Il piacere della solitudine: escursioni a piedi nella Macedonia del Nord
Alle 3.30 del mattino, il quinto giorno di una spedizione lungo il montuoso confine occidentale della Macedonia del Nord, abbiamo sostituito i bastoncini da trekking con le redini e siamo saliti a cavallo per conquistare un’altra vetta. Le pile frontali illuminano il nostro fiato, mescolato al fumo irrequieto delle sigarette rollate. Dopo aver lasciato Galičnik, un villaggio nascosto tra le pieghe del massiccio del Bistra, abbiamo lentamente cavalcato al buio per sette chilometri e dopo quasi 1000 metri di ripido dislivello siamo giunti in cima al monte Medenica.
Per gli esploratori e i viaggiatori avventurosi che non conoscono gli ampi spazi incontaminati della Macedonia del Nord un’escursione a questo gruppo di vette e massicci (che comprendono le catene montuose Šar, Bistra e Jablanica) significa affrontare uno dei trekking migliori e meno pubblicizzati del continente. Ma anche per i membri del nostro trekking a cavallo – che vivono tutti nei Balcani e hanno trascorso molto tempo alle prese con la topografia accidentata della regione – è stata una sorpresa.
Nel corso di otto giorni abbiamo fatto diverse tappe a piedi (e a cavallo) iniziando dalla regione nord-occidentale della Macedonia del Nord, lungo il confine con il Kosovo, per poi deviare verso sud lungo il confine con l’Albania. Il nostro itinerario ha attraversato un parco nazionale e visitato antiche chiese ortodosse e un monastero costruito da san Clemente più di mille anni fa. Abbiamo dormito in rifugi appollaiati sui pendii, svegliandoci al mattino con la rugiada gelida aggrappata alle tende. Abbiamo chiacchierato intorno a un caffè scaldato sulla stufa insieme alla gente del posto su una miriade di argomenti, dalla politica alla tosatura delle pecore, e abbiamo guardato le dita robuste e sciupate dal duro lavoro di quelle stesse persone scivolare sulle cartine sgualcite per spiegarci come un tempo le montagne di questa zona definivano i confini della Yugoslavia. Il nostro viaggio si è concluso sulle sponde dell’antico lago tettonico di Ohrid, profondo 300 m e lungo 34 km, che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Ma torniamo al momento in cui stiamo ancora cavalcando dietro la nostra guida Vasko Velickovski, fondatore di Sherpa, un operatore specializzato in escursioni a cavallo con sede a Galičnik. Ci fermiamo sulla cima della montagna, mentre i destrieri diventano impazienti sotto i nostri fondoschiena già doloranti. Sono le 5.30 del mattino. Il cielo limpido si sta schiarendo quando il sole entra nell'orizzonte del nuovo giorno, lanciando i suoi raggi su una distesa dorata di rugiada mattutina.
Guardando verso nord riesco a tracciare l'itinerario degli ultimi giorni. La metà superiore del nostro percorso segue una cresta lungo la catena montuosa di Šar, che comprende più di 30 laghi glaciali, circa 200 varietà di piante endemiche, oltre a orsi bruni, linci e camosci. Il trekking - un tratto del mega-sentiero della Via Dinarica che attraversa i Balcani dalla Slovenia alla Macedonia del Nord - procede zigzagando tra le vette più suggestive del paese.
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Aleksandar Donev, l’organizzatore locale del nostro trekking, ferma il suo cavallo accanto a me mentre fisso il labirinto di montagne increspate e cerco di individuare il nostro itinerario. ‘La bellezza di questo percorso e di questo paese sta nel fatto che un’area piuttosto compatta può racchiudere una gamma incredibile di attività, siti culturali e specialità culinarie’ dice Donev, la cui organizzazione Mustseedonia, impegnata in molteplici attività e con sede a Skopje, progetta viaggi su misura e promuove il turismo responsabile in questo paese che ha le dimensioni del Vermont. ‘La Macedonia è una destinazione ideale, perché abbina un paesaggio incontaminato alla possibilità di conoscere la storia facendo un viaggio a ritroso nel tempo, fino alle radici secolari dell’Europa. Sono contento di farvi vedere il mio paese adesso – perché dovremo lottare per mantenerlo così’.
In lontananza posso distinguere quel paesaggio incontaminato fino alla sommità del nostro sentiero e dei monti Šar: la cima Ljuboten (2498 m) a forma di piramide. Pernottiamo a Villa Ljuboten, un lodge che ci fornisce una base di partenza perfetta e dove divoriamo una cena a base di salsicce, bistecche, succosi pomodori e melanzane grigliate, serviti in generose porzioni nelle ciotole e nei piatti di terracotta. Beviamo anche la rakija (grappa locale) fatta in casa e pianifichiamo la nostra eventuale escursione a sud - un trekking ci porta oltre il Titov Vrv (2748 m), il punto più alto del massiccio di Šar. Dopo aver lasciato la zona, saliamo in cima al mastodontico Monte Korab (2764 m), il punto più alto del paese, che svetta come un faro sulla Macedonia del Nord e sull’Albania. Successivamente, il gruppo è inghiottito da oltre 730 km quadrati di fitte pinete protette nel Mavrovo National Park, che celano il famoso lago pieno di trote.
‘Uno dei motivi per cui adoro fare escursioni in questa zona è il fatto di essere sempre in mezzo alle nuvole e di scalare alcune delle vette più alte dei Balcani’, afferma l'alpinista e guida Uta Ibrahimi, proprietario di Butterfly Outdoor Adventure, con sede in Kosovo, quando raggiungiamo la cima del Korab. ‘Conquisti cime che si distendono tra tre paesi - a 2500 m di quota - e rimani lì ... guardando per giorni, giorni e giorni, lo splendido mondo ai tuoi piedi’.
Mentre torniamo al ranch di Sherpa a Galičnik, il sole si sposta dall'altra parte dell’orizzonte. Siamo stanchi e coperti di polvere, ma la cena ci rinfranca subito. Il profumo dei peperoni piccanti verdi, rossi e gialli, messi a rosolare su una stufa di ferro, si diffonde oltre il recinto del bestiame. Spicchi di formaggio fresco e bianco ci aspettano su un rustico tavolo, accanto alle padelle piene di una pasta salata chiamata burek. Ci sediamo e facciamo tintinnare i bicchieri pieni della potente rakija color ambra.
‘La semplicità di questi luoghi è una straordinaria ricchezza’ sono parole di Thierry Joubert, direttore di Green Visions, agenzia che organizza attività avventurose con sede in Bosnia. ‘Hai solo ciò che ti serve, ed è più che sufficiente. Forse questo spirito e sentimento derivano dal particolare isolamento di queste montagne. O forse stanno nella natura stessa delle persone. So soltanto che quando cammini in Macedonia ne diventi parte, e sei veramente felice’.