vista di una ‘murmuration’ è ipnotica ovunque vi capiti di ammirarla, ma in primavera, e in autunno, nella costa sud-occidentale dello Jutland, è uno spettacolo particolarmente suggestivo, e ha anche un nome tutto suo, Sort Sol: ‘Sole Nero’. Marzo è un mese perfetto per scoprire anche le altre meraviglie di questo parco nazionale, punto di sosta cruciale per oltre 12 milioni di uccelli migratori; contendetevi con loro i frutti di mare uscendo sulla baia a caccia di ostriche, di stagione da metà ottobre alla fine di aprile. 

Plovdiv, rovine dell'antica Filippopoli © RossHelen / Shutterstock
Plovdiv, rovine dell'antica Filippopoli © RossHelen / Shutterstock

Plovdiv, tra glorie del passato - aprile

Gli antichi Traci la fondarono circa 7000 anni fa. Nel IV secolo a.C. il padre di Alessandro Magno, Filippo II il Macedone, la rinominò Filippopoli. In seguito venne rimodellata dai romani, saccheggiata dai Goti e conquistata e ampliata da Bulgari, Bizantini, Crociati e Turchi Ottomani nei secoli successivi. Oggi Plovdiv è orgogliosa del suo passato multietnico, ma la vita notturna e la cultura di questa vivace città studentesca sono tutto fuorché antiquate, soprattutto da quando è stata nominata Capitale Europea della Cultura nel 2019 e a seguito del restauro del quartiere artistico di Kapana e del Giardino dello Tsar Simeon. Le giornate miti di aprile, prima che arrivino le piogge di maggio e la folla estiva, sono ideali per una pausa in una città fuori dagli schemi: di giorno esplorate le rovine romane, le imponenti ville in stile revival nazionalista e le mostre d’arte innovative; di sera girate tra i locali. Circondata dai vigneti nella pianura della Tracia, Plovdiv vi offre i rossi Mavrud e i migliori ristoranti del paese, tutti poco costosi.

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Lungo la Mosella © Boris Stroujko / Shutterstock
Lungo la Mosella © Boris Stroujko / Shutterstock

Valle della Mosella, scorrendo dolcemente - maggio

Un meraviglioso nastro di acqua serpeggia attraverso la Germania, le rive striate di vigne e sormontate da crinali e castelli da favola. No, non è il Reno, ma uno dei suoi affluenti, la Mosella, che ha molte delle qualità del fiume maggiore, ma senza le sue grandi navi commerciali e la folla di turisti. La Mosella entra in Germania dal Lussemburgo, nei pressi di Treviri, un’antica città con rovine romane, e si dispiega tra cittadine con castelli medievali, come Bernkastel-Kues, Traben-Trarbach, Beilstein e Cochem, prima di sparire nel Reno all’altezza di Coblenza. Maggio è il periodo ideale per andare in bici lungo la Mosella: i vigneti, da queste parti attorcigliati su canne piegate a forma di cuore, cominciano a germogliare; è già la stagione delle sagre del vino e le vigne sono aperte per le degustazioni.

Isole Frisone, cieli bassi e fango A Jellema / Shutterstock
Isole Frisone, cieli bassi e fango © A Jellema / Shutterstock
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Isole Frisone, fanghi vigorosi - giugno

Per una cura di fanghi alternativa e più vigorosa, dirigetevi sulle Isole Frisone al largo della costa settentrionale dell’Olanda: Vlieland, Terschelling, Ameland e Schiermonnikoog sono quattro lunghe e piatte strisce di sabbia che separano il Waddenzee dal Mare del Nord. Qui guide esperte vi conducono in wadlopen (camminate) nel fango durante spedizioni immersive (letteralmente e figurativamente): i partecipanti a volte affondano fino alla vita, per una sfida e un’esperienza edificante allo stesso tempo, in questo bellissimo ambiente popolato da trampolieri e foche. È ancora più incantevole nelle lunghe giornate di giugno, quando il clima è più caldo, ma prima che arrivino i tanti turisti tra luglio e agosto. Le isole stesse offrono varie attrazioni, dalle spiagge deserte e le dune del Parco Nazionale di Schiermonnikoog ai padiglioni e le caffetterie di Vlieland e Terschelling.

