La Grecia punta a riaccogliere i viaggiatori a partire da maggio
La Grecia ha annunciato che spera di riaccogliere i visitatori il 14 maggio nel rispetto di regolamenti precisi e di protocolli aggiornati e, se la situazione lo consentirà, ha previsto la revoca graduale delle restrizioni.
Questa è una buona notizia per il paese che nel 2019 aveva accolto 31 milioni di visitatori. Il ministro del turismo, Haris Theoharis, ha spiegato che una volta vaccinate le persone anziane e vulnerabili, inizierà a vaccinare coloro che lavorano nel settore turistico nel tentativo di intensificare gli sforzi per riaccogliere i visitatori. La Grecia ha esortato l’Europa ad adottare un pass digitale comune che dimostri se il soggetto è stato vaccinato. Anche la Commissione Europea ha presentato in data 17 marzo la proposta del "passaporto vaccinale", che consentirebbe la libera circolazione entro i confini dell’UE.
Riaccogliere i visitatori è importante per la Grecia, dove il settore turistico rappresenta circa un quinto dell’economia nazionale. Ha una popolazione di 11 milioni di abitanti e la Germania, seguita dal Regno Unito, è il paese da cui proviene il maggior numero di turisti. Theocharis ha partecipato a una fiera telematica del turismo e ha svelato il nuovo slogan per quest’anno: "La Grecia è tutto quello che vuoi". Il ministro del turismo ha inoltre annunciato che il paese accoglierà i vaccinati, chi risulta negativo al tampone per COVID-19 e coloro che hanno sviluppato gli anticorpi in seguito alla guarigione. Le decisioni di Theocharis sono state lodate dal World Travel & Tourism Council, tuttavia, molti paesi continuano a dissuadere i cittadini dal viaggiare al di fuori dei confini nazionali. Attualmente, il governo britannico ha affermato che i viaggi internazionali per i cittadini inglesi potrebbero essere consentiti solo dal 17 maggio.
La Grecia è un’ottima destinazione per gli amanti del cibo, è stata infatti premiata per la sostenibilità della sua cucina da Best in Travel 2021. Il paese promuove da secoli ingredienti di provenienza locale nel rispetto delle secolari tradizioni legate all’agricoltura, alla raccolta delle olive per fare l’olio e alla creatività culinaria per cui si sfrutta ogni tipo di prodotto immaginabile. Negli ultimi dieci anni, ha aumentato la produzione di alimenti biologici del 51%, e oggi, grazie ai mercati biologici e ai prodotti del mare, è involontariamente diventata leader del cibo più sostenibile al mondo.
