Estremo Oriente russo: le 10 destinazioni più belle
L’Estremo Oriente russo ha un alone di mistero che richiama i viaggiatori da generazioni. Questa regione offre una serie di attrattive in grado di soddisfare tutti i visitatori: i vulcani e i geyser della Kamchatka, gli antichi pilastri di pietra sul fiume Lena e alcuni degli insediamenti umani più gelidi e remoti del mondo, ma anche le città cosmopolite di Vladivostok e Khabarovsk. Non mancano testimonianze toccanti del passato, dalla ferrovia BAM (Linea Principale Baikal-Amur) alla tristemente famosa Statale di Kolyma che porta a Magadan, il più famigerato avamposto del sistema dei gulag nell’Estremo Oriente russo.
Vladivostok
Città dinamica e moderna con una spettacolare posizione sulla Baia del Corno d’Oro, Vladivostok (‘Dominatrice dell’Est’) è la capitale ufficiosa dell’Estremo Oriente russo e un centro culturale di primaria importanza. Recentemente il celebre Teatro Mariinsky di San Pietroburgo ha inaugurato in città il Primorsky Stage, che ha affiancato l’Ermitage Vladivostock e lo spettacolare Centro di Arte Contemporanea Zarya tra le principali attrattive culturali della città.
Dal canto loro, il Sottomarino S-56, il Forte N. 7 e il Museo della Fortezza di Vladivostok rendono omaggio al ruolo della città come la più importante base navale orientale della Russia. Il panorama della ristorazione a Vladivostok è secondo solo a quello di Mosca e San Pietroburgo, e numerosi cocktail bar e pub richiamano i nottambuli. Se per voi questo ritmo è eccessivamente frenetico, potete sempre evadere sulle spiagge dell’Isola Russky e dell’Isola Popov.
Esso
Situata proprio nel cuore della leggendaria penisola della Kamchatka, la cittadina di Esso offre fantastiche escursioni a piedi nei dintorni, bagni nelle sorgenti termali (istochniki) e discese di rafting sul vicino fiume Bystraya. Incantevoli izbe (casette di legno) sono disseminate in una valle dal profumo di pino circondata da montagne ammantate di foreste. Una rete di sentieri escursionistici ben segnalati si snoda attraverso il Parco Naturale di Bystrinsky; i tracciati presentano varie lunghezze e livelli di difficoltà – il più breve è di 2 chilometri, il più lungo di 42 chilometri.
Valle dei Geyser, Kamchatka
Accessibile solo con un tour in elicottero da Petropavlovsk-Kamchatsky, la fumante Dolina Geyzerov è la grande attrazione della Kamchatka, la penisola costellata di vulcani e geyser la cui topografia è la più spettacolare e instabile di tutta la Russia. Questa valle lunga 8 chilometri attraversata dal fiume Geysernaya presenta svariate decine di geyser che sporadicamente eruttano vapore, fango e acqua in getti altissimi. Alcuni dei più spettacolari si possono ammirare camminando lungo una passerella di legno appositamente realizzata.
Yakutsk
Yakutsk, remoto capoluogo della Repubblica di Sakha, è allo stesso tempo la città più fredda del mondo e un capolavoro di ingegneria sovietica, essendo interamente costruita sul permafrost. Il groviglio delle condutture di superficie che distribuiscono l’acqua e il gas è una vista davvero insolita, ma nonostante il suo isolamento Yakutsk è una città con una sorprendente atmosfera cosmopolita. Particolarmente interessante è la visita al bizzarro Regno del Permafrost, con le sue sculture di ghiaccio perenni che raffigurano divinità pagane e personaggi mitologici, mentre al Museo d'Arte Nazionale si possono vedere zanne di mammut intagliate e dipinti di artisti della Sakha. I posti migliori per assaggiare specialità della cucina regionale come indigirka (pesce crudo congelato), carne di renna e zherebyatiny (filetto di puledro) sono i ristoranti Chochur Muran e Makhtal.
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In viaggio sulla ferrovia BAM
La BAM (Linea Principale Baikal-Amur), che si estende per circa 4324 chilometri da Severobaikalsk (sulle sponde settentrionali del Lago Baikal) al Mare di Okhotsk, è una prodezza di ingegneria ferroviaria (e di lavori forzati) e rappresenta un’alternativa meno utilizzata rispetto alla Ferrovia Transiberiana. I binari corrono sui ponti che attraversano i possenti fiumi Lena e Amur, lungo gallerie scavate attraverso chilometri e chilometri di roccia, e tra le fitte foreste di abeti e la taiga.
