Cucina tunisina: sette piatti da provare assolutamente
I tunisini amano mangiare, ma amano ancora di più cucinare per i propri ospiti. Se vi hanno invitato a cena a casa, preparatevi a gustare una varietà di prelibatezze che scaldano il cuore e deliziano il palato. Le pietanze e i dolci tunisini vengono serviti in bellissimi vassoi di ceramica decorati con motivi geometrici o dipinti con i colori tradizionali, il verde e il giallo. La meravigliosa presentazione è solo un anticipo di ciò che proverete con l’assaggio.
Tradizioni tunisine a tavola
Se non siete stati abbastanza fortunati da ricevere un invito per una cena fatta in casa, potete rimediare in uno degli ottimi ristoranti, dai più eleganti a quelli più semplici, oppure alle bancarelle di street food. La cucina tunisina è tipicamente mediterranea; le preparazioni contengono generalmente verdura, cereali, legumi, agnello, pollo o manzo. Si fa inoltre largo uso di spezie, erbe e olio d’oliva. I piatti riflettono la storia del paese, si notano infatti influenze berbere, arabe, ebraiche e andaluse, oltre allo zampino dei turchi, degli italiani e dei francesi. Fate attenzione se siete sensibili al piccante: molti piatti sono conditi con una generosa dose di harissa, generalmente fatta in casa; questa corposa salsa è un mix inebriante di peperoncino, aglio, semi di cumino e sale.
Piatti tipici tunisini: una golosità dietro l’altra
Shakshuka
La shakshuka un piatto tipico tunisino, diffuso anche nel resto del Medio Oriente da quando gli ebrei tunisini migrarono in Israele. È una sorta di spezzatino squisito e sostanzioso a base di pomodori, cipolle, aglio e peperoni verdi, con l’eventuale aggiunta di patate, zucchine o fave quando sono di stagione. Spesso si aggiungono anche le uova a crudo, che si cuociono poi insieme alla zuppa. La shakshuka è un piatto semplice che si mangia sia a pranzo che a cena, accompagnato da pezzi di pane da intingere.
Per provare l’autentica shakshuka dirigetevi al Dar Bellaaj nella medina storica di Sfax, un affascinante ristorante a conduzione familiare che la propone in tante versioni differenti. Gli ingredienti variano a seconda della stagione quindi meglio chiedere direttamente qual è la shakshuka del giorno.
Brik à l’oeuf
Il Brik all’uovo è un classico di ogni menu tunisino: è una specie di involtino croccante e fritto, con all’interno un tuorlo d’uovo. La pasta sottile utilizzata si chiama malsouka, e viene ripiegata a forma di triangolo. Il ripieno contiene generalmente anche coriandolo e prezzemolo e a volte formaggio, patate o tonno. Viene servito ben caldo con una spruzzata di limone. Il Brik all’uovo va mangiato con le mani, facendo attenzione a non far finire l’uovo (che rimane liquido) sui vestiti!
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Couscous
Il couscous è probabilmente il piatto della cucina nordafricana più conosciuto ed è tipico in tutti i paesi del Maghreb. È originario della cucina berbera e consiste in un mix di verdure composto da patate, pomodori, zucchine, carote o zucca, mischiato con pezzi di agnello o di pollo e servito su un letto di granelli di semola. Sull’isola di Djerba e in altre aree costiere, la carne viene sostituita con il pesce. Esistono tantissime ricette diverse per il couscous, ma in Tunisia il mix di verdure include sempre i pomodori e i grani di semola vengono mescolati con una salsa a base di pomodoro.
Le Kef vanta una tradizione culinaria unica, e il couscous che si prepara qui è un equilibrio perfetto di sapori e spezie. Al Dar Boumakhlouf ordinate il bourzguen, una versione del couscous a base di agnello al rosmarino, servita con datteri e frutta secca, come mandorle, nocciole, noci, pinoli o pistacchi.
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Lablabi tunisino
Il lablabi è un piatto invernale semplice ma sostanzioso. Si trova generalmente nei ristoranti più informali di tutto il paese. Non vi stupite se dopo aver preso l’ordine il cameriere vi porta una ciotola vuota e un cestino col pane: è il segnale per mettersi all’opera. Dovete farlo a pezzi e cominciare a riempire la ciotola. Il cameriere tornerà poi per versarci sopra la zuppa di ceci condita divinamente con olio d’oliva, harissa, cumino, succo di limone, aglio e sale. A volte si aggiungono anche uova sode e tonno, quindi chiedete un “Lablabi sans oeufs et thon” se siete vegetariani o vegani.
Slata mechouia
Quest’insalata è un’altra ricetta casalinga servita come antipasto. Il nome slata mechouia significa letteralmente “insalata grigliata” e viene servita a ogni pasto. È composta da cipolle, pomodori e peperoni verdi, che vengono grigliati e tagliati finemente. Il tutto è condito con aglio, coriandolo macinato, semi di cumino, succo di limone e tanto olio d’oliva. L’harissa è un altro degli ingredienti principali quindi attenzione, l’insalata è piccante! Per un tocco in più si aggiungono i capperi e volendo anche uova sode e tonno.
L’insalata tunisina
Leggera e rinfrescante, l’insalata tunisina è un tipico contorno composto da verdure tagliate finemente, come pomodori, cipolle, cetrioli e a volte ravanello e mele. I condimenti sono olio d’oliva, limone, sale, pepe e menta essiccata per un sapore più intenso. Le olive spesso ravvivano il tutto e non anche qua fanno la loro immancabile comparsa uova sode e tonno.
Makroudh
I makroudh sono tra i dolcetti più popolari della tradizione dolciaria e altamente calorica della Tunisia. Originari di al-Qayrawan, sono degli involtini fatti con un impasto di farina di semola e olio. Ripieni di pasta di datteri, vengono fritti nell’olio per poi essere immersi nel miele.