eSwatini: un’infinità di alternative per un viaggio avventuroso

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Safari e eSwatini sembrano un abbinamento prefetto, ma poche persone sanno che questo piccolo regno offre una miriade di opportunità per osservare la magnifica fauna africana. Ed effettivamente si tratta di uno dei luoghi migliori di tutto il continente dove vedere i rinoceronti.

Due rinoceronti bianchi allo stato brado nella Mkhaya Game Reserve, eSwatini  © Matt Phillips / Lonely Planet
Due rinoceronti bianchi allo stato brado nella Mkhaya Game Reserve, eSwatini  © Matt Phillips / Lonely Planet
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I cornuti tanto acclamati, però, non sono che la punta del proverbiale iceberg, dato che in eSwatini vivono numerose altre specie interessanti e molti modi gratificanti per avvistarle - a piedi, a cavallo o in mountain bike. E inoltre la cultura, i tesori storici e i paesaggi di eSwatini sono tutti altrettanto incantevoli. 

Mkhaya Game Reserve

La realtà non è sempre bianca o nera, anche se nella Mkhaya Game Reserve sareste giustificati a pensarla così. A piedi o in fuoristrada scoperto, i safari in questo parco sono inevitabilmente monopolizzati da due delle specie più iconiche dell'Africa: il rinoceronte bianco e quello nero. La riserva pubblicizza da tempo - e ne ha motivo - il fatto che qui i visitatori hanno maggiori probabilità di vedere i rinoceronti allo stato brado rispetto a qualsiasi altra parte dell'Africa. Gli incontri - spesso molto ravvicinati - sono davvero indimenticabili. Vedere queste gigantesche creature durante una passeggiata nel bush è un'esperienza incredibile, che offre l'opportunità di incontrare anche altre creature di Mkhaya, grandi e piccole. Seguire una traccia fresca di giraffa, serval, impala o persino degli scarabei stercorari è sempre affascinante quanto istruttivo.

Indicatori dei sentieri nella Malolotja Nature Reserve, eSwatini  © Matt Phillips / Lonely Planet
Indicatori dei sentieri nella Malolotja Nature Reserve, eSwatini  © Matt Phillips / Lonely Planet
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Malolotja Nature Reserve

Luogo perfetto dove stare con i piedi per terra e la testa in cielo, la Malolotja Nature Reserve è forse la principale destinazione di eSwatini dove abbracciare con lo sguardo gli straordinari panorami del paese. Escursionisti e mountain biker possono esplorare per giorni interi la miriade di sentieri che attraversano in tutti i sensi circa 200 km di praterie d’alta quota e il bushveld, più in basso. Una camminata particolarmente bella è quella di 11 km lungo il Malolotja Falls Trail, con vista sulle cascate Malolotja Falls (le più alte del paese con un salto di 89 metri) e Majolomba Falls, e sulla Silotfwane Mountain. Se il panorama della montagna v’ispira, un sentiero impegnativo di 17 chilometri sale sulla vetta per spaziare non soltanto sul panorama di eSwatini, ma anche sul Mozambico e il Sudafrica. Grazie a 19 siti per il campeggio, è possibile abbinare diversi percorsi per una durata totale da due a otto giorni.

Il ponte sospeso di 50 m e una delle zip-line del Malolotja Canopy Tours, Malolotja Nature Reserve  © Matt Phillips / Lonely Planet
Il ponte sospeso di 50 m e una delle zip-line del Malolotja Canopy Tours, Malolotja Nature Reserve  © Matt Phillips / Lonely Planet

Chi non ha paura delle altezze può sorvolare la gola del fiume Majolomba e attraversare le rigogliose chiome degli alberi lungo una serie di zip-line da brivido. Il Malolotja Canopy Tour include un ponte sospeso alto 50 metri. Potete sempre chiudere gli occhi e urlare di gioia (o paura), però vi perderete la vista mozzafiato che si gode dai 10 cavi, dal ponte ondeggiante e dalle robuste piattaforme di legno ancorate alle pareti di roccia.  

In aria tengono compagnia ai visitatori circa 280 specie di uccelli, mentre a terra si avvistano spesso zebre, gnu, blesbok e facoceri. 

