Viaggio fotografico tra le eruzioni dell’Etna
Presenza imponente e inquietante, l’Etna domina il panorama della Sicilia orientale e con i suoi 3326 metri di quota è la montagna più alta d’Italia a sud delle Alpi e il più grande vulcano attivo d’Europa. La sua attività è pressoché costante e segnata da eruzioni frequenti: le più spettacolari sono prodotte dai quattro crateri sulla cima, mentre quelle più comuni (e pericolose) scaturiscono dalle fenditure e dai vecchi crateri sul fianco della montagna. Tale attività, attentamente monitorata da 120 stazioni sismiche e dai satelliti, comporta talvolta il divieto d’accesso ai visitatori.
Simone Capace, fotografo e astrofotografo siciliano si è dedicato per tutto l’anno alle meraviglie che il vulcano ha deciso di regalare, seguendo quasi tutti i cinquanta parossismi per la durata di sette mesi. Grazie ai suoi scatti vi mostriamo quest’area in tutto il suo splendore.
Dal 1987 l’Etna e le sue pendici sono entrati a far parte di un’area naturale protetta, il Parco dell’Etna, che si estende per 581 kmq e comprende 21 località. Il paesaggio all’interno dell’area varia dalla temibile cima imbiancata della montagna ai deserti lunari di lava nera e dai boschi di betulle ai floridi vigneti dove viene prodotto un rinomato vino DOC. Ecco perché un tour da queste parti è sempre una buona idea.
Versante meridionale
Il versante meridionale dell’Etna è il più facilmente accessibile e frequentato dagli escursionisti; il punto di partenza per raggiungere la zona del cratere è il Rifugio Sapienza (1923 m), un minuscolo agglomerato di negozi di souvenir e bar che ruotano attorno al rifugio. Da qui partono vari itinerari per raggiungere la vetta. Il più semplice prevede la salita con la Funivia dell’Etna fino a 2500 m e poi un tragitto in minibus verso la zona di Torre del Filosofo (2920 m).
In alternativa, potete saltare il tratto in minibus e percorrere a piedi il tragitto partendo dalla stazione più alta della funivia; per questa ripida salita di 2 km calcolate circa quattro ore in totale, in modo da ritornare in tempo alla funivia. Un’altra opzione è percorrere a piedi tutto l’itinerario dal Rifugio Sapienza, ma si tratta di una salita faticosa, che richiede circa quattro ore (di meno per il ritorno). Tenete presente che nelle giornate ventose il servizio di funivia è sospeso e sostituito da minibus.
I crateri sulla vetta sono: Cratere di Nord- Est, Voragine, Bocca Nuova e Cratere di Sud- Est, cui nel 2011 si è aggiunto il Nuovo Cratere di Sud-Est. I due che avrete maggiori probabilità di vedere sono il Cratere di Sud-Est, uno dei più attivi, e la Bocca Nuova. La distanza dal vulcano che potrete raggiungere dipende dall’attività eruttiva. Se salite senza guida, camminate sempre con cautela perché le zone nei pressi dei crateri sono pericolose. A est dei crateri, la Valle del Bove, una grande depressione formatasi in seguito al collassamento di un cono diverse migliaia di anni fa, precipita con un dislivello di 1000 m.
Versante settentrionale
Il punto di accesso alle pendici settentrionali dell’Etna, più tranquille e suggestive, è Piano Provenzana (1800 m), una piccola stazione sciistica circa 16 km a monte di Linguaglossa.
Più in basso, potrete fare belle passeggiate estive tra i pini, le betulle e i larici della Pineta Ragabo, un vasto bosco accessibile dalla strada per Mareneve, tra Linguaglossa e Milo. Tenete presente che per raggiungere Piano Provenzana e la Pineta Ragabo dovrete avere un mezzo di trasporto, dato che la zona non è servita da mezzi pubblici.
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L’Etna a tavola
Il fertile suolo vulcanico dell’Etna dona all’Italia alcuni dei suoi vini migliori: qui si produce infatti l’Etna DOC, uno dei 23 vini siciliani con la Denominazione di Origine Controllata. Nella zona non mancano le aziende vinicole che offrono degustazioni, molte delle quali richiedono la prenotazione almeno il giorno prima.
Tra le aziende vinicole più prestigiose citiamo anzitutto la tenuta Planeta Feudo di Mezzo, 3,2 km a sudovest di Passopisciaro, dove le degustazioni si svolgono nella storica sala della pigiatura. Insieme ai cinque vini proposti si assaggiano spuntini tipici locali, ma si può anche optare per un pranzo a base di piatti tradizionali. Per un’atmosfera particolarmente intima andate alla Cantina Malopasso; si trova subito a sud di Zafferana Etnea, sul versante orientale dell’Etna, ed è un’azienda giovane, ma già piena di talento, che propone vini di nicchia, spesso realizzati con vitigni locali meno noti. Le degustazioni sono disponibili da metà aprile a dicembre. Zafferana Etnea ha anche una lunga tradizione nel campo dell’apicoltura e produce fino al 35% del miele italiano. Se volete assaggiare il dolce nettare, visitate l’azienda Oro d’Etna, che propone vari tipi di miele.