Mare e sabbia a Nida, Penisola Curlandese © Michele Ursi / Shutterstock
Mare e sabbia a Nida, Penisola Curlandese © Michele Ursi / Shutterstock

Penisola Curlandese - luglio

La piccola striscia di terra che si estende per quasi 100 km lungo la costa baltica sud-orientale è stata creata dalla gigantessa Neringa per proteggere il litorale da un drago. O almeno così dice la leggenda, e in effetti il paesaggio della Penisola Curlandese è magico, con le dune alte 50 m, foreste di pini abitate da alci e graziosi villaggi di legno. Nel XIX secolo è diventato un porto per artisti e scrittori tedeschi che cercavano pace e ispirazione: visitate la casa estiva del premio Nobel per la letteratura Thomas Mann e ammirate la grande quantità di sculture pubbliche e altre opere d’arte della penisola. Coltivate anche voi lo spirito creativo tra i paesaggi incontaminati in un’estate calda e soleggiata, idealmente su due ruote: una meravigliosa pista ciclabile si snoda verso nord da Nida, un ex villaggio di pescatori diventato colonia di artisti.

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Dundee, fronte del porto ROBIN MACGREGOR / Shutterstock
Dundee, fronte del porto © ROBIN MACGREGOR / Shutterstock

Dundee, la nuova capitale del bello - agosto

Ad agosto Edimburgo è invasa dagli amanti della cultura per gli eventi dell’annuale Fringe Festival. Per un’alternativa più tranquilla scegliete Dundee, la città più soleggiata della Scozia che, dal lancio di un ambizioso programma di restauro, è senza dubbio anche la più moderna. Dopo l’epoca d’oro industriale e giornalistica, la città si era lasciata andare, ma oggi si è ripresa e ospita un’invidiabile serie di siti culturali, tra cui il centro all’avanguardia Dundee Contemporary Arts. La scena culturale è stata rinforzata dall’apertura del V&A Dundee nel 2018, il primo museo di design in Scozia. Centro focale del restaurato lungomare, si trova in un edificio straordinario creato dall’architetto giapponese Kengo Kuma. 

Turchia, più turchese di così! © Nick Brundle / Shutterstock
Turchia, più turchese di così! © Nick Brundle / Shutterstock
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Costa Turchese, un tuffo nell'Egeo - settembre

Se la vostra idea di paradiso include tuffarvi dal ponte di una barca a vela nel mare azzurrissimo del Mediterraneo in una giornata calda, non siete i soli. Negli anni ‘20 il famoso scrittore turco Cevat Şakir Kabaağaçlı cominciò a prendere a nolo barche di pescatori di spugne per navigare lungo la cosiddetta Costa Turchese da Bodrum, in quelli che lui chiamava ‘Crociere blu’. Nei decenni seguenti, sempre più turchi e turisti stranieri hanno sentito lo stesso richiamo e oggi molti vascelli, alcuni tradizionali e altri costruiti appositamente, fendono le acque lungo le coste egee e mediterranee della Turchia da Bodrum, Marmaris e Fethiye, fermandosi a visitare siti antichi come Letoön e Patara, nuotare, rilassarsi sulla spiaggia, mangiare e bere.

Umbria in autunno © Stefano Termanini / Shutterstock
Umbria in autunno © Stefano Termanini / Shutterstock

Umbria, bella e buona - ottobre

L’autunno offre prodotti della terra sublimi, e questo vale a maggior ragione per l’Umbria, che in questa stagione dà il meglio di sé in quanto a sapori e ingredienti preziosi. Le dolci colline e i borghi fortificati della regione (ad esempio Orvieto, Amelia e Narni) sono immersi nella calda luce autunnale e liberi dalle solite orde di turisti. Sedetevi a tavola per godere degli squisiti legumi, funghi, castagne, tartufi neri, zafferano e olio novello della zona. I menu umbri si riempiono a ottobre di specialità di cacciagione, tra cui spiccano il cinghiale e il fagiano. Per non parlare della vendemmia, che rende la regione una meta imperdibile per seguire le vie del vino come la Strada del Sagrantino, che tocca splendide cittadine e garantisce ottimi assaggi. E poi c’è il cioccolato. A Perugia si tiene, ogni anno, l’Eurochocolate, una celebrazione del cacao in tutte le sue forme – non ultimi i Baci, i famosi cioccolatini che proprio qui hanno avuto origine. 

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