Un giorno perfetto a spasso per Parigi

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

La capitale francese ha monumenti che sarebbe imperdonabile trascurare. Forse, però, l'anima della città si svela al meglio negli angoli meno conosciuti, sui mitici ponti illuminati dalle luci della notte o negli endroit che si aprono all'improvviso tra i boulevard. La passeggiata che ti proponiamo mette insieme tutto questo

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La mattina sulla Rive Gauche

Inizia la giornata sulla Rive Gauche, davanti al Pont de la Concorde, e osserva il panorama a 360° di quello che per molti è il luogo più rappresentativo della Ville Lumière: Place de la Concorde. La città si apre intorno a te, con scorci mozzafiato della Senna e dei Champs-Élysées.  Al centro di Place de la Concorde non puoi non notare l'obelisco di granito rosa che svetta con la sua punta dorata. Risale a 3300 anni fa, ma fu donato alla Francia soltanto nel 1831 dal viceré e pascià d'Egitto. In questa piazza, nel 1793, la testa di Luigi XVI cadde sotto la ghigliottina allestita nell'angolo nord-ovest, vicino alla statua che rappresenta la città di Brest. Nei due anni successivi, un'altra ghigliottina - collocata vicino all'entrata del Jardin des Tuileries - fece rotolare le teste di 1343 persone, comprese quella bellissima di Marie-Antoinette, e quelle ben più calde di Danton e Robespierre.
Prosegui con una rasserenante passeggiata sulla Rive Gauche, sul prato lungo 500 metri detto Eslpanade des Invalides. All'estremità meridionale, si trova il mausoleo di Napoleone, sempre un mito per i francesi.

Pranzo sulla Rive Droite

Con un balzo sulla Rive Droite (il Pont de la Concorde può essere un ottimo trampolino) portati al Musée de l'Orangerie: qui ti aspettano capolavori di Monet (le Ninfee), Cézanne, Matisse, Picasso, Renoir, Sisley, Soutine e Utrillo. Se ti sembra poco, percorri un tratto del suggestivo Quai des Tuileries, passa la Senna dal Pont Royal e tuffati tra i tesori del Musée d'Orsay: ancora Monet e grandi maestri dell'impressionismo in questo tempio dell'arte ospitato in una ex-stazione meravigliosamente convertita in museo permamente con l'intervento di Gae Aulenti. E poi torna verso Les Invalides per il doveroso tributo al genio sofferto di Auguste Rodin e all'enigmatica posa del suo Penseur

A questo punto, per quanto l'arte sia il tuo pane, ti sarà venuta fame. Trovare un posto in cui pranzare nel cuore aulico di Parigi non è uno scherzo, perciò segui il nostro consiglio e punta dritto sulla Grande Épicerie (26 rue de Sèvres, 10 minuti a piedi dal Musée Rodin). Si possono portare via panini e sushi e un picnic improvvisato nel bel mezzo dello sfarzo regala sempre emozioni. 

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Pomeriggio nel Quartiere Latino

Inizia il pomeriggio passeggiando verso la Tour Eiffel e poi infilati in uno degli ascensori che fanno lo yo-yo lungo i piloni d'acciaio del totem parigino. Non avere fretta di arrivare in cima e ricorda che gli ascensori sono gestiti da computer che bloccano la partenza in caso di carico eccessivo. Se hai le gambe che fremono, puoi affrontare i 1665 scalini del lato sud. 
Questo è il momento giusto per un'incursione nella Parigi meno conosciuta: prendi un Batobus e raggiungi il Jardin des Plantes. Fondato nel 1626 come giardino delle erbe di Luigi XIII, il giardino botanico è un'oasi di relax nel cuore della città. Accoglie giardini d'inverno, serre tropicali e una sezione alpina, ma anche una scuola di botanica. 

A questo punto, eplora il Quartiere Latino, che deve il suo nome all'uso di conversare in latino fra studenti e professori invalso fino alla Rivoluzione. Questo, l'avrai capito, è il centro accademico della città (e non solo). Tutto orbita intorno alla Sorbonne, la celebre università ingentilita da fontane e punto di riferimento della vita culturale del mondo intero. Osserva divertito il via vai un po' compiaciuto degli universitari che percorrono Boulevard Saint-Michel in cerca del libro o del disco giusto, o guardali in azione nel Musée National du Moyen Âge, in una delle biblioteche o, semplicemente, mentre si rilassano sulle panchine. Se cerchi qualcosa di più terreno, perlustra i bar e le boutique della vicina rue Mouffetard

Cena a Saint-Germain

La serata del tuo giorno perfetto non può che iniziare a Saint-Germain-de-Prés, uno dei quartieri più eleganti e carichi di magnetismo di Parigi, legato in modo indissolubile alla grande stagione culturale vissuta dalla città nel Novecento, quando da queste parti bazzicavano Sartre, de Beauvoir, Camus, Hemingway, Fitzgerald, Pound e Joyce. Oggi più raffinato che mai, Saint-Germain ospita boutique di qualità, oltre a caffè letterari divenuti vere e proprie istituzioni come il Café de Flore e Les Deux Magots
A Saint-Germain sarebbe un peccato non cenare e bere qualcosa. Il nostro consiglio? Prova la cucina tradizionale francese al Petit Zinc, a due passi dalla Église Saint-Germain-de-Prés. Tieni presente, però, che più che di una brasserie si tratta di un ristorante di classe.

Termina la serata lasciando spazio al tuo estro. Se sei in vena romantica, continua a passeggiare lungo la Senna verso l'Île de la Cité e Notre Dame, illuminate dalla luce di mille lampioni, oppure rompi decisamente gli schemi con una capatina in uno dei locali più eccentrici della Rive Droite: La Favela Chic non è solo un ottimo ristorante, perché una volta sparecchiati i tavoli i clienti vi salgono per ballare, scatenarsi e flirtare mentre sorseggiano caipirinha e mojito. Parigi è anche questo.

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Qualcosa di più? Scopri gli itinerari d'autore

A Parigi si trovano più mercati che musei, più panetterie che giorni dell'anno. Le terrasses dei caffè, le brasseries centenarie, le cantine, le pasticcerie in cui si vendono religieuses e macarons sono elementi costitutivi dell'identità cittadina. «Parigi è il mito originario della gastronomia» afferma Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Con i suoi ristoranti a tre stelle Michelin, la città resta, dopo Tokyo, una delle più prestigiose del mondo in questo campo. 

Parigi è una soupe d'artichaut à la truffe noire di Guy Savoy, una baguette morbida e croccante uscita dai forni del Paradis du Gourmand, un panino bo-bun dell'avenue d'Ivry, un gelato da Berthillon sull'Île Saint-Louis, un piatto da mangiare in piedi al mercato degli Enfants-Rouges

La Parigi Gourmand è un percorso d'autore con inzio al Musée Carnavalet e termine a Place de la Madeleine. Ma è solo uno dei dieci speciali itinerari attreverso cui Charles Berberian e Olivier Bauer nella nuova guida Parigi ti raccontano la capitale francese. 

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