Com’è visitare una delle più antiche miniere di sale al mondo (spoiler: magico!)
Corridoi scavati nella roccia, massicce statue di sale, ampie stanze sotterranee decorate e illuminate: a tratti sembra di essere nel mitico Regno dei Nani descritto ne Il Signore degli Anelli da J.R.R. Tolkien, invece siamo in Polonia, nelle miniere di sale di Wieliczka. È un mondo sotterraneo impressionante quello che si espande sotto questa cittadina poco distante da Cracovia: circa 245 chilometri di gallerie e quasi 2500 camere che arrivano a 327 metri di profondità. Solo il 2% di questo affascinante labirinto di salgemma è oggi visitabile, come hanno già fatto in passato ospiti illustri tra cui Copernico, Goethe e Wojtyła prima di diventare papa Giovanni Paolo II.

L’oro bianco di Wieliczka: una storia lunga secoli
L’esistenza di risorgive di acqua salata nella zona di Wieliczka era nota già durante il Neolitico, ma solo intorno al XII-XIII secolo, quando le fonti superficiali si prosciugano, si comincia a scavare e si scopre che il sottosuolo è ricchissimo di sale. Il prezioso oro bianco da quel momento verrà estratto dalla roccia per oltre sette secoli, rendendo di fatto Wieliczka una delle più antiche miniere di sale al mondo. Alla fine del Medioevo ci lavoravano fino a cinquecento persone e si potevano produrre anche ottomila tonnellate di sale all’anno. L’attività estrattiva dalla roccia si è fermata nel 1996 e oggi si continua a ricavare il sale soltanto filtrandolo dalle acque sotterranee, anche se un centinaio di minatori continua a lavorare sottoterra occupandosi prevalentemente di manutenzione e sicurezza. Nonostante lo stop alla produzione massiccia, infatti, le antiche miniere, che sono Patrimonio Unesco dal 1978, non sono ferme. Anzi, hanno saputo riconvertire i propri spazi al servizio degli eventi e del turismo.

Come visitare le miniere di Wieliczka
Bisogna immaginare la visita alle miniere di Wieliczka come un tuffo nelle profondità della terra. Ci si lascia alle spalle la luce del sole e quasi subito si inizia a scendere un’agevole scalinata di legno con passo regolare e con la testa bassa sui quattrocento gradini. Quando la scala finalmente finisce e si alza di nuovo lo sguardo, si è già a 64 metri di profondità e l’ambiente è ovviamente cambiato. Le pareti sono di grigia roccia salina e le gallerie spesso sostenute da ordinate impalcature di legno, che i minatori coloravano di bianco con una mistura di acqua salata e calcio per meglio riflettere la luce delle torce.

Da qui inizia il Percorso Turistico che in un paio d’ore arriva fino a 135 metri di profondità (ma niente paura: la risalita avviene in ascensore!) e passa attraverso ampie gallerie, cappelle e stanze sotterranee, illuminate da eleganti lampadari in sale cristallino, nelle quali è comune trovare installazioni divulgative sulla storia e i miti della miniera, sculture di sale di illustri visitatori del passato e persino un paio di laghi, ovviamente salatissimi. In alternativa c’è il Percorso Minerario, che porta i visitatori a una profondità inferiore (massimo 101 metri) ma promette di trasformarli per qualche ora in novelli minatori grazie a un’esperienza più immersiva e pratica. In ogni caso le visite si svolgono sempre con una guida, indispensabile per orientarsi nell’intricata rete di percorsi e per svelare le tante storie e leggende custodite in ogni camera sotterranea.

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Sposarsi sottoterra? A Wieliczka si può
Se immaginate le miniere di Wieliczka come un luogo angusto e opprimente, dovrete ricredervi. Gli ambienti sotterranei in cui passano i visitatori sono sempre abbastanza ampi e si attraversano stanze incredibilmente grandi se si pensa alla loro profondità. La più vasta in assoluto è la Camera Michałowice, la cui lunga scala agli inizi del XIX secolo era la via d’accesso per gli ospiti della miniera. La Camera di Stanisław Staszic è alta 36 metri, mentre la Fortymbark era un tempo adibita a stalla per i cavalli. Una delle principali attrazioni è però la cappella di Santa Kinga, a 101 metri di profondità, creata nel 1896. Nella chiesa (che è lunga 54 metri, larga 18 e alta 12) ci sono un altare realizzato da Józef Markowski, scintillanti lucernari e varie opere d’arte, tra cui un bassorilievo dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci firmato dallo scultore Antoni Wyrobek. Qui e in altri spazi della miniera si organizzano talvolta eventi, ricevimenti e anche matrimoni. Gli invitati non devono temere il lungo percorso: per l’occasione possono avere accesso a una speciale scorciatoia.

Dormire nelle miniere di sale
Nelle miniere ci sono negozi di souvenir, un bar e un ristorante, ma chi cerca un’esperienza più immersiva potrebbe valutare l’idea di trascorrere una notte nelle profondità di Wieliczka prenotando un pernottamento nelle aree adibite ad "albergo sotterraneo". Le ampie camerate sono dotate di letti e bagni, oltre che di spazi per rilassarsi e svagarsi. La temperatura costante di 12,9-14,5 °C e l’umidità stabile (intorno al 60-75%) rendono l’ambiente particolarmente salutare per le vie aeree, anche grazie all’aria pulita e priva di allergeni. Una notte di sonno nelle grotte di sale, insomma, potrebbe rivelarsi particolarmente benefica, oltre che un’avventura rara.
