Guida alla Liberia – il paese meno visitato dell’Africa occidentale

6 minuti di lettura

La Liberia, la più antica repubblica africana, offre al visitatore montagne da scalare, città da esplorare, ampie spiagge sabbiose e parchi nazionali popolati da alcuni degli animali più enigmatici del continente. In questo paese si può inoltre fare surf, nuotare e dedicarsi ai trekking, o semplicemente rilassarsi su un'amaca ai margini della foresta pluviale. Eppure nessuno dei vostri amici è già stato qui.

Le splendide spiagge della Liberia racchiudono buona parte del potenziale turistico del paese © Bethany Fank / Getty Images
Le splendide spiagge della Liberia racchiudono buona parte del potenziale turistico del paese © Bethany Fank / Getty Images
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Benvenuti in una delle ultime frontiere dell'Africa. Creato per dare una patria agli schiavi americani che avevano ottenuto la libertà, questo paese sorprendente e sconosciuto si sta lentamente riprendendo dopo anni di conflitti interni, ma finora solo pochissimi viaggiatori lo hanno scoperto. E oggi che si sta aprendo al mondo, potrebbe essere il momento perfetto per visitarlo, a patto di essere disposti ad allontanarsi dalle destinazioni più battute per vivere un’avventura impegnativa. 

Ma dove caspita è la Liberia?

Quando l'American Colonization Society cercò una patria per gli schiavi americani liberati nel 1822, fu scelto un pezzetto di Africa occidentale che era stato ignorato dal mondo esterno sin da quando le potenze europee avevano fondato (e in seguito abbandonato) i loro avamposti commerciali nel XVII secolo. La storia di questo territorio prima della fondazione della Liberia è in gran parte ancora ignota, ma i nuovi arrivati ​​iniziarono a forgiarsi una patria che conservava qualcosa dell’America insieme a un po’ di Africa occidentale, e che si svilupperà in qualcosa di diverso da tutto il resto del mondo.

Incuneata tra Sierra Leone, Guinea e Costa d'Avorio, oggi la Liberia vanta un lungo litorale sull’Atlantico e un entroterra di fitte foreste che è tuttora una delle zone meno esplorate dell’Africa occidentale. Il governo liberiano ha appena siglato un accordo con la Norvegia per cessare il disboscamento nelle foreste pluviali intatte del paese in cambio di aiuti allo sviluppo, ma in questi territori le infrastrutture turistiche sono limitate perciò addentrarsi nella loro natura rigogliosa richiede un certa pianificazione.

Monrovia, la capitale sul mare, è il luogo da cui partono quasi tutti gli itinerari in Liberia © jbdodane / Getty Images
Monrovia, la capitale sul mare, è il luogo da cui partono quasi tutti gli itinerari in Liberia © jbdodane / Getty Images
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Come si raggiunge la Liberia?

Con un po’ di pianificazione! L’unico aeroporto internazionale – il Roberts, 35 km a sud-est della capitale Monrovia – è servito da pochissime linee aeree, perciò raggiungere il paese richiede uno scalo a Bruxelles, Accra, Lagos, Nairobi o Casablanca. Ottenere il visto è invece piuttosto semplice; le rappresentanze diplomatiche liberiane all’estero incoraggiano il turismo, tuttavia per visitare il paese sono indispensabili il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla e un passaporto con validità residua di almeno sei mesi.

Raggiungere Monrovia è soltanto l’inizio dell’avventura, poiché per esplorare la costa e le foreste dell’entroterra vi occorrono un’automobile con conducente e una guida; in alternativa potete viaggiare per giorni e giorni su strade sterrate e sconnesse a bordo di minibus o taxi brousse collettivi. Tutta questa pianificazione logistica, necessaria per spostarsi all’interno del paese, fa sì che molti visitatori scelgano in realtà la soluzione più semplice, ovvero un tour organizzato da un'agenzia specializzata in viaggi avventurosi in Africa.

Cinque curiosità sulla Liberia:

  • La Liberia è diventata la prima repubblica indipendente dell’Africa nel 1847
.
  • Il 12% delle navi di tutto il mondo batte bandiera liberiana
.
  • Il presidente George Weah è stato un calciatore del Manchester City e del Chelsea
.
  • I livelli di inquinamento della Liberia sono inferiori a quelli di USA e Regno Unito.
  • L’Etiopia e la Liberia sono le uniche due nazioni africane a non essere mai state colonizzate dalle potenze europee.
Le spiagge offrono una pittoresca panoramica della vita quotidiana degli abitanti della Liberia © Fabian Plock / Getty Images
Le spiagge offrono una pittoresca panoramica della vita quotidiana degli abitanti della Liberia © Fabian Plock / Getty Images
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Che cosa si può visitare in Liberia?

Prima della guerra civile, il turismo in Liberia si concentrava sulle splendide spiagge di sabbia dorata, lambite dalle onde impetuose dell'Oceano Atlantico. Le spiagge sono ancora lì: magnifiche distese orlate dalle palme che si gettano nel mare a nord e sud di Monrovia. Il potenziale turistico della costa Atlantica è ragguardevole, ma in Liberia ci sono ancora pochissimi resort, sparsi nei pressi della capitale e nella tranquilla località per surfisti chiamata Robertsport, più a nord. Vicino a Monrovia, il Libassa Ecolodge si estende dalla foresta alla spiaggia, e ha una piscina che serpeggia come un pigro fiume attraverso tutto il complesso.

