Quattro giorni perfetti a Edimburgo
Edimburgo è una delle città più belle della Gran Bretagna, con il castello arroccato su antiche alture rocciose e il dedalo medievale della Old Town che si affaccia su giardini rigogliosi verso l’eleganza georgiana della New Town. Oltre a testimonianze storiche e a un’architettura splendida, vi attendono un gran numero di bar animati, ristoranti innovativi nonché in negozi più eleganti della Scozia. Ecco cosa fare a Edimburgo in quattro giorni.
Cosa vedere a Edimburgo in quattro giorni
Primo giorno
Iniziamo con cosa c’è da vedere nella spettacolare old town di Edimburgo. Trascorrete un paio d’ore all’Edinburgh Castle: i neri dirupi di Castle Rock, che si ergono tetri all’estremità occidentale di Princes St, sono la ragione stessa dell’esistenza di Edimburgo. Questa altura rocciosa era il luogo più difendibile lungo la via percorsa dagli eserciti invasori tra l’Inghilterra e la Scozia centrale. Oggi è uno dei siti di interesse turistico più suggestivi e visitati in Scozia.
Passeggiate lungo il Royal Mile e partecipate a un tour (prenotato) dello storico Real Mary King’s Close, un vicolo medievale della Old Town il cui livello più basso si è conservato pressoché intatto tra le fondamenta per 250 anni. In fondo al Mile, partecipate alla visita guidata di un’ora dello Scottish Parliament Building, poi attraversate la strada e raggiungete il Palace of Holyroodhouse.
Se il tempo è bello, dalla vicina Calton Rd salite le scale che portano in cima a Calton Hill, la spettacolare altura che domina l’estremità est di Princes St. È l’acropoli di Edimburgo, punteggiata di grandiosi monumenti commemorativi risalenti per lo più alla prima metà del XIX secolo. È anche uno dei più bei punti panoramici della città, con una vista che abbraccia il castello, Holyrood, l’Arthur’s Seat, il Firth of Forth, la New Town e l’intera Princes St.
Prima o dopo cena, fate un tour dei fantasmi al Greyfriars Kirkyard, poi andate al Bongo Club o al Cabaret Voltaire per una serata in stile alternativo.
Secondo giorno
Dedicate la mattina del secondo giorno alla cultura: prima visitate il National Museum of Scotland. La pietra dorata e il sensazionale stile contemporaneo del nuovo edificio ne fanno uno dei luoghi simbolo più riconoscibili della città. I cinque piani del museo ripercorrono la storia della Scozia dalle origini geologiche fino agli anni ’90 e si collegano all’originario museo vittoriano che ospita collezioni dedicate alla storia naturale, alle culture del mondo, all’archeologia, al design, alla moda, alla scienza e alla tecnologia.
Passeggiate lungo il Mound fino alla Scottish National Gallery. Salite in cima allo Scott Monument per ammirare il panorama, poi prendete un autobus da Princes St all’Ocean Terminal per visitare il Royal Yacht Britannia: l’ex panfilo reale Britannia è stato la casa galleggiante della famiglia reale da quando fu varato nel 1953 a quando fu ritirato dal servizio nel 1997. Ora è ormeggiato in via permanente di fronte all’Ocean Terminal. La visita offre un’interessante opportunità di conoscere i gusti privati della regina.
Fermatevi a Leith per bere una birra al Teuchters Landing o un cocktail servito in una teiera al Roseleaf oppure tornate in centro per gustare una birra di produzione locale nel magnifico Café Royal Circle Bar.
Terzo giorno
Iniziate la giornata alla Scottish National Gallery of Modern Art, poi passeggiate lungo la Water of Leith Walkway fino a Stockbridge, dove potrete curiosare tra le boutique di St Stephen St e fermarvi a pranzo.
Se è domenica, girate tra i banchi dello Stockbridge Market, dove l’assortimento va dai prodotti alimentari locali a ceramiche, gioielli, saponi e cosmetici fatti a mano. Prendete un espresso allo Steam-punk Coffee, in un furgone degli anni ’70.
