La via del sale: dalla mitica Timbuctu, attraverso il Sahara

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Sin dal Medioevo le carovane di cammelli partivano verso nord dalla leggendaria città di Timbuctu, in Mali, per raggiungere il ventoso deserto del Sahara in cerca di un prezioso minerale che poteva essere scambiato con oro e persino schiavi: il sale, o ‘oro bianco’. 

Un campo tuareg a Timbuctu©Quick Shot/Shutterstock
Un campo tuareg a Timbuctu©Quick Shot/Shutterstock
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Nell’epoca d’oro della Via del Sale, carovane di oltre 100 cammelli percorrevano quasi 800 km da Timbuctu verso nord, superando imponenti dune e affrontando tempeste di sabbia e brusche variazioni di temperatura, per raggiungere le miniere di sale di Taoudenni. Questi giacimenti furono scoperti nel XII secolo, quando l’Africa occidentale possedeva oro e avorio in abbondanza ma aveva un disperato bisogno di sale. Ben presto si svilupparono itinerari da Timbuctu verso tutte le direzioni, che collegavano  l’attuale Mali con l’Africa occidentale e meridionale, il Marocco, l’Etiopia, l’Egitto, l’Arabia e l’Europa. Attraverso il deserto non circolavano solo sale, avorio e oro ma anche persone, idee e musica, e più tardi la religione islamica. 

Nel XII e nel XIII secolo Timbuctu, oltre a essere ricca, era una fucina del pensiero islamico. Eruditi provenienti da territori lontani come la Persia erano disposti a viaggiare nel deserto per mesi pur raggiungerla. I giorni di gloria terminarono quando gli esploratori portoghesi aprirono la costa dell’Africa occidentale al commercio europeo. Ben presto Timbuctu divenne meno allettante, dal momento che i viaggi in nave dall’Europa erano divenuti relativamente facili e sicuri, mentre l’attraversamento del Sahara era ancora rischioso e tutto il Nordafrica andò incontro a un graduale declino politico ed economico. I marocchini sferrarono al commercio carovaniero un grave colpo quando, nel 1591, attaccarono Timbuctu e altre importanti città come Gao. I soldati distrussero edifici, rubarono oggetti e trasformarono i cittadini in rifugiati. 

Tra le trade di Timbuctu © Sebastia Bass
Tra le trade di Timbuctu © Sebastia Bass

Oggi la maggior parte delle rotte carovaniere non è percorsa da cammelli, ma in Mali, per il commercio locale di sale, viene ancora utilizzato un itinerario che collega Timbuctu a Taoudenni. Anche alcuni membri del popolo tuareg continuano ad attraversare il Sahara con i cammelli, percorrendo fino a 2400 km per periodi lunghi fino a sei mesi. Il sale rimane il loro bene più prezioso. 

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La celebre moschea di fango di Dyingerey Ber©Michele Alfieri/Shutterstock
La celebre moschea di fango di Dyingerey Ber©Michele Alfieri/Shutterstock

Il viaggio oggi

L’itinerario comincia a Timbuctu, le cui strade sono invase dalla sabbia del deserto. La più antica moschea della città, risalente all’inizio del XIV secolo, è quella di Dyingerey Ber. Il suo minareto di fango con puntoni di legno è una delle immagini più famose di Timbuctu. Per ammirare al meglio la moschea, salite sul tetto della Bibliothèque Al-Imam Essayouti, di fronte all’ingresso orientale. Timbuctu custodisce alcune delle migliori biblioteche islamiche del mondo, tra cui il Centre de Recherches Historiques Ahmed Baba, che racchiude 23.000 testi religiosi, storici e scientifici. 

Le miniere di sale di Taoudenni, situate 800 km a nord della città, nel deserto, sono tuttora meta di carovane di cammelli, e si possono visitare su questi animali o in fuoristrada. Il giacimento è stato scavato in un antico fondale marino che sembra estendersi in tutte le direzioni. Centinaia di uomini lavorano nella miniera (alcuni, a quanto si dice, come schiavi

a contratto), tagliando lastre di sale e caricandole sui cammelli per un viaggio di 14 giorni fino a Timbuctu attraverso una distesa di sabbia monocroma e apparentemente sconfinata, che mette a dura prova le capacità di percezione. A Timbuctu le lastre vengono caricate su barche che risalgono il corso del Fiume Niger fino a Mopti, il più grande mercato del sale dell’Africa occidentale. È possibile partecipare a questo viaggio di tre giorni in entrambe le direzioni. 

