L’isola di Ibo, un angolo poco conosciuto di Mozambico

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Tra le placide acque dell’arcipelago delle Quirimbas, in Mozambico, Ibo è un’isola dal fascino mistico. Sulle sue coste tranquille convergono dhow di legno dalle caratteristiche vele triangolari, sulle strade senza auto si affacciano ville fatiscenti ed edifici ricoperti di muschio, mentre un crocevia di culture - araba, swahili, indiana e portoghese - riflette una storia lunga e travagliata. 

Al tramonto l’isola di Ibo assume un fascino spettrale e unico ©Eddie Gerald/Getty Images
Al tramonto l’isola di Ibo assume un fascino spettrale e unico ©Eddie Gerald/Getty Images
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Meno nota della favolosa Isola di Mozambico, più a sud, quest’isola incontaminata incorniciata da mangrovie e barriere coralline vanta una bellezza discreta non ancora segnata dal turismo su grande scala. L’accesso è difficile, a meno che non si noleggi un aereo, e le strutture turistiche, a parte qualche eccellente lodge, sono poche. Sulla costa nord-occidentale sorge un villaggio di circa 4000 abitanti, mentre più a sud ci sono mangrovie impenetrabili e piccole aziende che coltivano una pianta di caffè selvatico unica. Nella vecchia ‘città di pietra’ coloniale, rovine si alternano a palazzi e fortezze restaurati risalenti al periodo in cui Ibo era un centro del traffico portoghese di schiavi africani. 

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Perché andare all’Isola di Ibo?

Con una superficie di appena 15 kmq, Ibo è un’isola piccola con un’atmosfera suggestiva che rispecchia il suo ricco connubio di tradizione musulmana e cristiana. Il modo ideale per viverla è in una notte limpida e al chiaro di luna, quando i vecchi edifici coloniali dell’antica città di pietra assumono un aspetto inquietante e quasi surreale. Privo di strade asfaltate, negozi e persino di una banca, il centro storico sembra una città fantasma. Tuttavia, nonostante il suo carattere sonnolento e la mancanza di infrastrutture, l’isola - una volta arrivati - offre un soggiorno confortevole grazie a pochi lodge ben attrezzati. 

In queste strutture potrete rilassarvi in eleganti alloggi che riflettono la varietà di culture di Ibo e organizzare una serie di interessanti svaghi, molti dei quali acquatici. Andate a pescare granchi con i pescatori locali, fate snorkelling in acque popolate da delfini o navigate nelle aree più remote dell’arcipelago a bordo di un tradizionale dhow sospinto dal vento. 

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Le rovine di Ibo ©Christophe Cerisier/Getty Images
Le rovine di Ibo ©Christophe Cerisier/Getty Images

Come arrivare sull’isola di Ibo

Le barche per Ibo (45 min) salpano da Tandanhangue, nel remoto nord del Mozambico continentale, a 6-7 ore di viaggio dalla città di Pemba lungo una strada accidentata. In alternativa, i voli charter diretti da Pemba impiegano 20 minuti e atterrano nella piccola pista di Ibo, circa 15 minuti a piedi dalla città. 

Quando andare

Maggio-ottobre: la stagione delle piogge termina verso maggio e il tempo secco dura fino a ottobre. Luglio e agosto sono alta stagione. A fine giugno l’isola celebra il festival Kueto Siriwala, che risale a 250 anni fa. 


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