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Antiche pitture rupestri nel Nsangwini Rock Art Shelter, Komati Valley  © Matt Phillips / Lonely Planet
Antiche pitture rupestri nel Nsangwini Rock Art Shelter, Komati Valley  © Matt Phillips / Lonely Planet

Komati Valley

Questa valle, situata a est della Malolotja Nature Reserve, offre una panoramica del passato e del presente di eSwatini. La modernità è rappresentata dall’imponente diga Maguga Dam sul fiume Komati, che ha creato un vasto lago utilizzato per l’irrigazione, la produzione di energia idroelettrica e gli sport acquatici. Sulle montagne circostanti ci sono diversi punti panoramici sulla diga, ma la vista più suggestiva si ha dalla strada curvilinea che la attraversa. In nessun luogo la storia della valle è più emozionante del Nsangwini Rock Art Shelter, le cui pitture rupestri ben conservate datano a circa 4000 anni fa e ritraggono la fauna africana (cani selvatici, elefanti e leoni) e uomini preistorici in varie fasi tra il mondo materiale e quello spirituale: cacciatori con lance, un uomo con la testa di una mantide religiosa e altri personaggi che galleggiano con ali piumate. La maggior parte delle immagini rossastre, alcune piuttosto esili, sono state dipinte usando una miscela di ocra e sangue animale; altre figure sono nere, e si pensa che rappresentino i primi pastori bantu della regione.

La breve passeggiata che conduce al riparo dove si trovano le pitture è incredibilmente pittoresca, e consente di ammirare il panorama sulla valle lussureggiante e il fiume Komati in lontananza.

Escursione a cavallo tra gnu e blesbok nel Mlilwane Wildlife Sanctuary, eSwatini  © Matt Phillips / Lonely Planet
Escursione a cavallo tra gnu e blesbok nel Mlilwane Wildlife Sanctuary, eSwatini  © Matt Phillips / Lonely Planet
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Mlilwane Wildlife Sanctuary

La prima riserva protetta istituita a eSwatini è tuttora una delle migliori per i panorami suggestivi, la fauna e i numerosi safari proposti. Se si eccettuano coccodrilli e ippopotami, che si trovano solo nelle immediate vicinanze delle pozze d'acqua, a Mlilwane non ci sono animali pericolosi, perciò i visitatori possono fare escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo attraverso buona parte della riserva senza doversi preoccupare dei predatori in agguato. Le escursioni a cavallo consentono di accedere a quasi tutte le zone del parco, e di avere incontri ravvicinati con animali selvatici normalmente schivi come zebre, gnu, facoceri e diverse specie di antilope (tra cui le rare roana e cefalofo blu). Tuttavia, anche i percorsi autonomi a piedi e in bicicletta e le strade ben tracciate per i safari in automobile rendono facile e gratificante l’esplorazione della riserva. L’attività più popolare in assoluto è la salita sull’Execution Rock (1110 m): secondo una leggenda, questo è il luogo in cui i criminali e i sospettati di stregoneria erano costretti a fare il loro ultimo passo (nel vuoto…). Il modo migliore per concludere una giornata a Mlilwane è godersi un aperitivo ammirando il tramonto da un magnifico belvedere sulla Nyonyane Mountain.

Matena-M Mnisi, un guaritore tradizionale delle Lebombo Mountains in Swaziland  © Matt Phillips / Lonely Planet
Matena-M Mnisi, un guaritore tradizionale delle Lebombo Mountains in Swaziland  © Matt Phillips / Lonely Planet

Lebombo Mountains

Queste scenografiche montagne, forse note soprattutto perché delimitano il confine tra quel paradiso dei safari che è il Kruger National Park in Sudafrica e il selvaggio Limpopo National Park in Mozambico, formano anche la linea di frontiera orientale con il Mozambico. La principale attrattiva della zona non sono tanto gli animali, bensì le ricchezze rurali di eSwatini. I visitatori che soggiornano nello Shewula Mountain Camp possono passeggiare con le guide locali attraverso i villaggi per conoscere la cultura locale, sorseggiare birra appena fermentata (che non piacerà a tutti!) e persino farsi visitare da un guaritore tradizionale. Il panorama è spettacolare, con la vista verso est che spazia sul Mozambico ed è eclissata soltanto dalla Mbuluzi Game Reserve e dalle piantagioni di canna da zucchero a ovest.  

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Hlane Royal National Park

In passato tenuta di caccia reale, questo parco nazionale fu istituito nel 1967 da re Sobhuza II e oggi è la più vasta area protetta del paese, con una superficie di 220 chilometri quadrati; in siSwati il suo nome Hlane significa - molto appropriatamente - ‘natura selvaggia’. Già sede delle più grandi mandrie di animali selvatici di eSwatini, il parco ha visto la sua fauna ulteriormente potenziata dal recente trasferimento di tutti gli elefanti di Mlilwane. Oltre ai giganteschi pachidermi, nel parco si avvistano altri tre membri dei Big Five, vale a dire leone, leopardo e rinoceronte, e a questi animali di alto profilo tiene compagnia nelle foreste di latifoglie un gran numero di antilopi e varie specie di uccelli, tra cui avvoltoi e l’imponente cicogna marabù. Nel parco vi sono aree dedicate ai safari autoguidati e altre in cui si svolgono attività con le guide, come safari a piedi e in automobile, birdwatching e mountain bike.

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Destinazioni in questo articolo:

eSwatini (Swaziland)
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