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L’Umbria dei cammini e dell’outdoor: a tu per tu con l’arte del viver bene

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

L’Umbria merita a pieno titolo l’appellativo di Polmone Verde d’Italia. Ha una straordinaria ricchezza paesaggistica, è ricca di boschi e si presta a numerose e memorabili escursioni e attività all’aperto. Due dei percorsi più celebri e affascinanti sono legati a grandi figure religiose. La cosiddetta Via di Francesco collega Assisi al santuario della Verna, nel Casentino. A San Benedetto, invece, è legato l’importante cammino che da Norcia raggiunge Montecassino, in Lazio. Non finisce qui, perché tutta la regione è attraversata da un reticolo di sentieri e percorsi, che rendono l’esperienza pressoché inesauribile.

Sul Monte Subasio, in Umbria, lungo La via di Francesco
Sul Monte Subasio, in Umbria, lungo La via di Francesco
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In cammino con Francesco e Benedetto

Due delle figure più importanti per la storia della religione, San Francesco e San Benedetto, hanno origini umbre e tra Assisi e Norcia hanno lasciato importanti tracce di sé. Ripercorrerle a piedi significa vivere momenti di grande spiritualità, in un approccio che naturalmente può anche essere laico e si presta a infinite declinazioni, secondo la sensibilità individuale.

Incominciamo con La via di Francesco. Da La Verna (in provincia di Arezzo), dove ricevette le stimmate, alla natia Assisi, questo percorso è una straordinaria opportunità per approfondire la personalità del santo, immergersi in una natura varia ma sempre prodiga di meraviglie, fare il pieno d’arte in alcuni dei più noti borghi umbri. Se una volta giunti a destinazione sentiste di avere ancora benzina nelle gambe, nulla vi vieta di proseguire fino a Roma (calcolate 14 tappe a piedi e otto in bici). Se invece non volete chiedere troppo al vostro fisico, potete studiare itinerari di singole giornate sull’esaustivo sito del Cammino. Nei 14 km da Assisi a Spello, per esempio, il rapporto fatica-bellezza pende decisamente dalla parte della seconda, e anche la classica passeggiata fino a Perugia riserva non poche soddisfazioni, per quanto prevalentemente su asfalto. A Francesco sono dedicati numerosi altri itinerari: come il cammino Di qui passò Francesco…con le ali ai piedi, il primo a lui dedicato in Italia, che tocca l’Umbria e segue i suoi passi fino a Monte Sant’Angelo in Puglia.

Uno splendido ulivo in Umbria. Credits UmbriaTourism
Uno splendido ulivo in Umbria. Credits UmbriaTourism

Meno battuto ma di straordinario interesse è il percorso della Via Lauretana che collega Assisi a Loreto, nelle Marche. Notevole è anche il Sentiero degli Ulivi, che da Spoleto conduce ad Assisi. Si sviluppa per 75 chilometri, in un percorso a piedi tradizionalmente suddiviso in cinque tappe, con soste per la notte a Poreta, Trevi, Abbazia di Sassovivo e Spello. Le consuete bandierine bianco-rosse del CAI sono presenti in maniera continuativa, mentre il paesaggio, come suggerisce il nome, è dominato dalle piante più rappresentative della regione.

Altro pezzo forte dei cammini religiosi è senza dubbio il Cammino di San Benedetto, che da Norcia, in Umbria, entra in Lazio passando per Cascia e Monteleone di Spoleto e arriva in 17 tappe a Montecassino. Soltanto le prime tre tappe si sviluppano in territorio umbro, ma questi 300 chilometri da percorrere ai piedi sono decisamente suggestivi, anche perché seguono sentieri, carrarecce e strade a basso traffico nel cuore dell’Italia. Per restare a cammini legati al sacro, molto bello è anche l’Itinerario Benedettino Romualdino, che dall’Abbazia di Sitria conduce fino alla Badia di Montecorona.

Per restare a percorsi ispirati a figure religiose, il Cammino dei Protomartiri Francescani si snoda all’interno del territorio diocesano di Terni-Narni-Amelia. La via inizia da Terni, incontra le città che diedero i natali ai Protomartiri Berardo, Adiuto, Accursio, Pietro e Ottone e si conclude, chiudendo l’anello, al Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani di Terni.

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Vasti spazi alla Piana di Castelluccio. Credits UmbriaTourism
Vasti spazi alla Piana di Castelluccio. Credits UmbriaTourism

Altri cammini: dai Monti Sibillini ai Borghi Silenti

I camminatori provetti troveranno sfide al loro livello nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove potranno cimentarsi nei diversi sentieri che, anche dopo il terremoto del 2016, attraversano questo favoloso territorio tra Marche e Umbria. Ci sono comunque anche diversi tracciati facili, di poche ore e adatti alle famiglie, come quelli che ripercorrono le antiche mulattiere e le strade utilizzate in passato per l’artigianato e per il commercio nel Parco Fluviale del Nera, o quelli che si addentrano nei centri storici. Da queste parti troverete inoltre sentieri molto scenografici nei pressi di Castelluccio di Norcia, come il percorso di 22 km che attraversa il Pian Grande. Dopo un lungo periodo di completo isolamento, oggi il borgo di Castelluccio sta rinascendo: la strada che porta a Norcia è stata riaperta, ai margini del vecchio abitato alcune casette in legno fungono da bar e negozi in cui acquistare le squisite lenticchie colorate (famose perché non necessitano di ammollo). Durante il periodo della fioritura, questo è un luogo di rara bellezza.

