La Bielorussia in cinque giorni
La maggior parte dei viaggiatori non prende in considerazione la Bielorussia, ma questo angolo poco esplorato dell’Europa orientale, al fine di incentivare l’afflusso di visitatori, ha approvato di recente un decreto che prevede l’esenzione del visto d’ingresso nel paese per un periodo massimo di cinque giorni per i cittadini di 80 paesi, purché l’arrivo e la partenza avvengano in aereo dall’aeroporto di Minsk.

Negli ultimi anni Minsk, la vivace capitale della Bielorussia, si è affermata come meta alternativa per un breve soggiorno. Se da un lato Minsk, con i suoi interessanti musei, gli ottimi ristoranti e la movimentata vita notturna, offre un’esperienza molto godibile, un viaggio anche di soli cinque giorni consente di farsi un’idea della provincia della Bielorussia, un paese pianeggiante di castelli fiabeschi, campi ondulati di girasole, schtetl (villaggi ebrei) dimenticati e foreste incantate. In cinque giorni non si può vedere tutto, ma pianificando attentamente l’itinerario potrete selezionare e includere alcune delle mete migliori.
Innanzitutto, l’aspetto logistico. Partendo dal presupposto che intendiate trascorrere un giorno o due a Minsk, vi restano tre o quattro giorni per esplorare le province. Usando la capitale come base di appoggio si possono effettuare alcune eccellenti gite in giornata. In alternativa si può puntare sulla piacevole città di Brest, nella zona occidentale del paese, e pernottare lì.

Gite in giornata
In Bielorussia le principali agenzie di autonoleggio sono ben rappresentate nella capitale, le norme di circolazione sono semplici e le strade provinciali ben organizzate e poco trafficate. In cima alla vostra lista dei posti da vedere dovrebbero esserci due castelli del XVI secolo che si trovano in un raggio di 90 minuti di auto da Minsk in direzione sud-ovest – Mir e Nyasvizh.
Entrambi i castelli sono siti Patrimonio dell’Umanità e rappresentano il lascito dei Radziwill, una famiglia di nobili lituani che salì alla ribalta sotto il Granducato di Lituania. Il Castello di Nyasvizh è un grandioso complesso con oltre 30 stanze che ospita un museo dedicato alla storia dei Radziwill e della regione sotto il governo lituano, polacco e russo. Gli opulenti interni evocano i grandi palazzi di epoca zarista di San Pietroburgo. Il Castello di Mir conquista i visitatori con il suo esterno estremamente pittoresco. Con le sue cinque torri che si riflettono perfettamente in un laghetto adiacente, il castello è diventato l’immagine simbolo del turismo in Bielorussia. I due castelli distano solo 35 km l’uno dall’altro, e costituiscono quindi una combinazione perfetta per una gita in giornata.
Se volete fermarvi a Minsk per un’altra notte – e chi può darvi torto, visto il gran numero di ristoranti e la fantastica vita notturna – pianificate un secondo giorno di escursioni dalla capitale. Potete scegliere tra varie opzioni, ma al primo posto spicca l’affascinante Museo della Linea Stalin, situato 25 km a nord-ovest della capitale. Si tratta di un’imponente collezione di equipaggiamenti militari sovietici disposti in un grande campo che un tempo faceva parte della ‘Linea Stalin’, un baluardo difensivo che si estendeva per oltre 1000 km lungo il confine occidentale dell’Unione Sovietica prima della seconda guerra mondiale. I bunker originali sono stati restaurati e oggi i visitatori possono perfino fare un giro su un carro armato sovietico. Il museo è una tappa imperdibile per gli appassionati della seconda guerra mondiale e rappresenta un eccellente complemento al superbo Museo della Grande Guerra Patriottica di Minsk.
La visita al Museo della Linea Stalin si può facilmente abbinare a quella del commovente monumento commemorativo di Khatyn, uno dei tanti villaggi ebrei annientati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Se preferite un’atmosfera meno cupa, a sud di Minsk ci sono un paio di interessanti musei popolari all’aperto: il museo interattivo Dudutki, dove potrete assaggiare il samahon, un forte distillato di produzione casalinga, e il salo (lardo), e l’autentico Museo di architettura popolare e vita rurale ad Azyartso.

In viaggio verso ovest
Il soggiorno a Minsk si può facilmente abbinare anche a una visita di un paio di giorni a Brest. Prendendo un treno notturno, che è di per sé un’esperienza interessante, potrete risparmiare tempo e la spesa dell’albergo. In alternativa potete viaggiare sull’espresso giornaliero business class, che parte da Minsk nel tardo pomeriggio a raggiunge Brest in meno di quattro ore.
Brest è sicuramente il capoluogo di provincia più interessante della Bielorussia: le sue vie pedonali acciottolate, le chiese secolari e i parchi rigogliosi sono un antidoto perfetto alla monolitica Minsk. Immediatamente a ovest della città, il fiume Bug segna il confine con la Polonia. Gli abitanti della città spesso si avvicinano ai visitatori per fare un po’ di conversazione in un inglese incerto.
Brest è un posto fantastico per trascorrerci un giorno o due, con eccellenti ristoranti e bar e locali alla mano. Gustatevi un pasto cosmopolita nel miglior ristorante della città, il Jules Verne, e poi unitevi alla vivace clientela che beve shottini e si lancia in balli scatenati al Coyote Bar o al Korova.
La Fortezza di Brest si può raggiungere a piedi in circa 30 minuti da vul Savetskaya, la via pedonale centrale, percorrendo vul Holholya (Via Gogol ), un viale alberato lungo il quale sono stati collocati dei lampioni molto originali, vere e proprie sculture chiamate complessivamente Alleya Fonary. Brest si può visitare quasi interamente a piedi, una caratteristica che contribuisce molto al suo fascino.
L’ultimo giorno prendete un taxi per il Parco Nazionale di Belavezhskaya Pushcha, uno degli ultimi rifugi del mammifero più grande d’Europa, il bisonte europeo (zubr). L’esperienza, come molte altre in Bielorussia, è venata di nostalgia sovietica – un altro esempio sono i tour in pullman alla ‘casa’ di Ded Moroz (Nonno Gelo), il Babbo Natale sovietico. Un modo più interessante di esplorare il parco è con una bicicletta a noleggio, che potrete trovare all’ingresso. Se calcolate bene i tempi (cioè visitando il parco al crepuscolo tra ottobre e aprile), potreste perfino essere ricompensati con la vista di uno zubr allo stato brado.