Scoprire la Slovacchia: castelli, montagne e città d’arte
La maggior parte dei viaggiatori si affaccia alla Repubblica Slovacca attraverso una visita alla capitale, Bratislava, o un'escursione sui Monti Tatra. Tuttavia, al di là dei tanti castelli e delle città affascinanti, questo paese situato nel cuore dell'Europa ha molto da offrire, a cominciare dall’arte e dalla cucina contemporanee. E se gli Alti Tatra sono (o dovrebbero essere) un'attrazione di primo piano, gli altri parchi nazionali sono ricchi di foreste, prati e laghi di montagna, per non parlare dei percorsi ciclistici ed escursionistici.

Pochi paesi, insomma, presentano così tante meraviglie in un contesto così raccolto e comodo da scoprire. I treni collegano la Slovacchia alle capitali di tutta Europa, i servizi di autobus sono efficienti e muoversi per conto proprio in automobile non presenta problemi di sorta. Che altro serve per partire?
Ecco dunque la nostra lista dei migliori posti da visitare in Slovacchia.

1. Bratislava
Le atmosfere spensierate e l’architettura monumentale
Non è difficile imbattersi in turisti assetati che gironzolano per le strade acciottolate di Bratislava alla ricerca di una birra Lánius (o, più coraggiosamente, di un bicchierino di acquavite di prugne Slivovitz). La capitale della Slovacchia gode di una meritata reputazione di città festaiola, è vero, ma di certo non disdegna la cultura, come avrete modo di notare voi stessi.
Vi troverete infatti di fronte una sorta di galleria architettonica con testimonianze di vari secoli. La Porta di San Michele, la sola rimasta in piedi nella cinta di mura originaria, risale al Medioevo, al pari del castello che torreggia sul Danubio. La Chiesa Blu, in stile art-nouveau, è un gioiello del primo Novecento, mentre la Galleria Nazionale Slovacca è uno spazio espositivo che ha ottenuto grandi riconoscimenti. E tutt’intorno, il fascino brutale dell’era socialista è ancora presente in stravaganze come l’UFO (che ospita un ristorante rotante) e la sede della Radio Slovacca, che ha la forma di una piramide rovesciata.
Bratislava è anche un punto di partenza ideale per escursioni in giornata. Nel raggio di un’ora e mezza di macchina si trovano il Castello di Červený Kameň, le terme di Piešťany, la panoramica torre di osservazione di Devínska Kobyla e la città di Trenčín, dalla cui torre dell’orologio lo sguarda spazia sulle campagne.
Suggerimento per la pianificazione: i festival estivi esaltano le attrattive della città. Non perdetevi allora la rassegna “Medioevo nel Parco” nel parco Sad Janka Kráľa, a giugno, e le Giornate dell’Incoronazione, a inizio estate.

2. Gli Alti Tatra
Tutte le emozioni della montagna
Con cime che raggiungono i 2655 m, le montagne del nord della Slovacchia sono ammantate di un’aura quasi mitica. Gli Alti Tatra, in particolare l’inconfondibile vetta del monte Kriváň (2495 m), sono tra i simboli dell’orgoglio nazionale slovacco. Non occorrono particolari doti atletiche per godersi le idilliache passeggiate fino al lago glaciale di Popradské Pleso, mentre i trekking più impegnativi, della durata di un giorno, come l’anello della valle di Furkotská e l’ascesa al Kôprovsky Śtit, richiamano gli escursionisti più preparati. È facile anche viaggiare con un occhio all’ambiente: la ferrovia elettrica dei Tatra collega Štrbské Pleso (un paesino di villeggiatura sul lago omonimo, circondato da incantevoli sentieri) con la località montana di Tatranská Lomnica.
Anche gli sciatori hanno molti motivi per recarsi sugli Alti Tatra. Jasná Nízke Tatry è il comprensorio sciistico principale, con oltre 46 km di piste, mentre la stazione più alta, Tatranská Lomnica, raggiunge i 2190 m di altitudine.
Suggerimento per la pianificazione: le escursioni alle vette più alte non sono praticabili prima della metà di giugno, quindi la piena estate è la stagione giusta per chi voglia scalare il Kriváň o il Rysy (2501 m). Il sole tiepido di settembre è invece ideale per fare tranquille camminate lungo i sentieri.

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3. Košice
L’arte moderna e la raffinatezza medievale
Alcune città godono di una felicissima condizione: hanno le dimensioni e le attrattive di una capitale, solo con meno turisti. In questa descrizione rientra pienamente Košice, irresistibile per coloro che amano la bellezza con qualche asperità. La Cattedrale di Sant’Elisabetta, in stile gotico, è il punto focale di una piazza che presenta anche una colonna della peste, il grande municipio e una cappella del XIV secolo. Queste testimonianze di epoche storiche diverse si possono apprezzare al meglio lungo la Hrnčiarska, la via degli studi d’arte e dei caffè, a lungo sede di molti artigiani della città. Per trascorrere una serata all’insegna del divertimento suggeriamo la Tabačka Kulturfabrik, una birreria che ospita anche performance e supporta attivamente la scena artistica slovacca. È un luogo creativo e disordinato, la quintessenza di Košice.
Suggerimento per la pianificazione: a un paio d’ore di strada da Košice si trovano ben 18 siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, i più incantevoli dei quali si susseguono lungo l’Itinerario delle chiese di legno. Noleggiate un’automobile, con autista oppure no, e percorrete un anello che comprende Ladomirová, Hervatov e Kežmarok: aspettare che i custodi, se ci sono, vi aprano le porte di queste chiese fa parte dell’esperienza!