Altri percorsi di grande suggestione in Umbria? Il Cammino delle Terre Mutate, tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo percorre 250 chilometri ed è stato creato con finalità solidali e altruistiche: le tappe sono state pensate in modo da favorire la presenza, l’incontro e l’ascolto delle comunità ferite dal sisma del 2016.

Totalmente in Umbria, infine, si compie il percorso circolare del Cammino dei Borghi Silenti, un grande anello che si snoda sulle pendici settentrionali dei Mont Amerini. Sua peculiarità è il fascino del silenzio, che dai boschi di lecci e castagni, fino alle mura antiche dei piccoli paesi, sembra abbracciare e avvolgere ogni cosa.

Lungo la ciclabile Spoleto-Norcia. Credits Some pictures here / Shutterstock
Lungo la ciclabile Spoleto-Norcia. Credits Some pictures here / Shutterstock
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Non solo cammini: dalle escursioni in bicicletta, all’equitazione e al rafting

Bellezza e poesia fanno sì che in Umbria si possa fare trekking anche tra gli uliveti, i frantoi e le cantine del Sagrantino, alle propaggini dei Monti Martani. Qui il focus non è tanto sui percorsi, comunque bellissimi e facili, quanto sulle mille soste goderecce che si incontrano, tra olio meraviglioso, vino e cibo sopraffini. Come vi abbiamo anticipato, tuttavia, camminare non è l’unico modo di vivere l’Umbria outdoor. Vi aspettano percorsi in bicicletta per tutti i gusti e i livelli. Ci si può limitare alle strade asfaltate e a una bici da turismo oppure avventurare negli sterrati con una mountain bike.

Se siete in buona forma fisica e disponete di una bici con i rapporti giusti, potete affrontare i rilievi e le cime. L’Appennino umbro-marchigiano è una meta perfetta per chi ama le sfide più ardue, perché dalla SS3 Flaminia si diramano sentieri che si arrampicano sui pendii. Se invece non siete allenati, avete bambini al seguito o semplicemente non avete voglia di faticare, optate per i tracciati lungo le sponde del Lago Trasimeno, di solito pianeggianti. L’anello della ciclabile che segue il lago si sviluppa per circa 70 chilometri, seguendo il percorso ciclo pedonale che da Castiglione del Lago porta a Sant’Arcangelo, tra splendidi scorci naturalistici. Nelle acque del lago, inoltre, potrete anche praticare sport acquatici.

Due consigli di itinerario per i cicloturisti: tra Assisi e Spoleto c’è una pista ciclabile in pianura, lunga 60 km, che corre lungo le sponde dei torrenti Marroggia, Beverone, Timia e del fiume Topino, e che collega i territori dei comuni di Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi e Assisi. Da questa cerniera principale si diramano altri percorsi che si addentrano in questa parte della regione. Ancora, la pista ciclabile Spoleto–Norcia è un bel percorso di 50 km lungo la ex ferrovia che ricalca la strada dove un tempo erano poggiati i binari del trenino elettrico a scartamento ridotto. Il percorso parte da Spoleto, scende a fondovalle e poi risale verso Norcia attraversando borghi medievali e gole mozzafiato.

Le gite a cavallo sono popolari in tutta l’Umbria e non mancano le strutture che mettono a disposizione cavalli per gli ospiti. Alcuni agriturismi, soprattutto nel Comprensorio del Lago Trasimeno, sono specializzati in vacanze equestri e offrono percorsi di più giorni ai cavalieri più esperti. Un’altra area incantevole da visitare dall’alto della vostra sella è il Pian Grande: il centro equestre di Castelluccio offre escursioni per grandi e piccini. 

La rosa delle attività all’aperto in Umbria non si esaurisce qui: per kayak, canoa e rafting, puntate sui Monti Sibillini e la Valnerina. In inverno, poi, neve permettendo si può anche sciare, dedicandosi soprattutto al fondo. Un posto ideale è il Centro Fondo Pian delle Macinare di Costacciaro, nel Parco Naturale del Monte Cucco. Ancora un dettaglio: la grotta del Monte Cucco, con oltre 30 chilometri di gallerie, e con una profondità massima di più 900 metri, è uno dei sistemi ipogei più importanti in Europa e sicuramente tra i più noti e studiati nel mondo.


Iniziate subito il viaggio scaricando la vostra copia gratuita della nostra guida: arte, cibo, vita all’aperto e la vocazione unica che questa regione ha per il viver bene vi conquisteranno.

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