Nepal: viaggio in un paradiso sostenibile pronto ad accogliere tutti
Con i suoi paesaggi himalayani, gli animali selvaggi da osservare nella giungla e una cultura millenaria, il Nepal è un paradiso per escursionisti, appassionati di montagna e per chi desidera cercare bellezza e spiritualità salendo sul tetto del mondo. Come tutti i paradisi, anche quello nepalese va preservato: le minacce non mancano, tra fenomeni naturali incontrollabili e danni del cambiamento climatico provocati dall’uomo. La buona notizia è che il turismo, se interpretato nel modo corretto, si rivela un potente alleato della sostenibilità ed è in grado di influire in modo positivo sull’intero ecosistema.

Quando il turismo è amico dell’ambiente
In tutto il mondo la tutela dell’ambiente è diventata un tema di primaria importanza e il Nepal non è rimasto a guardare, attuando alcune dinamiche virtuose, che gli sono valse tra le altre cose l’inserimento nel nostro Best in travel 2022. I visitatori internazionali danno un grande contributo in questa direzione. Il denaro che portano nel paese, per esempio, svolge un ruolo vitale nel restauro dei templi medievali e delle città danneggiate dal devastante terremoto del 2015, mentre la popolarità del turismo da safari ha aiutato il paese a contrastare le tendenze globali, con un aumento della popolazione di tigri e rinoceronti nelle giungle del Terai. Grazie alla collaborazione con la popolazione locale, inoltre, il bracconaggio è quasi inesistente.
Chi viene in Nepal per il trekking ha spesso un impatto positivo e può fare la differenza. Gli escursionisti indipendenti, per esempio, possono versare denaro direttamente alle comunità locali, sostenendone l’economia, organizzando portatori e guide all’arrivo in montagna e soggiornando nelle case da tè. Chi sceglie di raggiungere i sentieri a piedi invece che in aereo, e si preoccupa di portare via tutti i rifiuti (se possibile anche quelli degli altri), dà un contributo enorme per preservare i grandi spazi del Nepal e per promuovere un’industria turistica.
Tutti noi possiamo fare la nostra parte per difendere i grandi spazi del Nepal e promuovere un modo di viaggiare a impatto zero. A volte ottenere un grande risultato è relativamente semplice: sostituire le uscite a dorso di elefante, nocive per questi maestosi animali, con escursioni guidate con gli elefanti nei parchi nazionali del paese è un altro modo con cui i viaggiatori possono sostenere il turismo locale.

Il posto migliore per essere lontani dalla folla (e a tu per tu con la natura)
Il tremendo impatto del Covid-19 ha sensibilizzato tutti sull’importanza di tutelare il proprio spazio personale, facendone un must per i viaggi nel 2022. Il Nepal è perfetto da questo punto di vista. Intanto perché il 75% del suo territorio è coperto da montagne. Moltissime aree sono raggiungibili soltanto a piedi o con voli interni che si addentrano tra le cime impervie. Lasciate le città delle pianure del Terai e della Valle di Kathmandu, la popolazione si dirada. Sopra il limite delle nevi, soprattutto nell’est e nell’ovest del paese, potreste trovarvi separati dall’essere umano più vicino da un’intera valle.
Non c’è dubbio: grazie alle eccellenti infrastrutture per il trekking e alla catena sempre più numerosa di "home stay" gestite dagli abitanti in zone spesso remote, qui in Nepal sfuggire alla folla è più facile che in qualsiasi altro luogo in Asia. A pochi chilometri dall’aeroporto di Kathmandu, vi troverete in un paesaggio che conta più yak e yeti (se ci credete) che persone. Se siete davvero in cerca della solitudine, poi, sui sentieri intorno al Kanchenjunga a est e al Dolpo e all’Humla a ovest avrete panorami montani incantevoli ed esaltanti quasi tutti per voi – un’esperienza inebriante e primordiale.

Un concentrato insuperabile di natura, tradizione e storia
Sulla carta geografica, il Nepal è come una piccola gemma incastonata tra due giganti, l’India e la Cina. Nella realtà, il suo prezioso territorio si rivela ricco di tesori e meraviglie, nonostante le dimensioni ridotte. Chi arriva qui con la mente piena di immagini di templi con il tetto a pagoda, monaci che intonano mantra nei monasteri di montagna e sentieri deserti che si snodano su passi innevati, si accorge in fretta che è tutto vero. In Nepal si incontra un’incredibile varietà di paesaggi e ambienti non solo naturali. Tutto il paese è un museo vivente di monumenti medievali e un’affascinante connubio di cultura e costumi hindu e buddhisti, che si fondono per creare l’antidoto perfetto alla frenesia del nostro tempo. Nessun altro posto al mondo offre una tale varietà – tigri e templi, meditazione silenziosa e feste sfrenate, giungle e paesaggi montani lunari – in uno spazio così ridotto.
Il governo nepalese dedica grandi energie a preservare i percorsi di trekking e, quando opportuno, ad aprire nuove vie. Una delle più interessanti tracciate negli ultimi anni è l’Itinerario Culturale Tamang. Può essere percorso in 6 giorni, si snoda a 3700 metri di quota e inizia e termina nella cittadina di Syabrubesi, a nord di Kathmandu. Seguendo questo itinerario poco battuto si incontrano i tradizionali villaggi tamang e gli splendidi panorami verso il Tibet.

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Un paese pronto a raccogliere le nuove sfide e sicuro per chi viaggia
Negli ultimi decenni il Nepal ha dato prova di saper affrontare le sfide della contemporaneità ed è pronto a offrire condizioni di sicurezza ai viaggiatori, facendo proprie le indicazioni emerse durante la pandemia di Covid-19 e attuando un turismo evoluto, in grado di affrontare gli anni futuri in modo consapevole a ogni livello della filiera.
Il consiglio è di raccogliere informazioni approfondite prima di mettersi in viaggio, ma come abbiamo già sottolineato è evidente che il Nepal, con i suoi spazi aperti e la scarsa densità di popolazione, è una meta ideale per viaggiare in sicurezza anche dal punto di vista sanitario.
Gli sforzi compiuti da questo paese negli ultimi anni, però, non si sono limitati soltanto al periodo della pandemia, ma sono stati a 360°: dalla tutela dei diritti umani (il Nepal difende i diritti LGBT+), alla formazione del personale che opera nel settore turistico, fino (e non ultimo) al grande impegno nello sviluppo delle infrastrutture digitali nel proprio territorio. L’idea alla base è che il digitale, anche in Nepal, sia una leva fondamentale non solo per offrire servizi di livello in ambito turistico, ma in tutti i settori dell’economia e della società.