Europa: viaggi in autunno. Da Amsterdam alla Cappadocia

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Gli intensi sapori della Slovenia, le atmosfere dei canali di Amsterdam, dove aria, acqua e pietra si fondono, l'arcaica magia della Cappadocia o l'arte antica del viver bene in Umbria? Ecco le nostre idee per fare dell'autunno una delle stagioni migliori per viaggiare.

Slovenia, l'abbinamento perfetto

In tutto il Paese si festeggia con una certa euforia la Festa di San Martino (11 novembre). In questo periodo il mosto diventa finalmente vino nuovo. Ricorrenza da non perdere per verificare anche qui la validità del detto "Dio li fa e poi li accoppia": in Slovenia l'abbinamento tra cibo e vino è quasi un'ossessione. Fa' un salto in una delle sue tre regioni vinicole, il Podravje, la Primorska e il Posavje, e degusta più che puoi. Il pršut (prosciutto) accompagnato da olive nere e un bicchiere di Teran è un incontro che rasenta la perfezione. C'è magnifica sintonia anche tra i piatti di carne dal sapore più intenso, come il gulasch, e il vino Cvicek. Con i dolci non può mancare un bicchiere di Rumeni Muškat di vendemmia tardiva.

Pubblicità

Olanda, tra arte e cannabis

Se per te l'autunno significa il dolce tepore di un camino in un'antica casa, campagne avvolte da una nebbia sottile in un'atmosfera sospesa, ma anche trasgressione e quella sottile ebbrezza che dà la grande arte, l'Olanda è un piacevole passaggio obbligato. I canali di Amsterdam compiono 400 anni e in novembre saranno un'esplosione di luci e mostre. Ad Haarlem, al Teylers Museum, fino al gennaio 2014 sono esposte 100 opere di Rembrandt. E poi c'è la Cannabis Cup, ancora ad Amsterdam, dal 24 al 28 novembre. Oltre al migliore spinello, si premia anche il miglior "comico della canna".

Turchia, condizioni perfette

A novembre il clima a Istanbul e sulle coste dell'Egeo dà il meglio di sé. Se a questo aggiungi un evento interessante e la prospettiva di fare un bel po' di attività all'aperto, la tentazione si fa forte. A Bursa, in Anatolia occidentale, fino al 25 ottobre andrà in scena il Festival di Karagöz: preparati a feste e spettacoli che celebrano il tradizionale teatro delle ombre, con burattinai che arrivano da ogni dove. Se ami il trekking, sono decisamente appaganti i percorsi che si snodano in Cappadocia, tra i Camini delle Fate e intorno al Monte Ararat. E nel tardo autunno, quando scende la neve, puoi darti allo sci di fondo tra i monti del Kaçkar, a un passo dalla costa del Mar Nero.

Andalusia: quasi tutta per te

L'entroterra della provincia di Málaga è uno degli scorci più incontaminati dell'Andalusia, sicuramente lontano dalle rotte più battute. Le sue atmosfere autunnali sono incantevoli e rarefatte. Ronda è forse il più suggestivo tra i pueblos blancos (villaggi bianchi) della zona e deve il suo nome al fatto di essere "circondata dai monti". Un posto capace di stregare personalità come Hemingway, che immortalò Plaza de España in Per chi suona la campana, e Orson Welles, ma anche di prenderti per la gola con le cene a lume di candela del ristorante Casa Santa Pola. Il massimo è arrivare in treno percorrendo la linea che collega Bobadilla e Algeciras.

Pubblicità

Parigi, andando per caffè

I caffè parigini sono salotti per gli abitanti del quartiere. Posti dove mangiare e bere, leggere, scrivere, conoscere persone, innamorarsi e disinnamorarsi. Nelle sale del Les Deux Magots aleggia ancora la presenza di Sartre e Picasso, ma questa non è l'unica vedette del momento. Lungo il sempre più frequentato Canal Saint-Martin, i bobo (bourgeois bohémien) della città hanno cominciato a ritrovarsi attratti dall'atmosfera piacevolmente informale. Se ti piace il binomio caffè-oasi di pace, prova anche il Café La Fusée: un locale perfetto per concedersi una sosta dal caos dei dintorni del Centre Pompidou. E il celebre Café de Flore? È sempre là, in Boulevard Saint-Germain, e non ha perso un briciolo di allure dai tempi gloriosi di Simone de Beauvoir.

Umbria: lungo la strada del Sagrantino

Montefalco e Bevagna, due paesi che sembrano usciti da una cartolina, e poi borghi altrettanto suggestivi come Gualdo Cattaneo, Giano dell'Umbria e Castel Ritaldi. Sono solo alcuni degli incontri lungo questa strada del vino umbra, splendida da percorrere in automobile, in moto o in bicicletta. Fa' base a Bevagna e lasciati coccolare dall'ospitalità dei suoi abitanti: vivono in uno dei paesi più belli d'Italia e questo li fa sembrare mediamente piuttosto soddisfatti. Lungo la strada che da Bevagna va a Spoleto, fermati a degustare i vini dei produttori locali. Il loro Montefalco Sagrantino DOCG è favoloso, che sia secco o che sia passito.

Pubblicato nel
Condividi questo articolo
Pubblicità