Vivere Il Cairo come un local
Scoprire le meraviglie dell’Egitto è sempre un'avventura meravigliosa. Leah Bremer, autrice Lonely Planet, è tornata in città per scoprire una capitale completamente cambiata per certi aspetti ed esattamente la stessa per altri. Ci vuole un po’ di tempo per abituarsi alla vita nel paese che collega il Nord Africa al Medio Oriente, ma una volta imparato ad evitare le tempeste di sabbia e a dare la precedenza ai gatti randagi, Leah ha iniziato a sentirsi a casa. Ecco i suoi consigli per vivere a Il Cairo come un local.
Il Cairo, cose da vedere quando gli amici sono in città
Dopo una giornata di shopping al suq di Khan Al Khalili, li porto a cena a Le Palmeraie, un ristorante marocchino al Sofitel, dove si può fumare anche il narghilè. La vista sul Nilo è incantevole e i clienti possono godersi la cena ammirando la zona portuale del Cairo, una parte storica della città. L’ambiente poco illuminato e il cibo servito sono tipici del posto, come i vapori che si levano dai piatti, rilasciando profumi di agnello e di tajine di gamberi. Iniziate con le insalate piccanti e finite con una shisha dal sapore fruttato e dolce, mentre il vostro sguardo sarà catturato dalla ballerina di danza del ventre.
Cosa visitare al Cairo in un giorno off
Passo mattina e pomeriggio su un divano del Left Bank, ordino una colazione tipica a base di uova, fuul (una crema di fave con varie spezie), falafel, feta e pomodori. Nei mesi più freschi ci si può sedere fuori per rilassarsi guardando il Nilo e sorseggiando un succo di limone e menta. Se, invece, ho a disposizione tutto il weekend, vado ad Al Fayoum per visitare il villaggio della ceramica, mi godo il panorama delle montagne e dei laghi dell’area protetta Wady Rayyan e passo la notte in tenda dormendo sotto il cielo del deserto.
Dove mangiare al Cairo per spendere poco
Faccio un salto da Zööba, un’eccentrica catena egiziana di street food che serve piatti tipici: tameia, fuul e l’imperdibile kushari, che vanta il titolo di piatto nazionale d’Egitto. Per spendere ancora meno, compro una pannocchia grigliata da un venditore di strada o mi faccio largo a gomitate nello sciame di studenti per avere un wrap di pollo di Saj & Shawarma. Nei mesi invernali, invece, niente batte le patate dolci al forno dei vari stand che riempiono i quartieri: dei carretti con un piccolo caminetto da cui escono nuvolette di fumo.
Per una serata tipica
Consiglio il quartiere Zamalek, in particolare la via Sayed El Bakry, dove i teenager alla moda fumano shisha seduti su sgabelli di plastica e gli studenti della scuola d’arte cercano l’occasione del secolo nelle tante gallerie e nei negozi di gioielli. Nel raggio di 5 minuti avete: O’Pasta, Abou El Sid per il cibo tipico, L’Aubergine per gusti più internazionali e il pub Deal. Se ho il look giusto, vado da Aperitivo per un cocktail veloce e poi all’angolo della Sameh Ahmed Al Sayed per un narghilè alla menta.
Un’esperienza imperdibile
È un pranzo al 139 Lounge Bar & Terrace del Mena House Hotel, con una vista unica sulle Piramidi di Gyza: l’hotel di lusso, circondato dalla natura e 16 ettari di giardini, ha visto ospiti del calibro di Frank Sinatra, Roger Moore e Charlton Heston. Immaginatevi di gustare l’incredibile menù internazionale o di sorseggiare un cocktail al tramonto mentre le piramidi si ergono maestose all’orizzonte. Molte spose scelgono questo posto per un ovvio motivo: un servizio fotografico con una delle 7 meraviglie del Mondo Antico.
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Scoprire Il Cairo
Se siete amanti del prosciutto, del formaggio o del vino, siete dalla parte sbagliata del Mediterraneo. La qualità media mi fa spesso sentire la nostalgia dell’Europa, anche se alcuni negozi come Uno Ambrogio sulla Brazil Street a volte vendono bacon, mortadella, birra e altre bevande alcoliche. Dalla rivoluzione del 2011, i prezzi d’importazione sono alla stelle, e il costo di una bottiglia di vino di origine straniera è proibitivo, sempre che si riesca a trovarla. Non è strano infatti vedere le persone portarsi i sacchetti del duty-free al bar e al ristorante invece di acquistare il vino locale.
Il Museo Egizio del Cairo
Questo edificio di colore rosato è una vera istituzione del Cairo, e ospita un autentico labirinto di antichità, dove è facile dimenticarsi dell’orologio. I pezzi forti del museo, compreso il tesoro di Tutankhamon, verranno però spostati al Grand Egyptian Museum di Giza entro il 2021; il Museo Egizio vedrà allora meno turisti ma resterà comunque un luogo stipato di meraviglie, dove rifugiarsi per scappare dagli impegni quotidiani.
Per un’occasione speciale
Mi concedo il lusso di un cocktail al bar del Four Season at Nile Plaza o di una cena al loro ristorante cinese di livello mondiale, 8. Almeno tre camerieri sono sempre pronti ad esaudire ogni mia richiesta, che sia un’altra chela di granchio croccante ricoperta di mandorle o un altro pak choi con funghi shitake. Dimenticate per una o due ore tutti i rumori del traffico del Cairo e godetevi la beatitudine ai piani alti del ristorante.
Per passare dei momenti nel verde
Porto a spasso il mio cane nelle vie alberate del Gezira Sporting Club, nel quartiere di Zamalek. Oltre all’area per cani, al tramonto, quando l’orario per gli sportivi è terminato, si può passeggiare anche nei giardini del campo da golf. Gruppi di amici si siedono sull’erba per bere limonata, alcune donne fanno yoga e i cani corrono in giro, il tutto in uno stato di pura pace. Il parco è un luogo dove trovare la serenità, ed è situato proprio nel cuore del Cairo. Anche se il GSC è un club riservato ai membri, è possibile acquistare un pass giornaliero.
So di essere un abitante del Cairo perché
Mi sveglio completamente impolverata per aver dimenticato la finestra aperta durante una tempesta di sabbia; non vedo l’ora che arrivino i mesi estivi, quando gli studenti e l’alta società vanno fuori città e tutto è più tranquillo; indosso sciarpa e cappello dentro casa quando d’inverno fanno 10 gradi, ma le case non hanno il riscaldamento; e perché per me una colazione con il fuul è medicina per il cuore.