Rodi e di Symi: due isole greche da vedere insieme
Vicoli carichi di storia, panorami di una bellezza da togliere il fiato e bagni nel mare limpido di piccole insenature... Ecco cosa promette un lungo weekend tra Rodi e Symi, due isole del Dodecaneso, arcipelago che si estende nel Sud-est del Mar Egeo.
Passeggiare nella città vecchia di Rodi equivale a risalire il corso del tempo, tra edifici che datano allʼepoca bizantina, a quella ottomana e a quella italiana. La vista che si apre dallʼacropoli arroccata di Lindos merita da sola che si affronti la salita e la massa di turisti che, in alta stagione, si riversa nelle stradine scoscese della città bianca.
Dopo aver fatto il pieno di storia sullʼisola del Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni, si può prendere un traghetto (1 h-1 h 30) e raggiungere lʼisola di Symi, per ritrovare un ambiente più intimo, lontano dallʼaffollamento turistico. Qui le sorprendenti e colorate dimore neoclassiche del porto di Gialos, eredità della colonizzazione italiana, fanno a gara di fascino con calette rimaste incontaminate, perché di difficile accesso. Tra un bagno in mare e un pasto tipico, non dimenticate di percorrere le strade e i sentieri che solcano questʼisola arida, montuosa e poco edificata, che svela paesaggi stupefacenti sullo sfondo del mare a perdita dʼocchio.
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Un po’ di respiro nei giardini del Museo Archeologico
A Rodi è dʼobbligo visitare il Palazzo dei Grandi Maestri (XIV secolo). Ma sarebbe un peccato tralasciare il Museo Archeologico, ospitato in quello che era lʼOspedale dei Cavalieri di San Giovanni. Il museo custodisce antichi tesori e si prolunga allʼesterno, nei giardini pensili, che si aprono davanti ai nostri occhi in cima a una scalinata. Permane qui unʼincomparabile sensazione di serenità, lontana dalla frenesia dei vicoli della città vecchia. È un luogo dove ci si sente bene, e il delfino di pietra che qui ha incongruamente trovato rifugio sembra essere del nostro stesso avviso.
I tesori poco noti di Rodi
Noleggiate uno scooter o unʼautomobile e partite verso lʼOvest e lʼentroterra, meno frequentati del resto dellʼisola. Scoprirete bei paesaggi ondulati e interessanti rovine di antiche città. I ruderi di Kamiros (templi, una grande stoà del III secolo e così via) si dispiegano in un anfiteatro naturale affacciato sul mare. Lʼantica Ialysos, sul Monte Filerimos, fu a più riprese conquistata da una serie di invasori e ciò che ne resta è un sorprendente groviglio di vestigia doriche, bizantine e medievali. La si raggiunge soprattutto per visitare il monastero del XIII secolo, molto ben restaurato; una via crucis lastricata si inerpica allʼombra di pini e cipressi.
In kayak per le calette isolate di Symi
Molte delle spiagge di Symi non sono accessibili a piedi. Alcune possono essere raggiunte da Gialos in barca o, per i più sportivi, in kayak. Diversi operatori propongono uscite in mare alla scoperta di insenature dalle acque cristalline, dove i visitatori sono rari. Ciascuna di esse è un angolo di paradiso, dove ci si può dare allo snorkelling e fare il bagno in mare in compagnia di poche altre persone.
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In spiaggia in compagnia delle capre
Gli esseri umani non sono i soli ad apprezzare il fascino della spiaggia di ciottoli di Marathounda, protetta dal vento. Le capre che vivono da questa parte dellʼisola hanno preso lʼabitudine di venire a gironzolare tra le sedie a sdraio (gratuite), per approfittare del sole... e del pasto di chi ha portato qualche provvista o mangia alla taverna (dove si possono assaggiare i famosi e deliziosi gamberetti di Symi). È un vero piacere poltrire in questa bella e tranquilla baia, cui si accede in barca o su due ruote seguendo una strada un poʼ dissestata.
Le spugne di Symi
Appena scesi dalla nave, vedrete le spugne di Symi, belle gonfie sulle bancarelle, pronte a fare felici i turisti alla ricerca di qualche souvenir da mettere in valigia! Lʼisola ha infatti una lunga tradizione nella pesca e nel commercio di questo tesoro marino, da cui ha per secoli tratto in parte la sua prosperità. Questa attività entrò in declino quando allʼinizio del XX secolo lʼisola venne occupata dagli italiani, ma ancora oggi si trovano in vendita belle spugne naturali.
Come arrivare
I voli diretti stagionali (di linea e low cost) tra Rodi e lʼItalia sono numerosi. Per raggiungere Symi, Dodekanisos Seaways assicura almeno un servizio marittimo giornaliero.