I mercati erano e restano il punto d’incontro principale in questo viaggio nel Sahara ©Quick Shot/Shutterstock
I mercati erano e restano il punto d’incontro principale in questo viaggio nel Sahara ©Quick Shot/Shutterstock
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Nel porto di Mopti potrete ammirare mattoni di sale, pesce essiccato, legna da ardere, ceramiche, capre, galline e pittoreschi personaggi che costruiscono barche. Un tempo l’itinerario carovaniero del Sahara proseguiva in direzione est verso la città di Gao, situata 350 km oltre Timbuctu, in uno degli angoli più dimenticati dell’Africa, dove sorge una splendida duna in riva al fiume, e verso il Niger. Calcolando bene i tempi potreste riuscire a viaggiare con le carovane di cammelli che due volte all’anno partono da Agadez per Bilma, in Niger, anche se oggi questo territorio è per lo più dominato dai fuoristrada. Vi occorrerà certamente uno di questi veicoli per attraversare il Sahara da Bilma fino al Cairo o a Addis Abeba, o da Timbuctu fino alla splendida Marrakech

Le escursioni nel Sahara e si possono facilmente organizzare a Timbuctu © Pablo Joanidopoulos
Le escursioni nel Sahara e si possono facilmente organizzare a Timbuctu © Pablo Joanidopoulos

Un’opzione più breve

Le brevi gite sono le escursioni più popolari nel Sahara e si possono facilmente organizzare a Timbuctu. Le più apprezzate comprendono i tour in cammello al tramonto fino alle vicine dune, volendo anche con pernottamento sotto le stelle, in genere presso un accampamento tuareg. Potete anche velocizzare il viaggio fino a Taoudenni con un fuoristrada. 

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Deviazione blues

Bamako, la capitale del Mali, è disordinata e caotica. L’impatto con le strade gremite di gente, le automobili, gli sciami di mobylettes (motorini) ronzanti e l’inquinamento è difficile da sopportare. La maggior parte dei viaggiatori, tuttavia, è attirata dalla possibilità di ascoltare melodie tra le più belle dell’Africa, eseguite con la tipica kora (arpa), e il caratteristico blues del Mali. Se amate i mercati variopinti e chiassosi che invadono le strade circostanti, e se apprezzate la vita notturna, Bamako potrebbe entrarvi nel cuore. 

Non perdetevi il blues del Mali a Bamako © StanislavBeloglazov
Non perdetevi il blues del Mali a Bamako © StanislavBeloglazov

Esperienze fondamentali

  • Camminare per le strade sabbiose di Timbuctu, grandiosa città oggi decaduta, che conserva pochi dei suoi splendidi edifici trecenteschi. 
  • Avventurarsi nel Sahara a dorso di cammello per ammirare il tramonto sulle dune e dormire sotto le stelle negli accampamenti dei tuareg. 
  • Contemplare il paesaggio lunare di Taoudenni, con le sue miniere di sale. 
  • Seguire il percorso del sale verso valle fino ai mercati del porto e ai cantieri navali di Mopti. 
  • Fare un salto a Bamako per ascoltare musiche tra le più appassionate e trascinanti di tutta l’Africa.
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Guide e prodotti consigliati:

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Il libro dei viaggi

Prepararsi al viaggio restando in poltrona

Men of Salt (Michael Benanav) L’emozionante resoconto di un viaggio di 40 giorni compiuto nel Sahara, insieme a una carovana di cammelli, da Timbuctu alle miniere di sale di Taoudenni. 

In pieno deserto (Théodore Monod) Questo diario di viaggio documenta il viaggio di quasi 2000 km compiuto nel 1923. 

Anatuf e gli uomini blu (Sofia Gallo, Dalila Mebarki e Marco Paci) Una storia illustrata, un viaggio immaginario per conoscere meglio i tuareg. 

Bamako(2006)Diretto da Abderrahmane Sissako, questo film è ambientato nellacapitale del Mali, dove il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale vengono accusati di essere la causa della povertà africana, mentre la vita nei villaggi prosegue. 

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Destinazioni in questo articolo:

Mali
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