Viaggio nel nord del Canada: 8 meraviglie da vedere nel Nunavut
Immaginate una distesa brulla, ghiacciata, dal clima inesorabilmente ostile e con una densità di popolazione da far sembrare affollata la Groenlandia. Aggiungete al quadro orsi polari, narvali, beluga e un gruppetto di inuit che sono riusciti ad adattarsi a una terra talmente inospitale da tenere lontani persino i colonizzatori. Siete nel nord del Canada e state facendo un viaggio nel Nunavut.
Il Nunavut è il territorio federale canadese più vasto e meno popoloso, un mitico insieme di isole deserte e gelido oceano, situato agli estremi climatici e geografici del pianeta. Qui i visitatori devono affrontare ostacoli come le continue bufere di neve, la mancanza di strade e gli altissimi costi del viaggio. Tuttavia, chi non si dà per vinto potrà conoscere comunità affabili e ammirare paesaggi straordinari, oltre ad avere il privilegio di entrare a far parte di uno sparuto gruppo di intrepidi apripista, con la certezza di essere andati là dove pochi hanno mai messo piede. Se vi sentite avventurosi abbastanza, ecco otto tappe da segnare nel vostro viaggio verso l’estremo nord.
1. Auyuittuq National Park
Ammirare le pareti verticali più alte del pianeta.
Auyuittuq (il cui nome significa ‘la terra che non si scioglie mai’) è uno dei luoghi più sbalorditivi del pianeta, nonché il parco nazionale più facilmente accessibile del Nunavut. Il nome è decisamente appropriato, poiché nei 19.500 chilometri quadrati del parco si trovano numerosi ghiacciai, oltre a vette frastagliate, pareti dall’altezza vertiginosa e profonde vallate. In estate, quando non c’è neve, gli escursionisti possono percorrere i 97 chilometri dell’Akshayuk Pass (che attraversa il Circolo Polare Artico). Nei pressi, gli alpinisti esperti e i patiti del base jumping si cimentano con la scalata al Mt Thor (1.500 metri), la parete verticale più alta del pianeta, e delle vette gemelle del Mt Asgard (2.015 metri), celebre per la scena del paracadute girata per il film di 007 – La spia che mi amava.
La principale attrattiva della zona è costituita dalle straordinarie escursioni a piedi, ma per affrontare questo trekking occorre essere molto esperti e in perfetta forma. Una cosa saggia è farsi accompagnare da una guida: rivolgetevi alle agenzie di Pangnirtung oppure prenotate un pacchetto tramite Black Feather. Un’altra escursione di diversi giorni (venti chilometri per l’andata e altrettanti per il ritorno) conduce al Summit Lake.
Se non intendete effettuare delle lunghe escursioni a piedi, vale comunque la pena di noleggiare una barca per una gita in giornata nel parco: i panorami sono magnifici e una passeggiata (anche soltanto di poche ore) in questo ambiente intatto è veramente memorabile.
Quando andare
L’Akshayuk Pass andrebbe percorso a fine luglio, in agosto o settembre; calcolate dieci giorni di cammino. Il passo si potrebbe attraversare anche in meno giorni, però dovrete preventivare anche gli attraversamenti di fiumi, e in alcuni casi dovrete attendere che il livello dell’acqua scenda.
Gli orsi polari si avvistano in quasi tutte le stagioni, però generalmente non nell’entroterra.
2. Cape Dorset
Orsi polari di pietra saponaria e variopinte stampe degli inuit.
Situato su un’isoletta rocciosa poco più al largo della Foxe Peninsula di Baffin Island, Cape Dorset è il fulcro del panorama artistico inuit. Alla fine degli anni ’50 i suoi abitanti hanno iniziato a creare sculture e stampe moderne ispirate all’Artico, vendendole in tutto il mondo con notevole successo. Alcuni artisti di Dorset, come Pudlo Pudlat, Pitseolak Ashoona e Kenojuak Ashevak hanno ottenuto riconoscimenti a livello internazionale.
3. Quttinirpaaq National Park
Avvistare buoi muschiati nel parco più settentrionale del Canada.
Il parco nazionale situato più a nord, e anche il più remoto e montuoso del Nunavut, ha una superficie di 37.775 metri quadrati, si chiama Quttinirpaaq ed è il secondo del Canada per dimensioni. Si trova su Ellesmere Island, l’ultima tappa prima del Polo Nord. I fossili rinvenuti nella zona suggeriscono che fino a quattro milioni di anni fa, quando i cammelli si aggiravano per le foreste, questo luogo godeva di un clima tropicale. Oggi, invece, quest’area formata da rupi coperte da calotte di ghiaccio secolari, ripidi fiordi, vasti ghiacciai e valli riparate, vanta uno dei climi più inospitali della terra, tollerato solo da buoi muschiati, ghiottoni e caribù di Peary.
Tra le principali attrattive della zona meritano un cenno le estati con 24 ore di luce e temperature di 6°C, il Mt Barbeau (2.616 metri), che è la montagna più alta del Nord America orientale, e il Lake Hazen Basin, un’oasi termale dove gli animali, poco abituati al contatto con gli esseri umani, sono insolitamente mansueti. È indispensabile avere esperienza di escursioni in aree selvagge.
