Il Mingan Archipelago National Park è una delle bellezze da non perdere durante un viaggio in Québec

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Mentre si guida nel cuore della costa settentrionale del Québec, in Canada, la sensazione di trovarsi in una regione di frontiera si fa sempre più forte. A un certo punto il mosaico di terreni agricoli lascia il posto a infiniti chilometri di taiga, ampie distese di foresta buia, tundra e, ancora oltre, alle acque grigio acciaio del St Lawrence, che si allunga verso l’Atlantico. C’è solo una strada che raggiunge queste località remote – la Rte 138 –, il che non fa che accrescere il senso di isolamento.

L’isola di Niapiskau nel Mingan Archipelago National Park ©Pernelle Voyage /Shutterstock
L’isola di Niapiskau nel Mingan Archipelago National Park ©Pernelle Voyage /Shutterstock
Pubblicità

Questa enorme area comprende due regioni, chiamate Manicouagan (fino a Godbout) e Duplessis (a est di Godbout, fino al confine con il Labrador). I dati geografici di questa parte del Canada sono davvero impressionanti: nel loro insieme, queste due regioni si estendono su una superficie di 328.693 kmq (pari a quella di Nuova Zelanda, Belgio e Svizzera messe insieme). Questo vasto territorio conta poco più di 100.000 anime coraggiose, quasi tutte concentrate lungo i 1250 km di costa, con una densità di popolazione di appena 0,3 abitanti per chilometro quadrato. In questa area, a dir poco remota, si trova lo scenografico Mingan archipelago national Park.

Sept Iles sembra un po’ l’ultimo luogo abitato prima della fine della civiltà, il che non è del tutto inesatto, con tutto il rispetto per Havre-Saint-Pierre. Ma sarete sorpresi di scoprire che, al contrario, questa cittadina di frontiera è un posto estremamente ‘cool’. Infatti, Sept Iles è uno dei porti più trafficati del paese, il che contribuisce a spiegare la rigenerante aria cosmopolita che si respira da queste parti. Esplorare i musei locali, gustare un buon pasto e fare una capatina in un bar di quartiere sono cure perfette per la fatica provocata dai lunghi viaggi in auto.

L’Ile aux Perroquets, una delle isole dell’arcipelago di Mingan ©Pernelle Voyage /Shutterstock
L’Ile aux Perroquets, una delle isole dell’arcipelago di Mingan ©Pernelle Voyage /Shutterstock

Il Mingan archipelago national Park

Oltre Sept Iles, il paesaggio si fa più selvaggio e rado, con una distesa di paludoso terreno nero coperto di licheni che si estende su un orizzonte grigio, punteggiato da alcuni boschetti di pini stretti l’uno all’altro per proteggersi dal vento. La meta di gran lunga più affascinante di questa regione è rappresentata dal Mingan archipelago national park, un angolo di natura di strordinaria bellezza che si estende a breve distanza della terraferma. Dopo aver fatto tanti chilometri per arrivare fin qui, sarebbe un peccato non saltare a bordo di una barca per andare alla scoperta di queste isole della costa settentrionale.

Pubblicità

Leggi anche:

Che cosa vedere e cosa fare

Durante i mesi estivi diverse agenzie propongono escursioni da Havre-Saint-Pierre e Longue-Pointe-de-Mingan, la cittadina dove si trova la maggior parte delle infrastrutture amministrative e turistiche dell’arcipelago. In linea generale, più piccola è l’imbarcazione e più piacevole sarà l’esperienza, ma tenete conto anche delle condizioni atmosferiche perché in caso di mare grosso le partenze potrebbero essere sospese.

Visitate il Cetacean Interpretation Center: costituito dai ricercatori del Mingan Island Cetacean Study (MICS), il centro permette di approfondire la conoscenza di questi misteriosi mammiferi marini.

Per vedere le balene nel loro habitat naturale, non c’è niente di meglio che unirsi ai ricercatori del MICS per un’escursione di ricerca sul campo. Durante l’uscita di circa sei ore, si ha l’opportunità di apprendere le tecniche di lavoro dei biologi marini – un’attività che coniuga al meglio divertimento e conoscenza. Le imbarcazioni partono tutti i giorni dal molo di Mingan alle 7.30 (tempo permettendo).

L’Ile d’Anticosti ©Pernelle Voyage /Shutterstock
L’Ile d’Anticosti ©Pernelle Voyage /Shutterstock
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Ile d’Anticosti

Quest’ isola estesa su una superficie di 7943 kmq ha iniziato solo negli ultimi anni a rivelare la propria bellezza a un numero sempre crescente di visitatori. Nel 1895 l’isola fu acquistata dal proprietario di una fabbrica di cioccolato (trasformatasi con il passare del tempo nell’impero della Nestlé), il francese Henri Menier, che ne fece la sua riserva di caccia privata. Grazie alla nutrita popolazione di cervi dalla coda bianca e di salmoni, l’Île d’Anticosti è sempre stata una delle mete preferite dei cacciatori e dei pescatori, ma di recente alcune zone sono state dichiarate riserve naturali e l’isola ha iniziato a richiamare anche numerosi amanti della natura. Il suo territorio è ammantato di fitti boschi, contornato da ripide scogliere e costellato di cascate, canyon, grotte e fiumi.

Chi lo desidera può raggiungere l’isola ed esplorarla autonomamente, ma il tutto va organizzato con cura. Quasi tutti i viaggiatori stranieri preferiscono visitare l’isola affidandosi a una delle agenzie che propongono pacchetti di escursioni per piccoli gruppi.

Come arrivare

Il parco racchiude un lungo tratto della Rte 138. Gli autobus Intercar fanno servizio tra il parco e Sept-Iles o Havre-Saint-Pierre.

Croisières Anticosti compie la traversata di 50 minuti per l’Île d’Anticosti.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Canada
Condividi questo articolo
Pubblicità