4. Parco nazionale Slovenský Raj
L’incanto delle cascate e dei fiumi
Dei nove parchi nazionali della Slovacchia, questo, simile a un parco avventura, è il nostro preferito. I corsi d’acqua si snodano in uno scenario di foreste e formazioni carsiche, costringendo i visitatori a salire e scendere scale fisse e a stare in equilibrio su passerelle di legno per percorrere la Gola di Suchá Belá e la Gola di Kláštorská, con le sue tre cascate.
Anche muoversi in bicicletta è molto piacevole: ci sono 65 km di piste ciclabili all’interno del parco, e altre si snodano nella campagna circostante. Noleggiate le bici nella città di Spišská Nová Ves o a Podlesok, all’interno del parco. In inverno, stagione in cui i visitatori non sono molti, è possibile praticare lo sci di fondo su sentieri segnalati o raggiungere la piccola area sciistica di Mlynky.
Suggerimento per la pianificazione: una deviazione interessante appena fuori dal parco conduce alla grotta di ghiaccio di Dobšinská, aperta alle visite da metà maggio a fine agosto.

5. Banská Štiavnica
La città che sorge in un vulcano
Banská Štiavnica è la città più bella dell’Europa centrale? Noi pensiamo di sì: le chiese e le case gotiche e rinascimentali la rendono un vero e proprio tesoro di architettura e, che ci crediate o no, si trova all’interno della caldera di un vulcano spento.
Questo insediamento medievale in mezzo alle montagne ha meritato il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO soprattutto in virtù dei propri trascorsi: è la più antica città mineraria slovacca. Passeggiare per il centro storico – dall’elegante Piazza della Trinità al cinquecentesco Castello Nuovo – consente di apprezzare scorci di grande bellezza e di gettare uno sguardo su un settore, quello dell’estrazione di oro e argento, che ha cambiato volto all’intera regione. Il Museo minerario è dedicato proprio a questa peculiare caratteristica della città. Kalvária, un complesso di chiese e cappelle barocche, domina Banská Štiavnica da una collina a est del centro.

6. Ždiar
Le radici del popolo goral
Il villaggio di Ždiar è semplicemente incantevole: situato nei Belianske Tatry, proprio al confine con la Polonia, è circondato da splendidi sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta e da grotte visitabili. Ciò che la rende ancora più speciale è l’impronta della cultura dei goral, un gruppo etnico radicato in queste montagne.
Il popolo goral vive nella Slovacchia settentrionale e nella Polonia meridionale fin dal XIV secolo, quando famiglie di pastori valacchi cominciarono a migrare verso queste terre. L’identità goral segna tuttora il carattere di Ždiar, come noterete dalle case di legno, tradizionalmente decorate con motivi geometrici nei toni del blu e del rosso. Molto interessante è il curato Museo popolare di Ždiarsky Dom: nell’adiacente ristorante tipico potrete gustare alcune specialità goral, con il formaggio pecorino a farla da padrone.
7. La regione del Tokaj
Il meraviglioso paese del vino
L’Ungheria si vanta del vino bianco Tokaj, il cosiddetto “oro liquido” che un tempo veniva servito addirittura alle famiglie reali d’Europa e che ancora oggi accompagna la carta dei dolci di molti ristoranti di alto livello. Tuttavia, gran parte della regione vinicola del Tokaj, un tempo interamente appartenente al Regno d’Ungheria, alla fine della Prima guerra mondiale rientrò nei confini della appena costituita Cecoslovacchia.
Oggi la Slovacchia sud-orientale vanta una quindicina di cantine. Quelle sotterranee, scavate a mano, offrono ambienti deliziosamente rustici per degustare il Tokaj, di solito con formaggi e salumi per pulire il palato tra un sorso e l’altro. Le cantine Jaroslav Ostrožovič e Tokaj Macik, entrambe di grande tradizione e a conduzione familiare, offrono un’esperienza completa e appagante. Prenotate le degustazioni in anticipo.
Suggerimento per la pianificazione: i villaggi del vino, tra cui Veľká Tŕňa, sono a un’ora di strada da Košice, ma è ben più ragionevole (oltre che piacevole) pernottare sul posto. Molte cantine dispongono di camere; un’altra opzione interessante è il soggiorno in una casa sull’albero al Camping Malá Bara.

8. Spišské Podhradie
Il castello e la vista sulle colline
In un paese con più di 120 castelli, scegliere quali visitare non è semplice. Ma se dovessimo indicare il più agguerrito e arcigno non avremmo dubbi: Spiš. Posto imperiosamente su una collina alta 634 metri, il castello di Spiš ha resistito a secoli di assedi grazie alle poderose torri e alle mura difensive. È una delle più grandi roccaforti dell’Europa centrale e, grazie alla ristrutturazione con elementi gotici, è tanto attraente quanto imponente. Nelle giornate limpide la vista spazia fino ai Tatra.
Appena a ovest di Spišské Podhradie si trova Spišská Kapitula, la cui architettura – una combinazione di elementi romanici e vistosissime decorazioni barocche – le ha fatto guadagnare il soprannome di “Vaticano della Slovacchia”. Il villaggio offre anche eccellenti pensioni e ristoranti; consigliamo la cucina contadina dell’allegro Spišsky Salaš.
Suggerimento per la pianificazione: appena 12 km più a ovest si trova la città di Levoča, con un bel municipio e alcuni musei d’arte e di storia medievale. Il punto forte è la vista delle guglie della chiesa e delle mura difensive di Levoča dalla Basilica della Vergine Maria, in cima alla collina: un’esperienza indimenticabile che lascia addosso una gran voglia di tornare.