Cosa fare a Procida in quattro giorni

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Eletta Capitale Italiana della Cultura 2022, Procida è l’isola più piccola dell’arcipelago flegreo, da sempre legata a venti, scogli e maree. La sua dimensione la rende perfetta per una breve vacanza. Ecco i nostri consigli su cosa fare a Procida in 4 giorni.

Procida: cosa visitare

Il Porto di Marina Grande vi apparirà non molto diverso da come lo vedevano i marinai ottocenteschi; Marina di Corricella è ancora una casbah sul mare, un anfiteatro di case variopinte. Mangiando sul porto sentirete discutere di ami, reti e gozzi. A Terra Murata, poi, vi godrete lo spettacolo dall’alto. Chiaiolella è l’altro lato della medaglia procidana, una piccola appendice marinara a sud, un po’ isolata. Dal porto turistico, che la sera si permea di un’atmosfera sofisticata, partirete per le escursioni in barca. Gli amanti della natura potranno visitare l’enigmatico isolotto di Vivara. Curiosate tra i vicoli attorno a Via Giovanni da Procida, oltre il porto e su fino a colle Santa Margherita: alcune villette con vista ispireranno inediti sogni di nomadismo digitale e smart working.

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Il borgo di Procida dal Belvedere dei Due Cannoni
I colori di Procida aiutavano i pescatori a riconoscere la propria casa dal mare @ Boris Stroujko

Marina di Corricella

Per colazione non perdetevi una lingua, dolce procidano composto da pasta sfoglia e crema al limone accompagnata da un buon caffè, e gustatevela mentre vi godete il viavai dei passanti sulla Marina. Poi visitate Marina di Corricella. Le case sono come incastrate una con l’altra, collegate con archi e attraversate da suggestive scalinate; una sorta di arabesco architettonico disposto ad anfiteatro sul mare. La ragione per cui sono tanto variopinte pare sia legata alla tradizione dei pescatori, che già dal mare potevano riconoscere la loro abitazione. Tra tutti gli edifici spicca la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, da cui si sale per il Belvedere dei Due Cannoni, imperdibile al tramonto. L’intreccio di case di pescatori di Corricella, che ricorda una casbah, unito al viavai di barche nel porto e al Golfo di Napoli come sfondo, comporranno un quadro in tinte uniche, procidane, che non dimenticherete mai.

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Terra Murata vista da Marina di Corricella
Nonostante il turismo Procida rimane un’autentica terra di pescatori @ Boris Stroujko
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Terra Murata

Vista dalla spiaggia, l’acropoli di Terra Murata sembra l’eroe stanco e malconcio di un’epopea ormai conclusa, accasciato sul promontorio come per riposarsi dopo una vita trascorsa a tener lontani i pirati. Oggi è sede di eventi culturali ed è visitabile quasi tutte le mattine. Tra una stanza e l’altra, passando per cunicoli e saloni, entrerete in celle dove la luce ancora filtra dalle doppie grate delle inferriate.

Terra Murata, in alto, con il colorato borgo di Procida, in basso
Terra Murata è il nucleo storico di Procida, e ha tante storie da raccontare ©Mikolaj Niemczewski

Casale Vascello

Attorno al Cinquecento la popolazione di Procida cominciò a crescere e fu necessario costruire quartieri fuori da Terra Murata, e allo stesso tempo dotarli di una discreta sicurezza: la storia locale è un gioco di specchi tra procidani e saraceni, marinai e pirati, naufràgi e arroccamenti. Sorsero dunque i cosiddetti casali, una rete di case appiccicate l’una all’altra così fitta da impedire al nemico di ‘filtrare’ all’interno. Dentro questa sorta di guscio protettivo gli abitanti erano al sicuro: gli unici punti di accesso erano un paio di vie strette, ostruibili in caso di pericolo o di tempesta. Casale Vascello è uno dei più antichi dell’isola ed è ancora pittoresco.

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L'interno di Casale Vascello
Un guscio colorato, Casale Vascello proteggeva i procidani da pirati e tempeste @ Inu

Marina di Chiaiolella

È il contraltare meridionale di Marina Grande. Se Procida non fosse un’isola di 4 kmq si direbbe che è ‘l’altro borgo’, quello più lontano dal porto, ricco di gozzi e yacht, più raffinato e snob, ma altrettanto affascinante e dall’atmosfera marinara. Da qui partono le imbarcazioni di molte associazioni, e tra il molo e il porticciolo la sera è un viavai continuo, grazie ai tanti ristoranti allineati sul mare.

Il porto di Marina di Chiaiolella
Marina di Chiaiolella è un porto turistico con una bella atmosfera isolana @ Luigi Farrauto
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Isolotto di Vivara

Dopo essere stato a lungo chiuso al pubblico, è finalmente possibile prenotare una visita e addentrarsi nell’isolotto di Vivara, che è puntellato di fortini napoleonici diroccati, caserme (come il Cantinone) e casupole (la prima è la Casa del Caporale, iniziata nel Settecento). Ma Vivara è anche una Riserva Naturale Statale, per cui aspettatevi incontri ravvicinati con specie diverse, dal gabbiano corso al coniglio selvatico, e, lungo i sentieri, anche con qualche orchidea selvatica.

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Vivara, con Marina di Chiaiolella davanti e Ischia sullo sfondo
L’isolotto di Vivara è una Riserva Naturale Statale @ Francesca Sciarra
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Le spiagge

Una delle location più ambite a Procida è la Spiaggia della Chiaia, quella che volge verso Corricella e Punta del Monaci. È una lunga lingua di sabbia scura bagnata da un’acqua tanto cristallina che vedrete i pesci dalla riva. È per tre quarti libera: ci sono solo due stabilimenti, alle estremità. Molto più commerciale invece la Spiaggia di Pozzovecchio, la ‘Spiaggia del Postino’, resa celebre da una delle scene più romantiche del film. La Spiaggia di Ciraccio è il palcoscenico naturale che occupa il fianco occidentale di Procida: ovest significa tramonto, e quello di Ciraccio è speciale, col sole che scende sotto l’orizzonte proprio davanti all’arenile, che al crepuscolo si tinge di viola. È la spiaggia più estesa dell’isola ed è ricca di stabilimenti balneari che si affollano in particolare nel pomeriggio, quando la costa è ben assolata. Superati verso sud i Faraglioni di Procida, due blocchi in tufo che un tempo erano connessi con la costa creando un arco poi franato, la spiaggia cambia nome in Ciracciello: è la zona dove si concentra il maggior numero di giovani, attirati dai locali sul mare e dal surf. L’ultima parte di costa è libera, all’altezza di Chiaiolella.

In spiaggia al tramonto, all’orizzonte Terra Murata
Le spiagge di Procida sono celebri, poetiche e romantiche @ fotolisi
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Destinazioni in questo articolo:

Napoli
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