Itinerario in Umbria

10 minuti di lettura

Quando mi sono trasferita in Italia dalla mia città natale, New York, avevo già vissuto quasi metà della mia vita affrontando avversità in angoli lontani del mondo sotto la definizione ingannevolmente generica di ‘ricercatrice’, per lo più nel campo delle scienze politiche. Mi ci è voluto un po’ di tempo per smettere di preoccuparmi troppo delle avversità e ammettere finalmente che c’era un che di affascinante nel trovarsi in un posto così spudoratamente bello. Infatti, nonostante i molti ostacoli e insidie - o forse proprio per questo – l’Italia è l'unico posto in cui si può vivere dopo aver vissuto in Italia. Ora ne sono certa, ma non lo ero finché non ho conosciuto Perugia.

Galleria Nazionale dell'Umbria. Credits Massimo Parisi / Shutterstock
Galleria Nazionale dell’Umbria. Credits Massimo Parisi / Shutterstock
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Perché andare in Umbria

Situata a metà strada tra Firenze e Roma, Perugia, capoluogo dell’Umbria, dà allo stesso tempo una sensazione di intimità e di spazio infinito. È uno scrigno di gioielli per gli amanti dell’arte, un paradiso per i buongustai e un luogo abbastanza lontano dai sentieri più battuti da permettere anche al viaggiatore più navigato di scoprire qualcosa di nuovo. È anche una base perfetta per esplorare le cittadine in collina che rendono così meravigliosa l’Umbria, ed è ricca di tesori culinari e culturali in grado di competere con le migliori città europee. È importante sottolineare che Perugia è in grado di soddisfare una vasta gamma di esigenze in termini di budget, pur offrendo la sensazione di essere accessibile a tutti.

Perugia è la città che stavate cercando, quella che credevate di aver già perso, quella che temevate vi fosse sfuggita e che invece vi attendeva da tempo. 

Quando andare in Umbria

Come per tutti i grandi amori, il tempismo è fondamentale se si desidera visitare Perugia. A seconda del periodo che sceglierete, troverete una città con colori, suoni e sapori diversi.

 

Autunno e inizio inverno


  • Schiere di studenti tornano nell’immensa università di Perugia in autunno, la stagione che porta con sé la promessa di tartufi freschi, la vendemmia e una montagna di cioccolata.
  • Festival culinari come Eurochocolate richiamano produttori e buongustai da tutto il mondo.
  • L’Umbria si anima durante le festività natalizie, con alberi di Natale in ceramica di Deruta dipinti a mano e spettacoli di luci a Gubbio che si possono vedere a chilometri di distanza.
Crepuscolo a Perugia. Credits Leonid Andronov / Shutterstock
Crepuscolo a Perugia. Credits Leonid Andronov / Shutterstock
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Cos vedere in Umbria in quattro giorni (e innamorarsi)

Orientarsi a Perugia può richiedere un po’ di tempo: le città di collina possono confondere le idee e questa non fa eccezione. Se arrivate in auto, tenete presente che la maggior parte dei parcheggi si trova fuori dal centro, ma le scale mobili che portano nel cuore della città in cima alla collina rendono la passeggiata veloce (a seconda dei bagagli, ovviamente). Molti hotel dispongono di un parcheggio privato, quindi verificate con il vostro prima dell’arrivo.

Perugia è collegata dai treni alle principali città italiane: il treno è l’opzione che suggeriamo se volete evitare lo stress del traffico. La stazione ferroviaria si trova ai piedi della città, quindi per raggiungere il centro dovrete prendere la navetta Minimetrò. La sua forma squadrata è un po’ bizzarra, ma è un mezzo efficiente, pulito e attivo sette giorni su sette.

Perugia, Via dell’Acquedotto. Credits Marco Saracco / Shutterstock
Perugia, Via dell’Acquedotto. Credits Marco Saracco / Shutterstock

Primo giorno: perfezione a Perugia

Se amate alzarvi presto, all’alba vedrete le stradine medievali del centro storico pullulare di netturbini che preparano la città per la nuova giornata. Più tempo passerete qui e più noterete come la vita si svolga all’aperto, indipendentemente dalla stagione: i bar invadono i marciapiedi e le conversazioni gravitano intorno alla medievale Fontana Maggiore, fulcro del centro cittadino fin dal suo completamento nel 1277. Vi ritroverete a ritornarci più volte nell’arco della giornata, quindi prendete il vostro primo (o secondo) cappuccino del mattino al Turan Cafè in Piazza IV Novembre, dove finirete per sentirvi di casa. Se vi siete alzati un po’ prima, il Caffè dal Perugino, dietro l’angolo in Piazza Matteotti, apre prestissimo: è qui che si ritrovano i mattinieri della città.