Raggiungete a piedi il vicino Royal Botanic Garden. È uno dei giardini più belli del Regno Unito, quindi dedicate il resto del pomeriggio a esplorare le serre, i giardini rocciosi, le zone boschive e le sculture all’aperto.
Procuratevi per tempo i biglietti per uno spettacolo al Royal Lyceum Theatre o al Traverse, oppure raggiungete il Ghillie Dhu per una lunga serata di musica e danze folk scozzesi.
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Quarto giorno
Dirigetevi verso la periferia sud della città e dedicate la mattina alla quattrocentesca Rosslyn Chapel, resa famosa anche dal romanzo Il codice da Vinci: questa splendida chiesa è un autentico monumento alla perizia degli scalpellini.
Tornate in centro per fare shopping nella New Town e visitare la Scottish National Portrait Gallery, che ripercorre la storia scozzese attraverso i ritratti dei suoi per- sonaggi illustri. Verso sera fate una passeggiata nei Princes Street Gardens: questi splendidi giardini si estendono tra la Old Town e la New Town e sono divisi al centro dal Mound, una collinetta formata con la terra rimossa per scavare le fondamenta della New Town e scaricata qui (circa due milioni di carrettate) per creare un collegamento stradale con la Old Town al di là dell’avvallamento. I lavori furono ultimati nel 1830.
Percorrete la Leith Walk fino al Joseph Pearce’s per un Gin Tonic prima di cena e coronate la serata con il jazz dal vivo della Jam House o uno spettacolo allo Stand Comedy Club.
Cosa mangiare a Edimburgo
Il panorama della ristorazione è cambiato negli ultimi decenni. Un tempo concedersi una cena raffinata significava andare all’Aberdeen Angus Steak House e ordinare un cocktail di gamberi, una bistecca con patatine e una fetta di torta Foresta Nera. Oggi la città offre un panorama molto vario con diversi ristoranti, alcuni dei quali stellati.
Cucina scozzese moderna
La Scozia non è mai stata apprezzata per la sua cucina che, dall’haggis al porridge, passando per le barrette Mars fritte, è
stata spesso oggetto di scherno. Dai primi anni 2000, però, gli chef hanno iniziato a utilizzare ingredienti scozzesi di prima
qualità (carne di cervo delle Highlands, manzo Aberdeen Angus e pesce freschissimo, tuberi, lamponi e formaggi dell’Ayrshire), preparati in modo semplice per valorizzarne i sapori.
Haggis, il piatto nazionale
Di primo acchito, il piatto nazionale scozzese non sembra promettente: polmoni, cuore e fegato di pecora, finemente tritati
con avena e cipolla e insaccati in stomaco di pecora. In realtà, l’haggis è sorprendentemente buono e compare sul menu di
molti ristoranti, servito con l’accompagnamento tradizionale di purè di patate e rape o in versione contemporanea sotto forma di bocconcini in pasta fillo.
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Come muoversi a Edimburgo
Spostarsi in autobus
Consigliati dalle periferie al centro e lungo l’asse nord-sud. Nonostante le corsie preferenziali, nelle ore di punta possono essere rallentati dal traffico.
Spostarsi in tram
Corse veloci e frequenti dall’aeroporto a St Andrew Square nella parte est del centro, via Murrayfield Stadium, Haymarket, il West End e Princes St. Prolungamento per Leith e apertura Newhaven nel 2023.
Spostarsi in taxi
Ideali per gli spostamenti a tarda notte, ma le tariffe sono elevate a meno che non si divida il costo tra quattro passeggeri.
Spostarsi in bicicletta
Noleggiate una bici e percorrete la Water of Leith Walkway o l’alzaia dello Union Canal dirigendovi verso la campagna.
Da non perdere: Edinburgh Festival Fringe
Quando nel 1947 si svolse la prima edizione dell’Edinburgh Festival, otto compagnie teatrali furono escluse dal programma principale. Senza darsi per vinte, si unirono e organizzarono un proprio mini-festival ‘ai margini’: nacque così quella che ormai è un’istituzione di Edimburgo. Il Fringe si tiene a agosto e dura tre settimane e mezza, le ultime due in sovrapposizione alle prime due dell’Edinburgh International Festival.