Gli escursionisti esplorano il parco partendo dal Tanquary Fjord o dal Lake Hazen, oppure effettuano il trekking di 11-12 giorni tra queste due località. In aprile e maggio è possibile praticare anche lo sci escursionismo, ma occorre essere del tutto autosufficienti.
Il campo base Tanquary Fjord di Parks Canada ha personale in servizio durante la stagione estiva. I visitatori devono registrarsi qui (in entrata e in uscita) e seguire un breve corso di orientamento al loro arrivo.
Quando andare
Il periodo migliore per il viaggio va da fine maggio a metà agosto.
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4. Sirmilik National Park
Soggiornare a Pond Inlet per osservare la fauna della banchisa e immergersi sotto il ghiaccio.
Il parco, che ha una superficie di 22.200 metri quadrati, comprende:
• Bylot Island, una riserva ornitologica ricca di ghiacciai;
• Oliver Sound, un fiordo che consente di compiere emozionanti uscite in canoa;
• Lancaster Sound, popolato da trichechi e diverse specie di foche e balene;
• Borden Peninsula, con i suoi impressionanti hoodoo (torri di arenaria rossa erose dagli elementi atmosferici).
5. Iqaluit
Concedersi un pasto di salmerino alpino, caribù e bue muschiato nella capitale canadese più bizzarra.
Capitale del Nunavut, Iqaluit sembra completamente diversa dal resto della regione. Tutte le indicazioni sono scritte in lingua inuktitut, che udirete spesso parlare dalla popolazione. Il polveroso paesaggio urbano, circondato da una spettacolare cornice naturale, e gli edifici che sembrano provenire da una base lunare ospitano un’affascinante mescolanza di professionisti, politici e pensionati inuit, di nuovi arrivati giunti da tutto il Canada (e oltre) grazie al richiamo degli alti salari, di enormi SUV con conducenti estremamente gentili, usati soltanto per percorrere i pochi chilometri di strade esistenti, e di cani che abbaiano contendendo il territorio a enormi corvi prepotenti. Ciò nonostante, Iqaluit è una località sorprendentemente cosmopolita, con buoni alberghi e ristoranti, e alcune attrattive naturali degne di nota nei dintorni.
6. Resolute
Qui vi sembrerà di camminare sulla luna.
Questo sparuto gruppetto di case minuscole, in un deserto di ghiaia sferzato dai venti a Cornwallis Island (chiamata anche Quasuittuq, ‘luogo senza albe’), è la località canadese con il clima peggiore in assoluto ma il paesaggio è surreale. Il villaggio fu fondato nel 1953, quando alcune famiglie inuit furono trasferite qui da Pond Inlet e da Inukjuak, in Québec, con la falsa promessa di una vita migliore. I visitatori giungono qui di passaggio verso il Polo Nord, il Quttinirpaaq National Park o il panoramico Grise Fiord.
Andate alla ricerca di fossili marini nel Tupirvik Territorial Park oppure prendete un aereo per visitare il sito storico nazionale di Beechey Island, dove la sfortunata spedizione di Franklin trascorse l’inverno tra il 1845 e il 1846 prima di svanire nel nulla.
7. Katannilik Territorial Park
Gite in canoa tra cascate e caribù lungo l’Edenic Soper River.
Il parco, situato nei pressi di Iqaluit, è uno dei più belli del Nunavut e il suo nome significa ‘luogo delle cascate’. Il Soper River color acquamarina, dichiarato patrimonio nazionale, scorre per cinquanta chilometri (navigabili) in una valle profonda e fertile, tra cascate, caribù, depositi di pietre preziose e foreste di salici nani fino a Kimmirut, e si presta a escursioni in canoa. Escursionisti e sciatori percorrono l’Itijjagiaq Trail, un tradizionale itinerario di 120 chilometri (una settimana) sugli altopiani della Meta Incognita Peninsula e attraverso la valle del Soper fino alla Frobisher Bay, situata dieci chilometri a ovest di Iqaluit.
Quasi tutti i canoisti noleggiano un volo charter da Iqaluit fino alla pista di atterraggio vicino al fiume a Mt Joy, poi navigano per tre/cinque giorni fino a Kimmirut (a seconda dell’imbarco), quindi ritornano a Iqaluit in aereo.
8. Ukkusiksalik National Park
Vedere gli orsi polari, stando in barca.
L’Ukkusiksalik National Park circonda la Wager Bay, un’ampia insenatura lungo la Hudson Bay, e comprende 20.885 kmq di tundra spoglia e disabitata e una miriade di laghi. Si tratta di uno dei luoghi migliori al mondo dove osservare gli orsi polari – ben cinque gruppi diversi – oltre a caribù e molte specie di fauna marina. Luglio e i primi di agosto sono i periodi più adatti per la visita.
Le principali attrattive del parco sono costituite dall’abbondanza di animali selvatici e uccelli, dagli splendidi percorsi per le escursioni a piedi o in barca, e dalla spettacolare cascata con corso d’acqua invertito. La zona è assolutamente selvaggia, quindi consigliamo caldamente di ingaggiare una guida inuit.