Un viaggio sulla BAM è un modo fantastico per fare conoscenza con la gente comune. Potreste ritrovarvi a condividere una birra o un tè caldo con cucchiaiate di caviale insieme a minatori o boscaioli che mostreranno una profonda curiosità nei vostri confronti.Vale la pena di scendere a Tynda, dove la scrittrice di viaggi Dervla Murphy rimase bloccata mentre scriveva Through Siberia by Accident, per visitare il Museo della BAM, e a Komsomolsk-na-Amure, per dare un’occhiata ai maestosi mosaici di epoca sovietica e alla spiaggia sul fiume.
Oymyakon
Circa 650 chilometri a est di Yakutsk, il minuscolo villaggio di Oymyakon (circa 500 abitanti), dedito all’allevamento di renne e volpi argentate, è il luogo abitato stabilmente più freddo della terra, con temperature che nelle valli adiacenti scendono a -82°C. Varie agenzie di viaggi di Yakutsk, tra cui Visit Yakutia, organizzano tour di una settimana a Oymyakon a fine marzo per partecipare all’annuale Festa del Polo del Freddo, che prevede corse di renne, concerti all’aperto e altri festeggiamenti.
Khabarovsk
Che ci veniate in inverno per ammirare le sculture di ghiaccio o in estate per godervi la vivace vita notturna e la spiaggia sul fiume Amur, Khabarovsk è una ventata d’aria fresca, soprattutto dopo aver passato giornate intere stipati in treno per arrivarci. I suoi ampi viali sono fiancheggiati da imponenti palazzi di epoca zarista (tra cui la Biblioteca Statale di Ricerca dell’Estremo Oriente e la Tsentralny Gastronom), e in tutta la città ci sono numerosi sentieri per passeggiate nel verde, tra cui quelli lungo Amursky bulvar e Ussuriysky bulvar. Nella fiorente scena della ristorazione cittadina spiccano la cucina georgiana del Satsivi e quella fusion del Farsh; in centro si trovano diversi bei bar, tra cui il Brozbar, un locale per hipster che offre una buona scelta di birre artigianali.
Magadan e la Statale di Kolyma
Circondata da montagne innevate e affacciata sul Mare di Okhotsk, Magadan è una città sorprendentemente piacevole, nonostante il suo oscuro passato. Decritta da Solzhenitsyn come il “polo del freddo e della crudeltà” in Arcipelago Gulag, fu il più famigerato campo di lavori forzati stalinista dagli anni ’30 fino alla metà degli anni ’50. Secondo le stime, nella regione di Kolyma l’inclemente clima subartico e le disumane condizioni di lavoro uccisero oltre un milione di prigionieri, commemorati nel gigantesco monumento Maschera del Dolore, che sorge su un pendio sopra Magadan, e nel Museo Regionale di Magadan.
Magadan si può raggiungere in aereo o con il viaggio via terra più ambizioso di tutto l’Estremo Oriente russo – tre o quattro giorni da Yakutsk a bordo di un camion o di un veicolo con sei ruote motrici lungo la Statale di Kolyma, nota come la ‘Strada delle Ossa’, che causò la morte di innumerevoli prigionieri dei gulag impegnati nella sua costruzione.
I Pilastri della Lena
La gita in barca più popolare dell’Estremo Oriente russo è quella di due giorni che da Yakutsk porta ai Lenskie Stolby (Pilastri della Lena) lungo il possente fiume Lena. Simili a una foresta pietrificata, queste altissime colonne calcaree risalenti a 35 milioni di anni fa, che si estendono lungo la riva del fiume per 80 chilometri, offrono uno spettacolo stupefacente dopo le numerose ore di navigazione attraverso un’impenetrabile foresta di abeti. Lena Tur Flot organizza traversate di 36 e 46 ore a bordo di confortevoli navi da crociera; i visitatori hanno anche modo di assistere a una cerimonia sciamanica.
Blagoveshchensk
Blagoveshchensk, remoto avamposto russo fin dal 1644, è una città di frontiera situata sulla riva dell’Amur, di fronte alla più moderna città cinese di Heihe, che sorge sulla riva opposta. Vale la pena di compiere la deviazione di 110 chilometri verso sud dalla linea principale della Transiberiana per visitare gli incantevoli palazzi di epoca zarista che costellano il centro città; un’altra attrattiva è il grande Museo Regionale dell’Amur. Blagoveshchensk è inoltre una delle città russe da cui è più facile entrare in Cina (ma dovrete richiedere il visto in anticipo).