
Nell’Umbria attraversata dal Tevere la natura sembra attendere i visitatori indossando l’abito migliore. Le poche case e le strette strade sono inserite con tale discrezione nel territorio da far pensare che siano sempre state lì. Il profumo è quello del pane appena sfornato, del fumo di legna, del vino spillato, del tartufo che, in ogni stagione, nobilita le tavole. Il tutto sotto un cielo che pare dipinto, e che del resto è lo stesso cielo immortalato dal Perugino e dal Pinturicchio. In questa parte di Umbria hanno lasciato tracce del loro passaggio etruschi, romani, longobardi e bizantini.
Come a Perugia, una delle città più incredibili della penisola: angusta e luminosa al tempo stesso, fatta di grandi monumenti e di strette vie in cui perdersi, di pietre etrusche che dialogano con moderne costruzioni, tanto viva nelle piazze quanto nel suo mondo sotterraneo e misterioso. Il centro storico protetto da mura etrusche e medievali è adagiato su un colle dall’andamento irregolare, un tempo dominato dall’acropoli etrusca. Le mura non riescono a nascondere le cime dei cipressi e dei tanti campanili che caratterizzano il profilo della città, ma ancora oggi ne proteggono i numerosi e inestimabili gioielli. La piazza principale, con i suoi monumenti e la grande fontana che sembra intagliata nell’avorio, da sola racconta la storia di Perugia. Inoltre, quando si cammina a ridosso delle mura o ci si affaccia dai parapetti delle piazze, si ammirano paesaggi sconfinati. La successione prospettica dei campanili – quello piccolo e tozzo è del Palazzo dei Priori, quello alto e squadrato di San Domenico, quello irregolare e appuntito di San Pietro – rende lo skyline della città inconfondibile. Ma quel che Perugia ha di veramente unico è la fitta e variegata rete di viabilità al suo interno, fatta di un’infinità di soluzioni diverse: le antiche e buie strade etrusche, i grandi corsi ottocenteschi, le gallerie e i passaggi coperti, fino all’acquedotto medievale riadattato a scorciatoia pensile.
Cosa vedere a Perugia
Il centro di Perugia ha approssimativamente la forma di una stella a cinque punte. Per l’esattezza, dovreste cercare di immaginare una stella marina, adagiata su uno scoglio, che è il colle sul quale è sorta la città. A ognuno dei ‘tentacoli’ corrisponde uno dei Rioni (o Borghi) nei quali Perugia è suddivisa amministrativamente sin dall’XI secolo. Questi quartieri prendono il nome dalle porte urbiche medievali più importanti: Porta Sole, Porta di Sant’Angelo, Porta di Santa Susanna, Porta Eburnea e Porta di San Pietro. Il corpo centrale della stella è costituito da Piazza IV Novembre, dove si trovavano le istituzioni più importanti della città: il Palazzo dei Priori e la cattedrale. La via principale del centro storico è Corso Vannucci (intitolato al Perugino), una sorta di scenografica passerella che corre da nord a sud, congiungendo Piazza IV Novembre (il cuore antico) a Piazza Italia (panoramico intervento post- unitario). Sarà però necessario abbandonare la via maestra per scoprire le bellezze nascoste nelle strade secondarie e inoltrarsi nei vari rioni. Le distanze non sono grandi, ma tra un saliscendi e l’altro farete molta strada; e comunque ne varrà la pena.
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