Aruba a modo tuo: consigli per innamorati, amanti del brivido, buongustai e altri ancora
Dalle spiagge di sabbia bianca e le onde turchesi che lambiscono le sue coste, ai suoli accidentati e aridi dell’Arikok National Park, Aruba è un miscuglio di cultura e natura, eterogeneo come la sua gente.
Novantasei nazionalità chiamano patria la cosiddetta ‘One Happy Island’, e già a dodici anni molti abitanti dell’isola parlano quattro lingue: olandese, spagnolo, inglese e l’idioma nativo, il papiamento.
L’isola stessa, lunga 121 chilometri, è altrettanto varia: una terra dove prosperano sia i cactus sia le palme, e con caleidoscopio di persone e biodiversità tale che non vi mancheranno certamente le cose da fare.
Per i buongustai
Il mix di influenze olandesi, spagnole, inglesi e americane determina una scena culinaria estremamente variegata. Per assaggiare le specialità tipicamente isolane, andate allo Zeerovers. Questo ristorante è letteralmente sopra l’acqua, in alcune piccole barche ormeggiate al molo. Il menu è interessante, senza tante pretese: il pesce fresco arriva direttamente dal molo, e inoltre ci sono gamberi saporiti (anche la testa è commestibile), banane verdi e patatine fritte. Il genere di locale dove si mangia con le mani, accompagnando il pasto con una bevanda fresca.
Tavoli e sedie drappeggiati di bianco fanno da cornice a un pasto elegante al Papiamento Restaurant. Questa cunucu (fattoria) vecchia di un secolo è circondata da alberi ad alto fusto e una vegetazione lussureggiante e sfoggia una piscina piastrellata al centro che brilla di notte - i clienti sono i benvenuti per un tuffo, però è sempre meglio chiedere il permesso. Il menu è vario, e spazia dalle costolette di agnello cotte sulla pietra allo stufato di pesce allo champagne. Lo Yeshi Yena, un piatto tipico di Aruba a base di formaggio, è molto popolare.
Al Local Store s’incontrano due mondi: il menu contempla numerosi hamburger, ali di pollo e patatine fritte in stile americano, ma la ricca selezione di birre locali alla spina gli dona un piacevole tocco di Aruba.
Per gli amanti dell'avventura
Non c'è niente di meglio che sfrecciare sul sedile posteriore di una malandata Subaru mentre l’autista si lancia (intenzionalmente) tra le dune di sabbia lungo la costa settentrionale di Aruba. I drogati di adrenalina possono ingaggiare un conducente oppure afferrare il volante di un quad e sbizzarrirsi sulle strade dell’isola, visitando alcune delle sue località più celebri.
Aruba è un'isola prevalentemente piatta, ma per coloro che la esplorano a piedi e cercano qualche salita emozionante, c'è la Hooiberg Mountain, la ‘Montagna del Pagliaio’. Questa cima di origine vulcanica si trova a 165 metri sul livello del mare e si raggiunge salendo 587 gradini; a metà strada c'è un piccolo gazebo. È meglio salire al mattino, quando fa più fresco; portatevi molta acqua.
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Per gli artisti
Scordatevi i compassati musei: le vie di San Nicolas, la cosiddetta ‘Sunrise City’ (Città dell’Alba), sono vere e proprie gallerie d’arte. Gli ingressi delle biblioteche, le facciate dei palazzi di uffici, e persino le panchine dei parchi sono coperte da vivaci dipinti o installazioni artistiche, come la grande iguana di metallo realizzata con materiali di scarto dall’artista Bordalo II.
Se volete sporcarvi le mani, il Cosecha Creative Center organizza corsi d’arte nella sua sede di San Nicolas; consultate il programma per l’orario dei laboratori, oppure, se fate parte di un gruppo numeroso, prenotate una lezione privata con un artista locale. Presso il centro c’è anche un negozio che vende opere d’arte, gioielli e abiti realizzati da artigiani locali.
