Viaggio a Edimburgo: scoperte a ogni passo

Redazione Lonely Planet
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A Edimburgo piace giocare stupire. Dal labirinto di vicoli e sotterranei della Old Town ai pittoreschi sobborghi urbani di Stockbridge e Cramond, è ricchissima di angoli insoliti e interessanti che invitano a fare sempre qualche passo in più. A ogni svolta, la capitale regala nuovi scorci e panorami inattesi: verdi colline inondate dal sole, dirupi di roccia rossastra, il blu del mare in lontananza. Ecco le esperienze da non perdere per cogliere il meglio della capitale scozzese.

Edimburgo, la vitalità del Royal Mile © Fotografia di Davide Seren Bernardone
Edimburgo, la vitalità del Royal Mile © Fotografia di Davide Seren Bernardone
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Il Castello: l'anima della città in una rocca

L'Edinburgh Castle ha rivestito un ruolo di primaria importanza nella storia scozzese sia come residenza reale - nell'XI secolo il re Malcolm Canmore, sul trono dal 1058 al 1093, e la regina Margherita furono i primi a risiedervi - sia come roccaforte militare. L'ultimo evento bellico di cui fu teatro risale al 1745; da questa data al 1920 circa fu la principale base militare dell'esercito britannico in Scozia. Oggi è una tra le più suggestive, visitate e costose attrattive turistiche di tutta la Scozia. L'Entrance Gateway (l'ingresso), fiancheggiato da statue raffiguranti Robert the Bruce e William Wallace, si affaccia su un vicolo acciottolato che sale verso la Portcullis Gate, una porta cinquecentesca da cui si accede ai cannoni disposti lungo le batterie di Argyle e Mills Mount. In questo punto, dagli spalti merlati si gode un meraviglioso panorama che spazia dalla New Town fino al Firth of Forth.

Scotch Whisky Experience

Questo centro multimediale, situato all'interno di una ex scuola, illustra il processo di produzione del whisky, partendo dalla raccolta dell'orzo per arrivare all'imbottigliamento, con una serie di mostre, visite guidate e dimostrazioni che abbinano immagini, suoni e aromi. Inoltre ospita la più grande collezione di whisky di malto del mondo. Guardatevi intorno e cercate di scorgere Peat, il gatto della distilleria! C'è anche un ristorante che serve piatti tradizionali scozzesi, alcuni dei quali prevedono tra gli ingredienti un goccio di whisky. Il centro si trova a poca distanza dalla Castle Esplanade, lungo una strada in discesa.

Writer's Museum

Seminascosta in un piccolo vicolo situato immediatamente a est di Gladstone's Land troverete la Lady Stair's House (1622). Al suo interno è allestito questo museo che custodisce manoscritti e oggetti vari appartenuti a tre dei più famosi scrittori scozzesi: Robert Burns, sir Walter Scott e Robert Louis Stevenson.

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National Gallery of Scotland

Questo imponente edificio classico con un colonnato ionico fu progettato da William Playfair e realizzato intorno al 1850. Nelle sale ottagonali, illuminate da lucernari, sono stati ricostruiti gli ambienti vittoriani originali, con tappeti di colore verde intenso e pareti rosso scuro. La galleria ospita un'importante raccolta di opere d'arte europee dal Rinascimento al post-Impressionismo, con quadri di Verrocchio (maestro di Leonardo da Vinci), Tintoretto, Tiziano, Holbein, Rubens, Van Dyck, Vermeer, El Greco, Poussin, Rembrandt, Gainsborough, Turner, Constable, Monet, Pissarro, Gauguin e Cézanne; tutti gli anni, a gennaio, viene esposta la collezione di acquerelli di Turner, donata da Henry Vaughan nel 1900. Nella sala X è collocata la meravigliosa scultura in marmo bianco di Antonio Canova Le Tre Grazie, in comproprietà con il Victoria and Albert Museum di Londra.

Princes St., il tempio dello shopping

Princes St è una delle vie dello shopping più spettacolari al mondo. Fiancheggiata da edifici solamente sul lato nord, in estate è baciata dal sole, e la vista spazia attraverso i Princes Street Gardens fino al castello e al profilo delle tante costruzioni che aff ollano la Old Town. L'estremità occidentale di Princes St è dominata dal Caledonian Hilton Hotel, una costruzione in arenaria rossa, e dalla torre della St John's Church, che merita una visita per i pregevoli interni in stile neogotico. Di fronte sorge la St Cuthbert's Parish Church, edificata intorno al 1890 sul sito che già ospitava una chiesa almeno dal XII secolo, se non addirittura dal VII. Nel cimitero si trova una torre d'osservazione circolare, un ricordo dei tempi in cui imperversavano Burke e Hare e le tombe dovevano essere sorvegliate per impedire che i criminali le trafugassero. All'estremità orientale della via si nota l'imponente torre dell'orologio del Balmoral Hotel, in origine il North British Hotel, costruito dall'omonima compagnia ferroviaria nel 1902. Per tradizione l'orologio è regolato tre minuti avanti, in modo da non far perdere il treno a chi si reca in stazione.

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