La Liberia ha anche un cospicuo patrimonio architettonico, che fonde temi africani con elementi anteguerra del sud americano, ma a causa dei problemi politici della nazione, gran parte di esso sta andando in rovina. Il governo ha grandi ambizioni di restaurare le ville e gli edifici pubblici fatiscenti, ma per il momento esplorarli è un'esperienza affascinante e talvolta inquietante per chi ama i luoghi abbandonati.

Nella remota cittadina di Harper, al confine con la Costa d'Avorio, si trovano le residenze un tempo imponenti di William V.S. Tubman, il presidente liberiano che detenne più a lungo la carica, ispirate alle sontuose dimore delle piantagioni del sud americano. L’ormai fatiscente Star Masonic Lodge di Harper ha un alto colonnato in facciata nello stile della Millford Plantation di Pinewood, nella Carolina del Sud, mentre la William Tubman Mansion ricorda un cinema art déco.

Il fatiscente Hotel Ducor e la sua piscina, dove Idi Amin nuotava con la pistola in mano © Edwin Remsberg / Getty Images
Il fatiscente Hotel Ducor e la sua piscina, dove Idi Amin nuotava con la pistola in mano © Edwin Remsberg / Getty Images

Anche la capitale, Monrovia, fa la sua parte per quanto riguarda i ruderi maestosi. L'Hotel Ducor – una sagoma derelitta in Broad Street, con scaloni cadenti e la piscina piena d’acqua piovana e alghe – fu l’albergo più prestigioso lungo la costa atlantica, frequentato dai personaggi di spicco dell’Africa occidentale. Idi Amin nuotava in piscina con la pistola in mano, e la cantante sudafricana Miriam Makeba intratteneva i capi di stato nel bar. Pochi passi più in là, in Benson Street, il Tempio Massonico di Monrovia, tuttora occupato, è una sorta di Casa Bianca post-apocalittica, con una facciata neoclassica dalla tinteggiatura scrostata.

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Le onde sulla spiaggia di Robertsport sono molto apprezzate dai surfisti © John Seaton Callahan / Getty Images
Le onde sulla spiaggia di Robertsport sono molto apprezzate dai surfisti © John Seaton Callahan / Getty Images

Che cosa si può fare durante una vacanza in Liberia?

Godetevi le magnifiche spiagge. I venti che soffiano dall’Atlantico creano le condizioni perfette per il surf da maggio a ottobre, e le onde più consistenti si formano in aprile, maggio e agosto. Molti professionisti di questo sport considerano i left point break della Liberia come i migliori di tutta l’Africa e la località balneare di Robertsport, 80 km a nord-ovest di Monrovia, è diventata una popolare meta dei surfisti, grazie ad alcuni resort appositamente attrezzati e una serie di eccellenti break lungo la costa (secondo la gente del posto i migliori sono Cassava e Cotton Tree). Per quanto riguarda gli alberghi, consigliamo il Nana’s Lodge con le sue variopinte casette sulla spiaggia, o l'Hippo Resort Liberia, avviato di recente, che offre capanni con tetto di paglia, un’atmosfera vivace e buone pizze, cotte in un vero forno a legna.

Un ippopotamo pigmeo, una delle tante specie di fauna selvatica che vivono nella foresta guineana del Sapo National Park © Manoj Shah / Getty Images
Un ippopotamo pigmeo, una delle tante specie di fauna selvatica che vivono nella foresta guineana del Sapo National Park © Manoj Shah / Getty Images
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L'altra grande attrattiva della Liberia si trova nell'entroterra. Raggiungibile percorrendo strade sterrate e sconnesse dall’abitato rurale di Zwedru oppure da Greenville, sulla costa a sud di Monrovia, il Sapo National Park tutela la parte più vasta di ciò che rimane della foresta guineana superiore, che in passato si estendeva ininterrottamente dalla Guinea al Togo. Il modo più semplice per visitare il parco è con un un tour organizzato in partenza da Monrovia, nel corso del quale si può pernottare in tenda presso il quartier generale del parco e poi visitare a piedi la fitta foresta in cerca di scimpanzé, elefanti selvatici, leopardi e l'affascinante ippopotamo pigmeo, una versione ridotta del suo cugino più famoso che potrebbe comodamente stare nel bagagliaio di una station wagon. Gli amanti del birdwatching potranno avvistare buceri, aquile e i turachi blu maggiori dalla sgargiante livrea.

La Liberia è sicura?

Sebbene siano ancora ben evidenti le devastazioni provocate dalle due guerre civili (1989-1997 e 1999-2003), la Liberia è oggi più sicura da visitare di quanto non sia stata negli ultimi anni. A Monrovia è tornata la stabilità e la costa e le infrastrutture vengono lentamente ripristinate, tuttavia le strade sono ancora in gran parte sterrate, rendendo difficili gli spostamenti via terra durante la stagione delle piogge (maggio-novembre). Il virus ebola è comparso in Liberia, Sierra Leone e Guinea nel 2014, ma nel 2015 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che la regione non è più a rischio epidemia.

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