Per chi vuole rilassarsi
A volte non far nulla è l'unica cosa in programma. Ad Aruba non mancano le spiagge bellissime, ma per la classica immagine da cartolina, Eagle Beach è il posto giusto: qui la sabbia è bianchissima, l’acqua cristallina e le onde piacevolmente miti.
Per trovare un angolino appartato, andate ad Arashi Beach – fantastica per lo snorkelling – sulla costa nord-occidentale. Per una splendida escursione, consigliamo Black Stone Beach nell’Arikok National Park, dove il mare agitato non è adatto al nuoto, però potete sempre distendere l’asciugamano e godervi il sole.
Per una giornata rilassante nel Mar dei Caraibi, prenotate un’escursione in barca da uno degli operatori sul molo di Renaissance Marina a Oranjestad. In genere i pacchetti proposti includono pasti, bevande e snorkelling, e se siete molto fortunati, un membro dell'equipaggio a quattro zampe vi farà divertire.
Per gli amanti dell'acqua
Se non vi basta una bella nuotata, Aruba offre molte altre divertenti attività acquatiche. Solo in quest’isola si può esplorare il relitto di un mercantile tedesco del 1939 lungo 122 metri: situato a soli 18 metri di profondità e circa 450 metri al largo della costa, l’Antilla Wreck è il più grande relitto dei Caraibi visitabile con un’immersione, e una meta popolare anche per lo snorkelling.
Altri famosi siti di immersioni sono il cargo Jane C e gli aeroplani naufragati uno accanto all’altro, non lontano da Renaissance Island. La barriera corallina protetta di Aruba consente ai sub di vedere da vicino anche la flora e la fauna sottomarine. Tra i siti più popolari citiamo Mangel Halto, Seagrass Fields e Punta Basora.
I forti venti che soffiano su Aruba saranno apprezzati dagli amanti (ed esperti) di kitesurf e windsurf. Fisherman Huts ad Hadicurari Beach è di solito la meta dei principianti per le lezioni di windsurf, ma ci sono altri centri nei pressi di tutti gli alberghi sul mare. Dopo un giorno di ‘corso’ andate a Boca Grandi, sul lato orientale del promontorio a sud, per vedere gli sportivi più esperti che si cimentano con il vento.
C’è un solo modo per fare il bagno nelle acque tiepide della Natural Pool a Boca – un bel salto dal bordo di questa piscina naturale. D’accordo, si può anche entrare in acqua con calma e lentamente, ma dov’è il divertimento allora?Possibile tappa di un tour in quad o in fuoristrada, la Natural Pool a Boca è stata per anni un segreto ben custodito. Per raggiungerla bisogna arrampicarsi su una scala a pioli di legno e su qualche roccia tagliente e scivolosa, e farsi coraggio. Non è l’ideale per i gruppi molto numerosi e non bisognerebbe andarci senza una guida. La conchi (piscina naturale) situata nell’Arikok National Park è il sito più famoso dell’isola.
Per gli appassionati di storia
Gran parte della storia di Aruba si può scoprire attraverso i suoi paesaggi naturali. La roccia di Ayo si trova presso l’incrocio di due delle strade principali dell’isola, e per i nativi era un luogo sacro. Tutta la zona era talmente venerata che quando gli spagnoli invasero l’isola per ridurne in schiavitù la popolazione, molti abitanti si rifugiarono ad Ayo nella speranza di non essere catturati.
La miniera d’oro Bushiribana narra le vicende della corsa all’oro nel XIX secolo; un tempo molto produttiva, oggi è ridotta a un cumulo di sassi tra i quali ulula il vento. Il panorama è suggestivo, e qui vedrete un aspetto diverso dell’isola caraibica. Di fronte ai ruderi della miniera si trova una spiaggia con pile di sassi. Anticamente i pescatori della zona usavano i sassi per indicare i siti più pescosi, ma con il passare degli anni questa pratica è diventata una moda e oggi impilare sette sassi porta fortuna.