Viaggio a Salerno: che cosa vedere nella seconda città della Campania e nei suoi dintorni
Sarebbe un peccato sottovalutare Salerno, questa città ha una storia peculiare, celebrata da alcune vestigia storiche di straordinario interesse. Le viuzze del centro, poi, con il loro tripudio di archi, chiesette profumate di antico, colonne romane che fanno capolino dalle facciate delle case, sono pronte ad accogliervi e a mettervi a vostro agio. In questo articolo vi raccontiamo che cosa vedere a Salerno e vi suggeriamo tre strepitose gite in giornata nella sua provincia.

Il Duomo e la Chiesa di San Giorgio
Se in tutta la Campania poteste visitare soltanto un luogo sacro, la cattedrale di Salerno rientrerebbe di sicuro tra gli edifici da scegliere. Prima di tutto, si tratta di un sito di straordinaria importanza: commissionato da Roberto il Guiscardo e consacrato nel 1084 da papa Gregorio VII, è da quasi 1000 anni il simbolo della città. Da un punto di vista artistico, poi, è come se l’irripetibile armonia di forme dei diversi ambienti riuscisse a sintetizzare in un’unica architettura secoli di idee, influssi, stili, attraversando a ritroso il tempo.

Per rendersene conto, è sufficiente salire la scalinata secentesca e raggiungere il quadriportico: le 28 colonne, le decorazioni in pietra vulcanica e la porta bronzea dell’XI secolo conferiscono all’insieme un aspetto maestoso. L’interno, poi, è uno scrigno di meraviglie: l’iconostasi, ma anche i pavimenti del coro e della parte destra del presbiterio, ipnotizzano il visitatore.
Se il Duomo stupisce per la sua imponenza, non va sottovalutata la bellezza barocca della vicina Chiesa di San Giorgio. Con le sue decorazioni, vi sedurrà per l’armonia stilistica dell’intero apparato ornamentale, il tripudio di stucchi e marmi policromi e le piastrelle maiolicate del pavimento.

Castello di Arechi: a tu per tu con i Longobardi
La posizione strategica in cima a un monte spinse il re longobardo Arechi II ad ampliare una struttura bizantina e così sorse il Castello che ancora oggi porta il suo nome. Oggi è soprattutto il panorama sensazionale che domina la costa ad attrarre qui la maggior parte dei visitatori, anche se la particolare atmosfera del luogo, tra torri e mura medievali, non è da sottovalutare. Vi consigliamo di visitare anche il piccolo museo archeologico, che espone monete e ceramiche ritrovate sul luogo. Il castello può essere raggiunto in auto in 10 minuti dal centro, con l’autobus n. 19, o a piedi, con una balsamica ascesa di una mezz’ora attraverso la pineta.
Salerno e il mare: non proprio spiaggia, ma una certa atmosfera
Salerno è una città affascinante, ma è innegabile che le migliori spiagge della sua provincia si incontrino verso sud-est e il Cilento. C’è da dire, però, che la centralissima Spiaggia di Santa Teresa, con le palme e le gradinate in legno, è un luogo molto piacevole per ritrovarsi prima di cena, mentre la più ampia Spiaggia di Via Allende, a 8 km dal centro, si presta a un pomeriggio di relax o a una passeggiata sulla sabbia.
Una delle esperienze più appaganti qui in città è passare una bella serata in uno dei locali del lungomare. Sono numerosi, ma uno dei nostri preferiti è la Locanda del baccalà (Lungomare Trieste, 159): si può scegliere un singolo piatto, optare per il menu degustazione o prendere stuzzichini d’asporto. Interessante è anche il ristorante La pescheria (Corso Garibaldi, 227). Si spende più della media, ma l’esperienza culinaria merita, tra i primi a base di pesce e il pescato del giorno.
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In giro per la Salerno contemporanea
Come spesso accade quando si visita una città, anche a Salerno non conviene soffermarsi soltanto sul centro storico. Vero, la città nel dopoguerra è cresciuta in modo caotico, ma oggi Salerno può finalmente mostrare tutto l’orgoglio di chi ha saputo trasformarsi. Sono stati demoliti edifici, costruite piazze e aree verdi, il lungomare ha assunto quel mix di romanticismo e funzionalità che si conviene alla passeggiata di un’importante città costiera. Ad un piano urbanistico ben concepito, poi, si sono aggiunti i grandi nomi dell’architettura contemporanea, che hanno contribuito a portare il capoluogo alla ribalta. Qualche esempio? Le geometrie della Cittadella Giudiziaria di David Chipperfield e la forma a ostrica della Stazione Marittima di Zaha Hadid sono diventati simboli del rinnovamento salernitano, così come il futuristico Salerno Port Village di Marina d’Arechi, uno dei più grandi porti turistici del Mediterraneo, con opere di Santiago Calatrava.
Salerno in festival: appuntamenti tra libri e film
Tra le occasioni da non perdere in un soggiorno a Salerno ci sono anche alcuni festival ed eventi ricchi di stimoli e fermenti. A giugno si tiene Salerno Letteratura, non solo una festa per gli amanti della narrativa, ma un’occasione per valorizzare chiese, teatri, parchi cittadini, che per l’occasione ospitano reading e incontri di altissimo interesse culturale. A inizio autunno, poi, è la volta della Festa di San Matteo: il 21 del mese si festeggia il santo patrono con una solenne processione per le vie del centro, ma tra conferenze, spettacoli ed eventi vari le ragioni d’interesse non mancano neppure nei giorni precedenti. Il Festival del Cinema è l’appuntamento di novembre: ha superato le 70 edizioni e continua a rinnovarsi, tra dibattiti, lezioni e convegni.

Tre gite in giornata: Paestum, Vallo di Diano e il Cilento
Scoprire Salerno significa anche esplorare i luoghi più iconici della sua provincia. La prima gita in giornata non può che portarvi a Paestum, luogo straordinario per la memoria classica che nemmeno il tempo e l’abbandono sono riusciti a intaccare. La maestà dei tre templi principali è rimasta intatta, mentre i soavi roseti che fioriscono due volte l’anno, già celebrati da Virgilio e Marziale, adornano le sublimi architetture di cromie bucoliche.
Nell’entroterra, la metà da non perdere è la fertile conca nota come Vallo di Diano. Il territorio è ammaliante in ogni sua espressione, per la Certosa di Padula, uno dei più grandi monasteri d’Europa, e per le grotte di Pertosa-Auletta, ma diventa fiabesco in prossimità del Vallo, un lungo e fertile altopiano, una sinfonia di campi coltivati, piccoli corsi d’acqua, montagne in ogni direzione a sfumare la bucolica bellezza del paesaggio.
Tornando alla costa, e mantenendo la promessa di spiagge fatta in precedenza, il consiglio è di puntare sul Cilento, dove vi aspettano località marinare dalla bellezza mozzafiato. Una di queste è Palinuro, paese che prende il nome dal mitologico nocchiero di Enea. Forse dal punto di vista architettonico non è molto interessante, ma la natura che circonda la cittadina è eccezionale.