Ovunque vi troviate, a Perugia non sarete mai troppo lontani dall’imponente Palazzo dei Priori, cuore culturale, civico e amministrativo della città. I suoi piani superiori ospitano la Galleria Nazionale dell’Umbria, che custodisce una delle più ricche collezioni d’arte rinascimentale al mondo. L’architettura è splendida quanto le opere d’arte esposte: dal momento che la sua costruzione richiese quasi due secoli, il palazzo è un connubio di stili, medievale, rinascimentale e barocco. Le sale coprono sei secoli: vi troverete l’iconico Polittico di Sant’Antonio di Piero della Francesca e le opere di maestri come Pietro Vannucci detto Perugino.

Potreste tranquillamente trascorrere un’intera giornata al museo, ma all’ora di pranzo dovrete mettervi in fila con i perugini per entrare in uno dei tanti ristoranti della città. Per un pasto completo o per un boccone al volo, andate all’Osteria a Priori, uno dei locali consigliati da Slow Food, che offre una sala da pranzo raccolta e un’ottima selezione di vini, oli d’oliva e altri prodotti locali, disponibili per l’acquisto nella sua bottega. Aperto a pranzo e a cena, il ristorante serve specialità come la torta al testo, la squisita focaccia piatta umbra cotta su una piastra di ghisa e farcita con vari ingredienti, e le deliziose tagliatelle al ragù bianco di Chianina. Trai i vini segnaliamo l’eccellente Sagrantino di Montefalco, un rosso intenso e corposo dal colore molto scuro.

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Incanto di Solomeo. Credits Claudio Giovanni Colombo / Shutterstock
Incanto di Solomeo. Credits Claudio Giovanni Colombo / Shutterstock

Secondo giorno: armonia con la natura – e pregiato cashmere – a Solomeo

Godetevi un risveglio tranquillo e una colazione senza fretta con cappuccino e cornetto, quindi partite alla volta di Solomeo, a meno di mezz’ora d’auto da Perugia. Ribattezzato il “borgo del cashmere e dell’armonia”, Solomeo è il luogo in cui ha sede l’azienda di Brunello Cucinelli, rinomata in tutto il mondo per il suo splendido abbigliamento di lusso, in particolare la maglieria in cashmere. Ma questa non è una qualsiasi gita di shopping e Solomeo non è un paese qualsiasi. Cucinelli ha trasformato il borgo in un museo a cielo aperto dell’attività tessile e in un inno vivente alla bellezza, alla filosofia e alla natura. Passeggiate per le sue stradine e leggete le poesie dipinte sulle maioliche artigianali, oppure andate a vedere il Tributo alla Dignità dell’Uomo, un monumento in travertino immerso nel verde del Parco Agrario. E se potete permettervi di acquistare un souvenir pregiato, la boutique Cucinelli è un trionfo di buon gusto con una splendida esposizione di capi in cashmere.

Dopo aver fatto il pieno di armonia (e di cashmere), tornate a Perugia per una passeggiata al tramonto e l’imperdibile Via dell’Acquedotto. Antico progetto di ingegneria che un tempo convogliava l’acqua alla Fontana Maggiore, oggi collega il centro storico con il borgo di Porta Sant’Angelo attraverso un suggestivo percorso pensile delimitato da case e giardini nascosti che potrete ammirare durante la passeggiata. I lampioni emanano un bagliore ambrato, una luce appena sufficiente per ritrovare la strada verso il centro, lungo Corso Cavour, e raggiungere L’Officina – Ristorante Culturale.

Un tempo officina di riparazione delle bilance, questo ambiente rende oggi omaggio alla laboriosità e all’ingegno dell’artigianato umbro, che si riflette nei menu e negli abbinamenti dei vini. Provate uno dei menu degustazione, proposti a prezzi molto ragionevoli: ‘Terra’ offre classici come il coniglio, ‘Mare’ include un favoloso risotto alle cozze e ‘Vegetariano’ esalta gli eccellenti fagioli e lenticchie autoctoni dell’Umbria. Concludete la giornata con un digestivo nel bar Secret Garden dell’Hotel Priori.

