Praga, intorno al quartiere del vino

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Con il suo panorama fiabesco, le solide tradizioni e le pilsner perfette, Praga continua a catturare i visitatori. E a settembre, con una certa voglia di vino nuovo e di vendemmia nell'aria, regala l'inebriante scorcio di un quartiere che non molti conoscono e che, guarda caso, porta il vino nel proprio nome.

Praga, tra i tetti di Staré Mesto © Fotografia di Roberto Scarpone
Praga, tra i tetti di Staré Mesto © Fotografia di Roberto Scarpone
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LA GIORNATA IDEALE

Inizia dall'Ebel Coffee House nel Cortile di Týn, leggendo tranquillamente i giornali davanti a un gigantesco cappuccino. Poi attraversa il fiume e passa il resto della mattina a vagare per i giardini di Malá Strana, fermandoti a leggere nei Giardini del Palazzo sotto il Castello. A pranzo assaggia un po' di candát (luccio) alla griglia, seduto a un tavolo sul fiume al Rybárský klub. Poi prendi la funicolare fino a Petrín e passeggia nei giardini che portano al Monastero Strahov. Dopo questa lunga camminata, siedi in una birreria all'aperto e continua ad ammirare la città davanti a un bel boccale di Gambrinus. Concludi al meglio la giornata con una cena sulla terrazza di U zlaté studne, da dove potrai godere la vista della città al tramonto. Poi ti aspettano il jazz dal vivo (e un'altra birra) all'U malého Glena.

CITTÀ DI CONTRASTI

Staré Mesto, la Città Vecchia, è affollatissima di giorno e di notte. I ristoranti e i bar intorno a Piazza della Città Vecchia (Staromák per i praghesi) applicano tariffe quasi criminali. Camminare per gli stretti vicoli nei giorni di pioggia richiede grande destrezza, per evitare di essere infilzati dalle punte degli ombrelli. Di notte non è difficile imbattersi in qualcuno che ha alzato un po' troppo il gomito. Tutte cose che si dimenticano di fronte al delirio barocco della Chiesa della Vergine Maria di Týn, allo splendore liberty della Casa Civica o al magnifico scorcio del Castello dalla sponda opposta della Moldava.

IL QUARTIERE DEL VINO

I bar e i ristoranti di Vinohrady sono sempre pieni di persone in cerca di un buon caffé, di un calice dell'ottimo vino locale e, naturalmente, di qualche ora di completo relax. Vinohrady significa "vigneti", in riferimento alle viti che venivano coltivate su queste colline nei secoli passati. Il quartiere è una splendida combinazione di eleganza e trascuratezza, di raffinata nobiltà e di semplice vita quotidiana. Alcuni negozi conservano le atmosfere della Praga di qualche anno fa, prima che la città divenisse la meta prediletta dei turisti di tutto il mondo. Karel Vávra vende violini fabbricati a mano secondo l'antica sapienza dei liutai boemi.

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OMAGGIO A KAFKA

Franz Kafka scrisse le sue opere in tedesco, ma trascorse tutta la vita a Praga. Il suo romanzo Il processo può essere interpretato come una geografia metafisica di Staré Mesto, in cui il labirinto di vicoli e passaggi nascosti infrange i consueti e rigidi confini tra strade e cortili interni, tra spazio pubblico e privato, tra reale e immaginario. Kafka scrisse Il processo in un appartamento di Strada Bilková 22. Alla sua morte fu sepolto nel cimitero ebraico di Zizkov.

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