In bicicletta nelle Winelands

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Nascosta in piena vista nella regione delle Winelands, è la bellissima Dwars River Valley; la valle rimane infatti fuori dal radar dei turisti, che si fermano piuttosto nelle celebri aziende vinicole e nei ristoranti chic di Stellenbosch e Franschhoek. La Dwars River Escape Route punta a cambiare le cose offrendo un tour guidato in mountain bike tra villaggi storici e paesaggi meravigliosi del Sudafrica.

Kylemore, dove uffici dismessi e street art convivono con case di lusso (murales di Ello Xray Eyez) © Simon Richmond / Lonely Planet
Kylemore, dove uffici dismessi e street art convivono con case di lusso (murales di Ello Xray Eyez) © Simon Richmond / Lonely Planet
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Prima tappa: Boschendal

L'itinerario è stato pensato insieme a Open Africa, un’organizzazione che supporta le iniziative turistiche promosse dalle comunità locali, e Coffeebean Routes, un’agenzia che opera da anni nel settore, attraverso la quale è possibile prenotare il tour con una guida del posto. Nel 2017 un festival di street art ha regalato 12 murales, di cui 8 realizzati da artisti locali, ai villaggi di Pniël, Kylemore, e Lanquedoch e al paesino di Johannesdal. Queste opere d’arte collaborano a rendere unica l’identità della regione e sono un motivo in più per visitare la valle.  

Il tour comincia e finisce alla Boschendal, una delle tenute storiche delle Winelands, che si trova in mezzo alle imponenti montagne Simonsberg e Groot Drakenstein; l’azienda vinicola fu fondata dall’ugonotto francese Jean le Long nel 1685 ed è un elegante esempio di architettura coloniale olandese.

Ai turisti vengono proposte tante attività, tra cui degustazioni di vino, tour delle cantine e un’ampia scelta di pranzi/cene (tra cui l’opzione picnic, con un cestino riempito di prelibatezze gourmet locali). È possibile soggiornare nella fattoria e partecipare ad uno dei 5 tour in mountain bike che passano attraverso i villaggi della Dwars River Valley. Le bici si possono noleggiare direttamente alla Boschendal con 30 euro al giorno, più un contributo di circa 3 euro per la manutenzione annuale dei sentieri. Adesso anche la YnC Bike Rentals ha un nuovo negozio per il noleggio bici a Kylemore.      

Graffiti di Mak1one, artista di Cape Town che ha partecipato al Dwars River Public Arts Project  © Simon Richmond / Lonely Planet
Graffiti di Mak1one, artista di Cape Town che ha partecipato al Dwars River Public Arts Project © Simon Richmond / Lonely Planet

Pniël & Johannesdal

L'industria vinicola del Sudafrica affonda le sue radici nella schiavitù; a ricordarcelo la campana all’ingresso del piccolo parco Die Werf, nel centro di Pniël (letteralmente “faccia di dio”). Il villaggio fu fondato nel 1843 come base di una missione religiosa a sostegno degli schiavi che furono emancipati nel 1834 dal movimento abolizionista. Una delle prime tappe del tour è il museo di Pniël, che ha sede in una ex fattoria del 17esimo secolo.

Matthew Cyster, è un insegnante in pensione che sorveglia il museo e guida i turisti attraverso la mostra, raccontando la passione del villaggio per lo sport e in particolare per il rugby. Ci sono dei cimeli delle stelle locali del rugby, come Trevor Adams e Ivor Myburgh. Uno degli sgargianti murales in giro per la città raffigura proprio un giocatore di rugby, accovacciato davanti ai monti Simonsberg. Accanto al museo c’è un delizioso giardino dove si prende il tè (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 15, la domenica dalle 15 alle 18) e la galleria gestita dall’artista Marinda du Toit in cui espone le sue stesse opere. Pedalate fino in cima alla collina per scoprire un campo da pétanque con vista incredibile sul paesaggio che si estende fino a Franschhoek.

Nel villaggio di Johannesdal andate alla ricerca del graffito che raffigura due lumache ai lati dell’occhio onnisciente di un camaleonte: è stato dipinto dal famoso artista Mak1one, originario di Città del Capo. 

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Il profilo di Simonsberg svetta su Kylemore  © Simon Richmond / Lonely Planet
Il profilo di Simonsberg svetta su Kylemore © Simon Richmond / Lonely Planet

Kylemore

Da Pniël il percorso dolcemente ondulato scende a valle costeggiando le verdi rive del fiume Dwars. Dopo 5 km si giunge a Kylemore, dove si accentua il divario economico che affligge il Sudafrica: case abbandonate o occupate, come quelle graffittate dagli artisti Gerald Makatees e Ello Xray Eyez, sorgono accanto alle abitazioni da millioni di rend del complesso residenziale Capolavoro. Il malmesso Daffodil Park è rallegrato da un altro paio di graffiti, tra cui uno fatto dal tredicenne Reduwaan, l’artista più giovane del festival ad aver preso parte al festival di street art del 2017.    

'Zia Sienna' ha fatto di casa sua il ristorante Beker en Bord, a Kylemore   © Simon Richmond / Lonely Planet
'Zia Sienna' ha fatto di casa sua il ristorante Beker en Bord, a Kylemore © Simon Richmond / Lonely Planet
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Al Beker en Bord (“tazza e piatto“ in afrikaans) sarete caldamente accolti da Sienna e Stanley Charles, i proprietari e gestori del ristorante. Zia Sienna è un personaggio fuori dal comune conosciuto in tutta Kylemore; ha fondato e tiene in piedi una mensa per i poveri che dà da mangiare a 300 persone. Ha un sacco di storie da raccontare, adora collezionare ciò che la gente butta via per arredare il ristorante ed è una grande cuoca. Qua potrete assaggiare le specialità locali come il roosterbrood (pane cotto sulla brace), il tomato bredie (stufato) e il koeksister (pasta fritta infusa in sciroppo o miele).

Il futuro è nelle tue mani, di UrbanKhoi a Lanquedoc  © Simon Richmond / Lonely Planet
Il futuro è nelle tue mani, di UrbanKhoi a Lanquedoc © Simon Richmond / Lonely Planet

Lanquedoc

Per raggiungere Lanquedoc dovete pedalare attraverso New Bethlehem Farm, che sorge su un terreno concesso originariamente a Pierre Simond, il pastore che accompagnò gli ugonotti francesi a Capo di Buona Speranza nel 1688. Si coltivano ancora alberi da frutto come ai tempi in cui il più grande possidente della regione era Cecil Rhodes, il magnate delle miniere e il Primo Ministro della Colonia del Capo alla fine del 19esimo secolo. È stato proprio Rhodes a commissionare all’architetto Herbert Baker la costruzione dei cottage operai che formano ancora oggi la spina dorsale di Lanquedoc.

Il villaggio costruito da Baker comprendeva un negozio, la chiesa anglicana St Giles e una scuola, tutti edifici che sono ancora in piedi. Una guida locale è a vostra disposizione per raccontare aneddoti della storia del villaggio. Prima di andarvene fermatevi ad ammirare l’ultimo graffito del tour, dipinto sulla facciata di una casa di famiglia, proprio davanti al panorama dei monti Drakensteins: The Future is in Your Hands (“il futuro è nelle tue mani”) un lavoro realizzato da UrbanKhoi, raffigurante due mani con i palmi in mostra. 

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Sudafrica
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