Assisi. Credits leoks / Shutterstock
Assisi. Credits leoks / Shutterstock
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Terzo giorno: pellegrinaggio ad Assisi

Una delle destinazioni più rinomate d’Italia non attira solo i turisti, ma anche migliaia di pellegrini. Città natale di san Francesco, Assisi è dominata dalla spettacolare basilica del XII secolo intitolata a una delle figure più importanti della Chiesa cattolica. Situata a meno di un’ora da Perugia, Assisi è ben collegata in treno, facilmente raggiungibile in auto e condivide con il capoluogo umbro l’aeroporto, situato a metà strada tra le due città. Spesso affollata di pullman turistici, Assisi è stata visitata più di una volta da Papa Francesco.

L’intera città di Assisi è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, e non è difficile capirne il motivo. La trecentesca Rocca Maggiore offre un panorama spettacolare sulla città e su tutto il paesaggio circostante, e vale la pena di affrontare la lunga salita. Assisi richiama più turisti di quasi ogni altra località dell’Umbria, e per questo offre un’ampia scelta di ristoranti, alberghi e negozi. Tuttavia rimane un luogo di profondo significato spirituale per i cattolici ed è sempre gremita di pellegrini e seguaci dell’ordine francescano. Prestate attenzione alla croce Tau, simbolo caratteristico di san Francesco, che si può vedere ovunque, dagli altari ai negozi di souvenir. San Francesco adottò il tau, l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico, come sigillo personale, e i suoi seguaci lo utilizzarono in seguito come segno della propria devozione. Simbolo di protezione e redenzione, il Tau è un meraviglioso souvenir di un luogo speciale: Tomassetti Arte Sacra offre un’ampia selezione di croci in legno l’ulivo, tutte create dall’artigiano locale Marcello Tomassetti.

Anche se San Francesco era un famoso asceta, voi non dovete per forza rinunciare ai piaceri della vita, soprattutto in una regione che vanta acque termali tra le più pure del mondo. Se avete intenzione di fermarvi ad Assisi, andate al Nun Assisi, un lussuoso hotel con spa che include anche un museo di antichi manufatti romani dedicato al culto delle acque che si perpetua in questo luogo da 2000 anni. La spa si può prenotare anche solo per la giornata, ma se pernottate nell’hotel potrete cenare nel ristorante interno, l’Osteria Benedikto, che offre una ricca carta dei vini con rossi come il Sagrantino e bianchi come il Trebbiano Spoletino – sapendo che il vostro letto non è lontano, potrete degustarli in tutta tranquillità.

Castiglione del Lago, Lago Trasimeno. Credits leonori / Shutterstock
Castiglione del Lago, Lago Trasimeno. Credits leonori / Shutterstock

Quarto giorno: il fascino rurale del Lago Trasimeno

Situato a meno di un’ora d’auto da Perugia, il Lago Trasimeno è costellato da cittadine medievali magnificamente conservate ed è una meta molto apprezzata dagli appassionati del birdwatching e della pesca. La vita scorre lenta su queste sponde, e chi è in cerca di relax difficilmente troverà un posto migliore. Castiglione del Lago e Passignano sul Trasimeno regalano splendidi panorami. E anche se nei numerosi bar che si affacciano sul lago si mescolano lingue e accenti diversi, non si ha mai l’impressione che la zona abbia ceduto al turismo di massa. Più in alto, in collina, Panicale è piena di fantastici negozi locali come Marconi La Bottega, che si definisce un “piccolo grande supermercato” , dove troverete prodotti come la fagiolina del Trasimeno, un fagiolo che cresce solo vicino al lago. Da locali in posizione panoramica come l’Osteria La Loggetta potrete osservare le file di ulivi perfettamente distanziati; se calcolate bene i tempi per il vostro viaggio, potreste essere qui per il primo olio d’oliva della stagione, che in genere è pronto alla fine di ottobre.

Se la vostra passione è la buona tavola, il lago non vi deluderà. La zona, dove si producono alimenti particolari come lo zafferano di Città della Pieve e il vitigno Gamay, è un paradiso per gli amanti dello Slow Food. È così rinomata per i suoi prodotti che nel 1997 è nata la Strada del Vino Colli del Trasimeno, che accoglie i visitatori con itinerari volti a valorizzare i produttori di vino e i loro terroir. Soggiornate al Rastrello a Panicale (doppie a partire da 250€), un boutique hotel e ristorante di recente apertura che produce anche un eccellente olio d’oliva. Sia l’hotel sia il ristorante regalano una vista mozzafiato sul paesaggio circostante.

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