Una Parigi insolita: niente Moulin Rouge, si va al Crazy Horse!

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Ad Anna Richards, giornalista di viaggio che vive in Francia, non sfugge certo il fascino del Moulin Rouge e il motivo per cui molti lo scelgono per assistere a uno spettacolo di cabaret a Parigi. Ritiene però che anche il Crazy Horse andrebbe preso in considerazione, e magari privilegiato.

© Marc Piasecki / Getty Images
© Marc Piasecki / Getty Images
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La ballerina di cabaret Lola Kashmir non mi rivela il suo vero nome. Quando le ballerine debuttano al Crazy Horse, ricevono un nome da "Crazy Girls". Scelta per loro in base alle preferenze, alle origini e allo stile di danza, questa identità diventa così radicata che, anche durante una serata con le colleghe ballerine, il nome d’arte è l’unico che venga usato.

L’illusione e la mistica sono le caratteristiche del Crazy Horse.

Avrete sicuramente sentito parlare del Moulin Rouge, dove le ballerine si esibiscono in sottovesti e calzamaglie. Al Crazy Horse, invece, le artiste salgono sul palco vestite solo di luci e ombre.

Ballerine sul palco del Moulin Rouge. © Getty Images for ABA
Ballerine sul palco del Moulin Rouge. © Getty Images for ABA

Il Moulin Rouge offre una tipica esperienza di cabaret parigino…

Il celeberrimo Moulin Rouge ha aperto i battenti nel 1889. La sua influenza sulla cultura popolare (il locale ha prestato il nome non solo al film di Baz Luhrmann del 2001, ma anche al musical di John Huston del 1952) ha reso il teatro e il suo mulino a vento rosso illuminato famosi in tutto il mondo. Le pale del mulino, va detto, sono crollate di recente per motivi poco chiari: lo spettacolo continua mentre ne vengono installate di nuove.

In Francia e nel resto del mondo, la maggior parte dei locali di cabaret imita il format tradizionale reso popolare dal Moulin Rouge: donne poco vestite (e alcuni uomini) si esibiscono in una sequenza di danze mentre il pubblico si gode la cena. Lo spettacolo di punta è il cancan francese, un’energica esibizione di gambe che scalciano, sottovesti volteggianti e fischi acuti.

Come il Moulin Rouge stesso, questo ballo è nato a Montmartre, inventato dalle lavandaie del XIX secolo. Stufe di essere tiranneggiate dai mariti, espressero il loro malcontento trasformando le faccende domestiche in passi di danza. Molti dei movimenti caratteristici del cancan derivano così da gesti associati ai lavori domestici: servire da bere, fare il bucato e persino cucinare. Ancora oggi i ballerini di cabaret imparano ed eseguono le tire-bouchon (cavatappi), le lavoir (lavatoio) e la mayonnaise.

Non troverete queste mosse al Crazy Horse, che si è affacciato sulla scena del cabaret francese sessant’anni dopo il suo più noto antesignano.

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Al Crazy Horse vanno in scena spettacoli sexy di grande raffinatezza.
Al Crazy Horse vanno in scena spettacoli sexy di grande raffinatezza.

… ma dovreste proprio provare il Crazy Horse

Delle venti danze che compongono la scaletta del Crazy Horse, alcune sono in repertorio dagli anni ’50, altre sono state introdotte solo quest’anno. Questo consente di assistere a due spettacoli del Crazy Horse nello stesso giorno e non vedere lo stesse esibizioni. Ogni spettacolo presenta una troupe di 15 Crazy Girls a tempo pieno e 20 a tempo parziale, intervallate da esibizioni di vari ballerini hip-hop, cantanti e contorsionisti.

L’approccio all’apprendimento di nuove danze è intenso e coinvolgente. Per God Save Our Bareskin (Dio salvi la nostra pelle nuda), una danza ispirata alle guardie dalle divise rosse e dai berrettoni di pelo che piantonano Buckingham Palace, uno dei soldati appartenenti al corpo è arrivato a Parigi per insegnare alle Crazy Girls a camminare, scandire i movimenti e salutare come le vere guardie reali.

Elton John, Edith Piaf ed Ella Fitzgerald sono solo alcuni dei grandi nomi che si sono esibiti al Moulin Rouge, ma anche il Crazy Horse ha avuto la sua parte di ospiti stellari, tra cui Pamela Anderson, Conchita Wurst e Dita von Teese (quest’ultima ha coreografato uno dei numeri più famosi del repertorio del Crazy Horse, Undress to Kill).

Luci, ombre e corpi. © Kristy Sparow / Getty Images
Luci, ombre e corpi. © Kristy Sparow / Getty Images
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Per Lola Kashmir, l’approccio non tradizionale del Crazy Horse è stato il lasciapassare per il mondo del cabaret. Nella nativa Nuova Zelanda, il cabaret e il burlesque erano praticamente sconosciuti. Pur essendosi formata come ballerina contemporanea, non si è mai sentita particolarmente vicina a questo stile, così ha fatto rigide economie, è volata a Parigi e ha sostenuto un’audizione per il Crazy Horse.

L’azzardo è stato ripagato: la sua formazione è iniziata nel 2019. Poiché le coreografie e le tecniche del Crazy Horse erano completamente diverse da quelle di altri locali di cabaret, Kashmir non era l’unica a partire in salita: nessuno dei suoi colleghi ballerini aveva mai fatto qualcosa di simile.

«Venendo dalla Nuova Zelanda, mi sento onorata di esibirmi su un palco storico nella capitale del cabaret», dice Kashmir. «Ma soprattutto, esibirmi vestita solo di luce al Crazy Horse mi fa sentire potente».

Come assistere agli spettacoli

Il Crazy Horse offre due spettacoli al giorno, tre il sabato. Le prenotazioni possono essere effettuate online: i biglietti costano a partire da 135 euro e includono una bottiglia di rosé.

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